L’Iti Moda si trasforma in set fotografico. Il ventiduenne Giulio Zanier, studente all’Istituto di fotografia di Padova che vive a Clauzetto, ha deciso di fare una tesi per l’esame finale sul rapporto tra fotografia e moda. Dunque, quale location migliore che non l’istituto tecnico per la moda della città che ha messo a disposizione gli abiti realizzati dalle studentesse e una delle sue capienti aule.

«Siamo tutti molto felici e orgogliosi per il supporto dato a Giulio Zanier – ha fatto sapere Daniela Manarini, responsabile del settore Moda della scuola – La sua richiesta di collaborazione con l’Iti Moda di Pordenone, testimonia ancora una volta come questo istituto stia incominciando ad affondare solide radici sul territorio. L’esperienza di questi giorni è stata un’ottima occasione anche per le allieve dello Zanussi di osservare da vicino l’allestimento di un set fotografico e il duro lavoro di ideazione e progettazione che sta dietro ad uno scatto».

Zanier ha selezionato cinque outfit tra quelli messi a disposizione delle studentesse e ha portato a scuola modelle con esperienza in ambito fotografico, assieme alla truccatrice Anna Fogliato. Nella preparazione del set in via Molinari all’interno dell’edificio Iti Moda, si è avvalso dell’assistente Martina Della Libera. “Ho scelto di fotografare linee moderne per dare messaggi a sfondo sociale: l’impossibilità di ricordare i volti e le esperienze a causa di malattie che prendono la memoria, come l’Alzheimer”, ha dichiarato Zanier che si è ispirato a Irving Penn e ai suoi mondi racchiusi in una piccola stanza. In uno scatto vediamo una pioggia dall’alto di foto in bianco e nero, sono i ricordi di una vita, in un altro è il vestito in primo piano con un gigantesco collare che dà volume all’impianto scenico e annovera la testa tra le nuvole di chi non riesce più a mettere a fuoco, un altro vestito presenta una gabbia a significare che siamo imprigionati nei nostri ricordi, e poi ci sono abiti che presentano brandelli di memorie vissute che alludono alla fragilità umana, all’impossibilità di controllare gli attimi delle nostre vite, che sfuggono e si disperdono nell’etere. Zanier che si sta specializzando in fotomontaggio e post-produzione, esperto in fotoritocco, ha lavorato con associazioni locali per la realizzazione di eventi, in particolare relativi alle competizioni di mountain bike, ha realizzato piani di editoria anche per social media, è autore di diversi reportage. Crede nella fine art, nella possibilità che le sue immagini possano ergere all’olimpo di opere d’arte.

Comunicato stampa