In una lettera datata 1531 destinata a Michelangelo Buonarroti si raccomanda di essere lasciato libero di esprimersi in base alle sue reali capacità di pittore. In un’altra missiva rappresenta al Maestro la sua ammirazione. Ad esprimersi così Giovanni Ricamatore, che nella Domus Aurea si firma Zuan de Vdene Furlano, pittore, architetto, decoratore poliedrico.
Nato ad Udine, nei pressi di Piazza Garibaldi, nel 1478, Giovanni da Udine vive e percorre da protagonista uno dei periodi più fulgidi dell’arte non solo italiana, ma del mondo intero, il Rinascimento.
A Giovanni da Udine la sua città di nascita dedica per la prima volta una grande mostra che verrà inaugurata il prossimo 12 dicembre nel salone del Parlamento del Castello e nelle sale adiacenti e che rimarrà aperta fino al 14 marzo e si ripromette di attirare nel capoluogo friulano visitatori da molte regioni. La mostra è stata presentata nel Salone del Popolo del Comune di Udine.
Formatosi nella bottega di Giovanni Martini, passato poi da Udine a Venezia agli inizi del 1500, Giovanni approda a Roma nel 1514/15 e subito entra nelle grazie di Raffaello che lo vuole a collaborare alla realizzazione degli affreschi delle logge Vaticane. La sua peculiarità è la rappresentazione della natura, animale e vegetale, con una particolare predilezione per i festoni, le grottesche e lo stucco bianco.
Logge Vaticane, Villa Madama, la Farnesina alcuni dei luoghi che accolgono i suoi capolavori del periodo romano, a Firenze assieme a Michelangelo si occupa della decorazione della Sacrestia Nuova destinata ad ospitare le tombe dei Medici. Qui realizza degli stucchi, che andranno però perduti.
Rientrato in Friuli, nel 1547 progetta la grande scalinata di accesso al Castello di Udine e lavora a Venezia al Palazzo Grimani. Giovanni da Udine muore nel 1560 a Roma dove sta lavorando alle Logge di Pio IV in Vaticano. Secondo il Vasari sarebbe sepolto al Pantheon a fianco di Raffaello, ma la sua tomba non è mai stata identificata.
Udine dunque celebra il suo artista con una mostra che raccoglierà documenti, stampe, disegni ed illustrazioni provenienti dai maggiori musei italiani ed europei. Una mostra di non facile concezione, essendo le maggiori opere di Giovanni da Udine degli affreschi, dunque non trasportabili. Tra le curiosità anche la corrispondenza con Michelangelo e riproduzioni degli ambienti e dei palazzi dove ha lavorato.
La mostra a cura di Liliana Cargnelutti e Caterina Furlan, coadiuvate da un autorevole comitato scientifico, è promossa dal Comune di Udine.
© Laura Fedrigo per instArt