PREMIO TERZANI 2025
LA XXI EDIZIONE ASSEGNATA ALLA MEMORIA DELLE GIORNALISTE E DEI GIORNALISTI PALESTINESI UCCISI A GAZA
Lo ha annunciato , mercoledì 9 aprile, la Presidente della Giuria Angela Terzani Staude. “Mai, nella storia, – si legge nella motivazione del Premio – il tributo pagato dal giornalismo è stato così pesante, in flagrante violazione del diritto umanitario e della libertà di stampa”. La Giuria del Premio, con eccezionale e unanime decisione ha sentito l’urgenza di lanciare un allarme e rendere onore al sacrificio di chi è stato messo a tacere e non può più raccontare “l’altra parte della storia” conferendo il Premio Terzani 2025 – ad memoriam – ai giornalisti e alle giornaliste di Gaza. A loro sarà dedicata, sabato 10 maggio al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, la serata del Premio Terzani, da sempre momento centrale del Festival vicino/lontano, in programma a Udine, dal 7 all’11 maggio, nella sua XXI edizione. Saranno a Udine a ricevere simbolicamente il Premio a nome dei tanti colleghi uccisi durante la guerra, i giornalisti Wael al-Dahdouh e Safwat al-Kahlout, entrambi dell’emittente Al Jazeera.

 

Viene dedicata alla memoria delle giornaliste e dei giornalisti palestinesi uccisi a Gaza la XXI edizione del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani – riconoscimento istituito dal festival vicino/lontano di Udine insieme alla famiglia Terzani. Lo ha annunciato oggi la presidente della Giuria Angela Terzani Staude. «Dal 7 ottobre 2023, giorno dell’attacco terroristico di Hamas, sono oltre 200 i giornalisti, i fotoreporter e gli operatori della comunicazione – ha ricordato, rendendo nota la motivazione – che hanno scontato con la loro vita, e spesso anche con quella dei loro cari, l’impegno di testimoniare i fatti dall’interno e impedire una narrazione unilaterale e controllata. Divenuti bersaglio dell’esercito di Israele, né il giubbotto antiproiettile, né il casco con la scritta PRESS ha potuto proteggerli, in flagrante violazione del diritto umanitario e della libertà di stampa. Mai, nella storia, il tributo pagato dal giornalismo è stato così pesante». Di fronte a fatti così drammatici, che devono necessariamente interrogare le nostre coscienze di cittadini europei, la Giuria ha sentito forte l’urgenza di rinunciare – eccezionalmente – a premiare un’opera letteraria, per rendere invece onore a chi ha pagato con la vita il diritto/dovere di informare. “Erano tutti giornalisti palestinesi – si legge nella motivazione – perché, da subito, la stampa internazionale è stata deliberatamente tenuta fuori dalla Striscia. E così, ciò che sappiamo, ciò che da Gaza esce, lo si deve al loro coraggio: senza la loro testimonianza, e la loro denuncia, oggi non avremmo chiare le proporzioni della tragedia di una popolazione ridotta allo stremo da mesi e mesi di bombardamenti indiscriminati e dal blocco degli aiuti umanitari, in una guerra di sterminio e distruzione”. «Mio marito – ha ricordato Angela Terzani – era un giornalista. Per molti anni è stato un corrispondente di guerra, talvolta scomodo, ma sempre in prima linea nella copertura dei conflitti. Una delle sue convinzioni più profonde era che si dovessero sempre ascoltare “le ragioni degli altri” e che contro il rischio di scivolare nella barbarie dell’intolleranza e del fanatismo questo fosse l’unico modo per cominciare a intendersi e per rendere possibile la convivenza pacifica tra popoli diversi. Attribuiva al giornalismo questa precisa responsabilità: mettersi in ascolto delle ragioni degli uni e delle ragioni degli altri». Oggi, a Gaza il giornalismo muore. Per questo – conclude la motivazione – “La giuria del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani sente l’urgenza di lanciare un allarme e, con decisione unanime, rende onore al sacrificio di chi è stato messo a tacere e non può più raccontare “l’altra parte della storia”, conferendo il Premio Terzani 2025 – ad memoriam – ai giornalisti e alle giornaliste di Gaza”. I giurati ringraziano tutti gli autori che erano comunque stati candidati a questa edizione del Premio e le loro case editrici. Le pubblicazioni dedicate al Vicino Oriente in concorso, ed erano tante, verranno segnalate in occasione della Serata del Premio Terzani, in programma a Udine, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, sabato 10 maggio (ore 21.00). L’evento, da sempre cuore del festival vicino/lontano – in programma a Udine nella sua XXI edizione dal 7 all’11 maggio – sarà interamente dedicato alle giornaliste e ai giornalisti di Gaza. Saranno a Udine a ricevere simbolicamente il Premio, a nome dei tanti colleghi uccisi durante la guerra, Wael al-Dahdouh e Safwat al-Kahlout, entrambi giornalisti di Gaza per l’emittente Al Jazeera. Durante la guerra hanno subito l’uccisione di 500 familiari e amici. Al-Dahdouh ha perso, sotto i bombardamenti, la moglie e tre figli, uno dei quali giornalista. Professionisti che per fare il loro lavoro – e hanno continuato a farlo con infinita determinazione – hanno pagato un prezzo altissimo. Parteciperanno a una riflessione a più voci, condotta dal giornalista Marco Damilano, in onda ogni sera su Rai3 con “Il Cavallo e la Torre”, approfondimento quotidiano di dieci minuti dedicato a politica, poteri e persone dei nostri tempi, e da poco nominato presidente della giuria del Premio Luchetta. Interverrà Paola Caridi, storica, saggista e giornalista, una delle più autorevoli esperte di Vicino Oriente, su cui ha scritto saggi fondamentali. Vincitrice nel 2024 del Premio Kapuściński, riconoscimento intitolato al grande giornalista polacco che fu tra i membri fondatori della Giuria del Premio Terzani.

