Ai nastri di partenza la Stagione 2022/2023 del Teatro Verdi di Pordenone nel segno di un invito e un proposito che condivide con tutto il suo pubblico: “Esserci!”. Proprio nell’anno del Centenario della nascita del Teatro nell’attuale sito (il Teatro Licinio fu inaugurato nell’aprile del 1922), il Verdi chiama a raccolta la grande comunità del suo pubblico nel luogo culturalmente più identitario della città e dell’intero territorio: «una ricchezza che è ben sintetizzata e riassunta dal Verdi, luogo di elezione di ogni espressione culturale germinata o che ha trovato ospitalità a Pordenone, che proprio quest’anno compie i suoi primi cent’anni di giovinezza» – sottolinea il Presidente Giovanni Lessio in occasione dell’apertura ufficiale della nuova programmazione – «esserci per la città e per il pubblico, con la presenza di grandi artisti delle nostre scene e nomi di fama internazionale».
La nuova Stagione presenta quaranta titoli per un totale di 55 repliche complessive, con un cartellone teatrale di Grandi Classici e Nuove Scritture – firmato dalla nuova consulente Prosa Claudia Cannella – e la grande Musica portata al Verdi dal consulente musicale Maurizio Baglini.
E proprio con una serata-evento nel segno della musica saranno festeggiati – lunedì 26 settembre con inizio alle 20.30 – i 100 anni del Teatro Verdi: un concerto inaugurale fuori abbonamento, una grande festa collettiva che vedrà salire sul palco un ensemble unico per struttura, prestigio e qualità esecutiva, la Mahler Chamber Orchestra, diretta dal Maestro norvegese Leif Ove Andsnes, anche pianista solista: un ensemble da camera meravigliosamente unito attorno al suo solista e direttore d’orchestra. Definito dal New York Times come “un pianista di eleganza, energia ed introspezione magistrali”, Andsnes si esibisce per la prima volta nel Teatro pordenonese in un concerto-evento atto a celebrare il genio di Mozart. Dopo aver raggiunto le sale più prestigiose d’Europa, il più grande pianista norvegese sale sul palco del Verdi con l’Orchestra voluta da Claudio Abbado nel 1997 oggi costituita da 45 elementi provenienti da 20 nazioni diverse.
Il programma musicale presenta due concerti per pianoforte composti negli straordinari anni 1785-1786, intrecciati con una delle più celebri sinfonie dello stesso periodo. «Quando ti rendi conto di quanto velocemente Mozart si sia sviluppato durante i primi anni del 1780» – afferma Andsnes – ti chiedi: perché è successo questo? Cosa stava succedendo?». Il programma coglie proprio lo slancio della creatività del genio mozartiano in quel preciso momento: ne sono testimoni questi concerti che risultano esecutivamente i più impegnativi di sempre, intrecciati nella serata con una delle più celebri sinfonie dello stesso periodo: il K482 e il K 491, a cui farà da perno la celebre Sinfonia detta Praga K 504, peraltro un segno di attenzione in continuità artistico-culturale con il Festival Pordenonelegge.
Emerge nella serata proposta dalla Mahler Chamber Orchestra la figura di un Mozart italiano ed europeo, una genialità arricchita attraverso i viaggi che lo avevano portato, in particolare nell’infanzia e adolescenza di una vita così breve e bruciante ad assimilare stili diversi e contemporanei in luoghi come Londra e Parigi, l’Olanda e l’Italia, la Germania e Praga…
Wolfgang Amadeus Mozart, fra i più grandi e amati compositori di tutti i tempi, costantemente in vetta alle classifiche di vendita alla pari delle grandi star del pop internazionale, farà da filo conduttore a molta della programmazione musicale di questa Stagione. Questo non solo perché protagonista di tre concerti monografici (oltre a quello inaugurale, il concerto del 15 dicembre per la nuova edizione del Premio Pordenone Musica con l’Orchestra della Fondazione Teatro Verdi di Trieste e i giovani talenti della lirica della Fondazione Tito Gobbi e, il 18 aprile, quando la celebre Camerata Salzburg, ambasciatrice della città di Mozart, accompagnerà la violinista Janine Jansen e il suo Stradivari) ma perché Mozart, a tutt’oggi l’enfant prodige più celebre della storia della musica, è la figura emblematica di quello che rimane uno degli obiettivi più alti e strategici del Teatro Verdi: la valorizzazione dei giovani talenti.
In continuità con gli eventi celebrativi del Centenario, anche l’arrivo a Pordenone a fine ottobre dello spettacolo culto del prodigioso artista Slava Polunin, grande mimo e clown di origine russa, considerato un vero poeta del pensiero e del gesto. Atteso da mercoledì 26 a sabato 29 ottobre il suo celeberrimo Slava’s Snowshow, che, a trent’anni dal debutto, continua ad incantare il pubblico di tutte le età. Poetico, universale e senza tempo, questo straordinario show è stato visto in decine di Paesi, centinaia di città, replicato migliaia di volte per milioni di spettatori: è in assoluto uno degli spettacoli più amati e applauditi al mondo.
Sono aperte le prevendite e prosegue la campagna abbonamenti. Dopo la conferma dei vecchi abbonati, dal 24 settembre si prosegue con i cambi abbonamenti con prelazione per gli abbonati, quindi i nuovi abbonamenti Musica e Danza e dal 1^ ottobre nuovi abbonamenti Prosa. In vigore le promozioni Under 26.
Comunicato Stampa