Treeorganico con “Voices of the River: a water perspective” vincitore del bando per artisti Under 35 di Dobialab.
I tre artisti esporranno il proprio progetto nei laboratori creativi dell’associazione dal 25 al 27 giugno.
“Voices of the River: a water perspective” del Treeorganico è il progetto vincitore del bando di Gruppo Area di Ricerca Dobialab di Staranzano (GO). L’associazione culturale aveva aperto infatti lo scorso mese le candidature per artisti under 35 che avessero voglia di mettersi in gioco e di proporre un’esposizione o una performance multimediale da ospitare all’interno della sede di Dobialab in Via Vittorio Veneto 32 a Dobia a Staranzano (GO). Il progetto da presentare doveva essere in linea con il tema della XIX edizione del Festival DobiArtEventi (DAE) sul rapporto tra uomo e acqua. Il Festival multimediale di Dobialab era stato infatti avviato lo scorso autunno, ma è stato poi interrotto a causa della seconda ondata della pandemia di Covid-19.
«Vorremmo rilanciare la XIX edizione di DobiArtEventi e riprendere la programmazione del nostro festival proprio con un’istallazione multimediale nei nostri laboratori creativi – spiega il direttivo di Dobialab-, promuovendo l’interazione tra media e linguaggi differenti, che è la caratteristica principale della nostra manifestazione culturale da ormai vent’anni».
I produttori musicali e artigiani del suono Emanuele Pertoldi e Andrea Peluso assieme alla performer e cantante Camilla Isola sono gli artisti del Treeorganico e hanno presentato a Dobialab un’installazione multimediale sul rapporto tra il fiume Isonzo e l’uomo.
Il Treeorganico esporrà dunque la propria opera nella sede di Dobialab dal 25 al 27 giugno e sarà aperta al pubblico dalle 17 alle 21.
«Esplorando alcuni luoghi del Friuli Venezia Giulia ci siamo accorti che persino nei posti più incontaminati della nostra regione si possono trovare rifiuti e detriti abbandonati – spiegano i tre artisti -. Abbiamo cercato allora di focalizzare la nostra attenzione sulle tracce dei comportamenti umani sul fiume Isonzo. La nostra opera vuole dunque essere un percorso audio visivo volto a far notare al visitatore la differenza tra la figura del custode, ovvero colui che si prende cura del luogo in cui si trova, e quella dell’utilizzatore, cioè colui che sfrutta l’ambiente senza prendersene cura».
Il trio, nato nel 2020 a Udine, con il suo progetto vuole inoltre riavvicinare i fruitori agli ambienti naturali della regione avvalendosi in questo caso non solo della registrazione dei suoni della natura (field recording), strumento principale della ricerca artistica di Emanuele, Andrea e Camilla, ma anche della performance e del video-arte.
«Con “Voices of the River: a water perspective” vorremmo stimolare una riflessione spontanea sulle conseguenze delle azioni quotidiane dell’uomo attraverso un’esperienza multi-sensoriale- spiega Treeorganico -. Il nostro intento è coinvolgere il visitatore usando un linguaggio semplice e il più diretto possibile, portandolo a prestare attenzione alla relazione tra uomo e fiume oggi».
In una stanza il pubblico è invitato a immergersi in un ambiente artificio-naturale composto da: una registrazione sonora dell’Isonzo riprodotto in quadrifonia; delle sculture sonore interattive costruite con sassi, legni e rifiuti raccolti sul fiume e amplificate con microfoni a contatto in modo tale da poter ascoltare il suono attraverso gli elementi stessi; delle proiezioni video nelle quali la performer esalterà il corpo in armonia e disarmonia con l’ambiente; infine una voce fuoricampo appoggiata sui suoni della natura accompagnerà lo spettatore nell’esplorazione dell’opera, consigliando come interagire con le sculture e riportando alcune informazioni sugli elementi raccolti.
In seguito all’installazione multimediale di fine giugno, gli appuntamenti di DobiArtEventi si svilupperanno nel corso dell’estate all’interno di un itinerario di luoghi legati all’acqua in Friuli Venezia Giulia nei comuni di Torviscosa (UD), Trieste, Marano Lagunare (UD). Altri due eventi di respiro internazionale si terranno invece a Vrhnika in Slovenia e a Den Haag nei Paesi Bassi. Concerti, teatro, danza, installazioni, performances, incontri, conferenze, visite guidate e passeggiate naturalistiche saranno le principali componenti degli eventi del festival multimediale di Dobialab quest’estate.
Quest’anno la novità della XIX edizione di DAE risiede appunto nello svolgimento di eventi in locations inconsuete, dove promuovere le arti multimediali e stringere nuovi legami e collaborazioni con diverse realtà culturali nazionali e internazionali.
Si ricorda che la XIX edizione del Festival DobiArtEventi è stato organizzato da Dobialab con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, con il partenariato dei Comuni di Sagrado, Torviscosa, Dolegna del Collio e con il Museo Vrhnika. Hanno collaborato alla realizzazione della manifestazione anche il Comune di Staranzano, la BCC Staranzano-Villesse, il Molino Tuzzi, Hybrida e il CID.
Per maggiori informazioni sulle attività dell’associazione Dobialab si può consultare il sito www.dobialab.net, le pagine social di Facebook e Instagram o scrivere una mail a in@dobialab.net.
Associazione Culturale Gruppo Area di Ricerca – Dobialab
Via Vittorio Veneto 32
34079 Staranzano (GO)
in@dobialab.net
www.dobialab.net
comunicato stampa