Con un saluto al personale e un commiato ai due Vice commissari, Alessandro Paolini e Marzia Baso, il Commissario dell’Università Popolare di Trieste, Francesca Adelaide Garufi, ha voluto ufficializzare la conclusione del suo mandato e del commissariamento dell’Ente, disposto il 17 dicembre 2018 con provvedimento del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Prefettura di Trieste.
“Un anno e mezzo di intenso lavoro” – ha sottolineato la dott.ssa Francesca Adelaide Garufi, ringraziando il Ministero e la Regione per il supporto costantemente assicurato – “grazie al quale sono stati raggiunti dei risultati molto soddisfacenti, sia sotto il profilo economico-finanziario che organizzativo, in grado di rilanciare l’identità dell’Istituzione e rivalorizzare la sua importante funzione socio-culturale. La definizione del nuovo Statuto, l’approvazione del bilancio consuntivo 2019 e preventivo 2020, l’avvio del risanamento dell’Ente – ha detto il Commissario Garufi, sottolineando che il disavanzo accertato rappresenta una parte assai trascurabile di tutti i fondi erogati negli anni dall’Università Popolare di Trieste e che l’azzeramento dei debiti è già previsto a partire dal bilancio consuntivo 2019 – aprono una fase di rilancio che il nuovo Consiglio di Amministrazione potrà intraprendere nel segno del rigore e dell’innovazione.
Il ruolo dell’Ente – ha aggiunto – va ripensato in relazione ai cambiamenti avvenuti in Europa e ai compiti attribuiti alle Comunità italiane all’estero: bisogna alimentare il legame con l’Italia sia con la tradizionale erogazione di fondi a sostegno delle iniziative formative e culturali sia con lo sviluppo di nuovi progetti, ad esempio nell’ambito dell’imprenditoria giovanile, con una miglior valutazione dell’impatto socio-economico degli interventi.
Anche la creazione delle due nuove figure del Direttore amministrativo e contabile (Mariella Magistri De Francesco) e del Segretario generale per le attività organizzative esterne e culturali (Fabrizio Somma) consentirà una maggiore operatività della struttura – ha concluso il Commissario Garufi – nell’ambito di un processo più virtuoso, accompagnato da regole certe e monitoraggio costante”.