TEATRO MASCHERINI
venerdì 01 febbraio ore 21.00
Il penitente
di David Mamet
Con
Lunetta Savino
Luca Barbareschi
Massimo Reale
e con
Duccio Camerini
Scene Tommaso Ferraresi
Costumi Anna Coluccia
Luci Iuraj Saleri
Musiche Marco Zurzolo
Suono Hubert Westkemper
Video Claudio Cianfoni, Marco Tursi e Andrea Paolini
Dramaturg Nicoletta Robello Bracciforti
Traduzione e regia Luca Barbareschi
Produzione Teatro Eliseo – Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia
Una tragedia moderna, un dilemma morale.
Un uomo buono, la gogna mediatica e giudiziaria fino al colpo di scena finale
Uno psichiatra affronta una crisi professionale e morale quando rifiuta di testimoniare in tribunale a favore di un paziente accusato di avere compiuto una strage. Il penitente, l’ultimo testo composto nel 2016 per il teatro dal drammaturgo statunitense David Mamet – Premio Pulitzer per Glengarry Glen Ross – descrive l’inquietante panorama di una società così alterata nei propri equilibri che l’integrità del singolo, anziché guidare le sue fulgide azioni costituendo motivo di orgoglio, diviene l’aberrazione che devasta la sua vita e quella di chi gli vive accanto.
Coinvolto da un sospetto di omofobia, ‘il penitente’ subisce una vera gogna mediatica e giudiziaria e viene sbattuto “in prima pagina” spostando sulla sua persona la momentanea riprovazione di un pubblico volubile, alla ricerca costante di un nuovo colpevole sul quale fare ricadere la giustizia sommaria della collettività. L’influenza della stampa, la strumentalizzazione della legge, l’inutilità della psichiatria, sono questi i temi di una pièce che si svolge tra l’ambiente di lavoro e il privato del protagonista. La demolizione sociale di un individuo influisce inevitabilmente sul suo rapporto matrimoniale. Un dramma descritto in otto scene, otto atti di confronto tra marito e moglie, con la pubblica accusa e con il proprio avvocato. Fino al colpo di scena finale.
Ho scelto questo lavoro di Mamet – spiega il regista Luca Barbareschi – perché è una lucida analisi del rapporto alterato tra comunicazione, spiritualità e giustizia nella società contemporanea. ‘Il penitente’ è la vittima dell’inquisizione operata dai media. È ciò che accade all’individuo quando viene attaccato dalla società nella quale vive ed opera, quando la giustizia crea discriminazione per avvalorare una tesi utilizzando a questo fine l’appartenenza religiosa.
A cosa può servire – conclude il regista – rivendicare la ragione se, come dice Mamet, ciò significa isolarsi, uscire dal coro ed essere puniti per questo? In una storia, chi sfida la menzogna e difende la verità è in genere l’eroe della vicenda, è l’uomo buono. Ma qui uomo buono è definizione ironica, sarcastica. La società reclama il sacrificio di ogni integrità. Tutto è sottosopra sembra dire Mamet, e l’assenza di etica governa un mondo capovolto.
Luca Barbareschi
INFO:
Comune di Azzano Decimo – Servizio Cultura
www.teatromascherini.it
cultura@comune.azzanodecimo.pn.it
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Comunicato Stampa