L’estate del Teatro Verdi di Pordenone non si ferma. Calato per il momento il sipario su Piazzetta Pescheria, in attesa dell’arrivo a Pordenone della Gustav Mahler Jugendorchester, la programmazione del Verdi si sposta in montagna, con un progetto realizzato in sinergia con il Club Alpino Italiano e Fondazione Friuli nel segno del rispetto per le Terre Alte e per i problemi di spopolamento che affliggono le nostre aree montane. Il primo appuntamento Verdi in Montagna (con il supporto di Graphistudio), è in programma domenica 31 luglio in Val d’Arzino: a partire dalla 18.00 di scena a Castello Ceconi il concerto Le otto stagioni, con Francesco Comisso al violino e Luca Piovesan alla fisarmonica impegnati su Le quattro stagioni di Vivaldi e Le Quattro Stagioni di Buenos Aires di Astor Piazzolla. Il violino, principe dei concerti vivaldiani, e la fisarmonica, protagonista del tango argentino, ‘giocano’ con la musica tra Venezia e Buenos Aires, si amalgamano dolcemente e si sfidano all’insegna di un repertorio che abbraccia due secoli e mezzo di musica, un parallelo tra le barocche quattro stagioni vivaldiane e la loro versione tanguera di Piazzolla. Un concerto ricco di rimandi storico-culturali, capace di tracciare avvolgenti paesaggi interiori e di aprirci alla struggente bellezza del mondo.
Si prosegue martedì 2 agosto, sempre alle 18.00, a Casera Casavento con l’appuntamento teatrale firmato da Mattia Fabris e Jacopo Bicocchi: (S)Legati, storia vera degli alpinisti Joe Simpson e Simon Yates e del loro sogno, quello essere i primi al mondo a scalare il “Siula Grande” dalla parete ovest. Mercoledì 3 agosto, dalle 16, di scena un’innovativa formula di trekking teatrale con partenza da Tramonti di Sotto per arrivare a Borgo Tamar. Fabris e Bicocchi saranno questa volta protagonisti di La carne dell’orso, passeggiata a quattro tappe con altrettanti avventurosi racconti tratti da Sepulveda, Calvino, Levi, Crichton, Swaiz, Petit e Chatwin. A conclusione, lo spettacolo Un alt(r)o Everest sugli alpinisti Jim Davidson e Mike Price che nel 1992 scalano il Monte Rainier nello stato di Washington: un cammino arduo, una sfida incredibile anche dentro alle profondità dell’amicizia. «Consapevoli che nel contesto montano sono particolarmente presenti problematiche di vulnerabilità ambientale, spopolamento e perdita di riferimenti culturali – spiega il Presidente del Verdi Giovanni Lessio – Teatro Verdi e CAI hanno voluto coniugare le rispettive potenzialità per la costruzione di una nuova sensibilità, offrendo occasioni uniche per sperimentare innovative formule di coinvolgimento e vivere il connubio tra natura e cultura, in una serie di eventi site-specific». Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito con prenotazione su Eventbrite.
Comunicato stampa