È un amore profondo per la propria terra, per la sua sua gente, per la lingua, le tradizioni, la musica e le danze del Friuli. Un amore giovane e antico allo stesso tempo. Una piccola favola nata ai piedi delle colline friulane.
Quando, 40 anni fa, Norina Zampa decise, con caparbietà tipicamente e orgogliosamente friulana, di dar vita a un sogno, a Zampis sbocciarono le primule, anzi Lis Primulis, un gruppo di giovani appassionati di danze popolari, ma anche di poesia, di musica e cultura friulane. Divennero presto un luogo di socialità, un punto di riferimento per le nuove generazioni e un motivo di vanto per le altre, perché in questi otto lustri Lis Primulis hanno saputo portare il Comune di Pagnacco e la freschezza della friulanità in giro per l’Italia e per il mondo.
La sala parrocchiale di Plaino – dove per il Carnevale del 1983 avvenne la prima “fioritura” fra teatro e danza -, oggi non c’è più, saranno così il bocciodromo comunale e la sala teatro parrocchiale del capoluogo a ospitare, nei giorni 16 e 17, le manifestazioni del quarantennale intitolate Tièssi relasions (Tessere relazioni), come il motto che, in fin dei conti, ha accompagnato sempre l’attività del gruppo oggi presieduto da Luis Crozzolo.
Tre gli appuntamenti in programma venerdì 16. Alle 17, Mondi amici, recita-spettacolo a cura delle scuole dell’infanzia di Pagnacco e Plaino; a seguire, le premiazioni del concorso di pittura Coloriamo l’amicizia, riservato a bambini e ragazzi delle scuole del territorio; alle 18.30, nell’area festeggiamenti accanto al bocciodromo, Aperitivo dell’amicizia aperto a tutta la cittadinanza, con la presenza della delegazione dei ungheresi di Celldömölk; alle 20.30, Restiamo umani, un atteso concerto-spettacolo per i 40 anni del gruppo Lis Primulis e per i 30 anni di gemellaggio tra Pagnacco e Celldömölk: ne saranno protagonisti il maestro Nicola Milan, pianista e fisarmonicista autore del progetto e dell’omonimo disco (registrato da Stefano Amerio), il contrabbassista Alessandro Turchet, il percussionista Pietro Sponton, il violinista Nicola Mansutti, il coro giovanile VocinVolo diretto da Lucia Follador e l’attore Paolo Mutti, naturalmente con la partecipazione straordinaria dei danzerini padroni di casa. Sabato 17, alle 20.30, nella sala teatro parrocchiale, La voce dei passi, racconto fra cultura, musica, poesia e parole sui 40 anni di vita vissuta de Lis Primulis. Presenta e modera la serata lo scrittore Roberto Iacovissi, con l’intervento del professor Angelo Floramo, della poetessa e scrittrice Leda Palma e con Lis Primulis di ieri, oggi e domani.
E domenica 18, infine, alle 11, nella parrocchiale di Pagnacco, messa di ringraziamento animata da Lis Primulis. Al termine, in piazza Matteotti, saluto di ringraziamento del gruppo alla sua comunità.
La vita e la storia di questa bella realtà sociale e culturale, prima ancora che artistica, sono ricchissime di impegni, incontri, viaggi, studio, soddisfazioni. Come ci ricorda Diego Minisini, memoria storica e presidente dal 1990 al 2016: “Siamo partiti con piccolo passi, di danza naturalmente, sotto la guida del primo presidente Paolo Colautti. Nel 1986 abbiamo partecipato al Festival della canzone friulana danzando La Preolana con i Galaxy di Tarcento, giunti secondi. Secondo fondamentale passo l’“esplorazione” del Friuli e delle sue tradizioni, in particolare i costumi. Infatti – e questa è la nostra caratteristica, davvero unica – i danzerini indossano i costumi di tutte le zone dl Friuli, realizzati con l’aiuto di Gina Morandini e dell’Associazione Arti tessili di Tarcento. Una scelta che ci ha resi orgogliosi ambasciatori di tutta al Piccola Patria. E poi l’attentissimo e meticoloso lavoro sulle coreografie con Franca Peresani e Nicoleta Iosifescu e attualmente con Stefano Zucchiatti, già componente dei danzerini di Lucinico, gruppo storico assieme ad Aviano, Resia, Pasian di Prato e…noi”.
La crescita è fatta di studio di viaggi e di incontri, come quelli davvero speciali con i fogolârs dell’Argentina, “da dove abbiamo portato la Furlana dell’emigrante, ricostruita attraverso vecchi documenti trovati laggiù, o con l’Ungheria. Ma il nostro fiore all’occhiello è stata per 28 anni la Festafolk, festival internazionale itinerante che ha valorizzato tanti splendidi angoli del Friuli, spesso con il gran finale a Udine. Negli anni sono arrivati oltre quattromila danzerini da 50 nazioni. Abbiamo davvero tessuto relazioni, vincenti”. Inoltre, lo studio dei costumi e delle tradizioni popolari a Pagnacco è anche diventato un bel volumetto curato da Mattia Petruzzi, danzerino e attuale vicepresidente.
Eppure, in questo quadro e con tante attività, Lis Primulis non hanno mai avuto una sede fissa. “Fino a quest’anno – precisa il presidente Crozzolo -. Infatti, la famiglia Freschi ci ha messo a disposizione un bel locale in piazza Libertà, dove si possono ammirare tate foto dei nostri primi 40 anni e anche alcuni dei costumi indossati per gli spettacoli”. Come va oggi l’attività artistica? Ancora Crozzolo: “I naturali ricambi generazionali e lo stop per il Covid hanno penalizzato tutti, ma ora, con i nostri 40 iscritti, ci stiamo riorganizzando e pian piano riprenderemo il cammino.Intanto, facciamo festa con musica, danza, cultura e amicizia”.
© Nicola Cossar
Comunicato stampa