La Giuria che ha assegnato il Premio Terzani 2025 è composta da Angela Terzani (presidente), Saskia Terzani, Enza Campino, Toni Capuozzo, Marco Del Corona, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Nicola Gasbarro, Carla Nicolini, Marco Pacini, Paolo Pecile, Remo Andrea Politeo, Marino Sinibaldi, Mario Soldaini.

Nelle precedenti edizioni il Premio Terzani è andato a: Sally Hayden e menzione speciale per Ai Weiwei (2024); Zerocalcare (2023), Colum McCann (2022), Andri Snær Magnason (2021), Amin Maalouf (2020), Franklin Foer (2019), Domenico Quirico (2018), Sorj Chalandon (2017), Martin Caparrós (2016), David Van Reybrouck (2015), Mohsin Hamid e Pierluigi Cappello (2014), George Soros (2013), Ala al-Aswani (2012), Leslie T. Chang (2011), Umberto Ambrosoli (2010), Ahmed Rashid (2009), Fabrizio Gatti (2008), Anna Politkovskaja, alla memoria (2007), Jonathan Randal (2006) e François Bizot (2005).

LA MOTIVAZIONE DELLA GIURIA

Questo è un tempo eccezionale. Ed è con una decisione eccezionale che la giuria del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani rinuncia a premiare quest’anno un’opera letteraria, per affermare invece con forza la necessità di dedicare il Premio alla memoria delle giornaliste e dei giornalisti palestinesi uccisi a Gaza a partire dal 7 ottobre 2023, giorno dell’attacco terroristico di Hamas.

Oltre 200 sono i giornalisti, i fotoreporter e gli operatori della comunicazione che hanno scontato con la loro vita – e spesso anche con quella dei loro cari – l’impegno di testimoniare i fatti dall’interno e impedire una narrazione unilaterale e controllata. Divenuti bersaglio dell’esercito di Israele, nemmeno il giubbotto antiproiettile, nemmeno il casco con la scritta PRESS ha potuto proteggerli, in flagrante violazione del diritto umanitario e della libertà di stampa. Mai, nella storia, il tributo pagato dal giornalismo è stato così pesante.

Erano tutti giornalisti palestinesi. Da subito la stampa internazionale è stata deliberatamente tenuta fuori dalla Striscia. E così, ciò che sappiamo, ciò che da Gaza esce, lo si deve al loro coraggio: senza la loro testimonianza, e la loro denuncia, oggi non avremmo chiare le proporzioni della tragedia di una popolazione ridotta allo stremo da mesi e mesi di bombardamenti indiscriminati e dal blocco degli aiuti umanitari in una guerra di sterminio e distruzione.

Tiziano Terzani, cui questo premio è intitolato, era un giornalista: un corrispondente di guerra sempre in prima linea nella copertura dei conflitti. Ed era profondamente convinto che si dovessero ascoltare – sempre – “le ragioni degli altri”: contro il rischio di scivolare nella barbarie dell’intolleranza e del fanatismo.
E attribuiva al giornalismo questa precisa responsabilità.

Oggi, a Gaza il giornalismo muore.

La giuria del Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani sente l’urgenza di lanciare un allarme e, con decisione unanime, rende onore al sacrificio di chi è stato messo a tacere e non può più raccontare “l’altra parte della storia”, conferendo il Premio Terzani 2025 – ad memoriam – ai giornalisti e alle giornaliste di Gaza.

Info: vicinolontano.it

comunicato stampa