“Fra le proposte del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia in occasione del Giorno della Memoria va in scena “Perlasca. Il coraggio di dire no” l’avvincente monologo di Alessandro Albertin. L’appuntamento è per lunedì 27 gennaio alla Sala Assicurazioni Generali, alle ore 20.30”.

«Lei cosa avrebbe fatto al posto mio?» così, semplicemente, Giorgio Perlasca rispose ai giornalisti che nel 1988 – dopo oltre 40 anni in cui non raccontò a nessuno del proprio eroismo – gli chiedevano le motivazioni delle sue azioni.

Oggi sembra incredibile che qualcuno possa salvare vite, mettendosi in ogni istante in pericolo, e poi taccia per 40 anni. Invece per Giorgio Perlasca – Giusto tra le Nazioni – questa fu una scelta naturale, di umanità, di cuore.

La racconta Alessandro Albertin in “Perlasca. Il coraggio di dire no” spettacolo di cui è protagonista e autore e che ripropone per una sola serata – il 27 gennaio in occasione del Giorno della Memoria – alla Sala Assicurazioni Generali alle ore 20.30.

Lo spettacolo fa parte delle iniziative che il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia propone per ricordare il dramma dell’Olocausto e riflettere su questo tema: nella stessa settimana saranno infatti in scena anche “Il pifferaio di Hamelin” (il 30 gennaio alle 20.30), opera per piccolo coro e orchestra con le musiche di Karl Weigl e la regia di Diana Höbel e “Ausmerzen” di Marco Paolini con Barbara Apuzzo e Renato Sarti (il 31 gennaio e 1 febbraio).

“Perlasca. Il coraggio di dire no” è un monologo ambientato nel 1944 a Budapest. Perlasca, commerciante italiano di carni, non ha aderito alla Repubblica di Salò ed è per questo considerato un traditore. Fortunatamente, l’uomo possiede una lettera di Francisco Franco che lo invita, in caso di bisogno, a presentarsi presso una qualunque ambasciata spagnola: così fa e si mette al servizio dell’ambasciatore per salvare dalla deportazione quanti più ebrei possibile. Si trova a faccia a faccia con Adolf Eichmann, affronta la morte continuamente e in 45 giorni, in una folle, disperata corsa contro il tempo, salva dai nazisti 5.200 persone. Alla fine di tutto, ritorna alla vita normale e solo grazie a una coppia di ebrei ungheresi che lo cercano per mostrargli tutta la loro gratitudine, nel 1988 le sue gesta divengono note.

“Perlasca. Il coraggio di dire no” è già stato applaudito in passato alla Sala Bartoli, ma la forza e l’urgenza del suo messaggio, assieme alla qualità artistica della messinscena e all’intensità della travolgente prova di Alessandro Albertin, ne fanno uno spettacolo da riproporre.

«Davanti a qualcosa di terribile si può reagire in due modi: commentare la cosa, oppure occuparsi della cosa. La prima soluzione è quella più comoda e ci conduce inesorabilmente al tasto mi piace di Facebook. La seconda soluzione è quella più scomoda, richiede coraggio ed eroismo. E umiltà» scrivono Giulia Ottolini e Alessandro Albertin. «A commentare siamo capaci tutti. Per occuparsi di un problema e risolverlo, serve la volontà di farlo. Questa è la grande lezione che ci ha lasciato Giorgio Perlasca. E da qui siamo partiti per raccontare al meglio questa storia meravigliosa. Lo facciamo con uno spettacolo semplice, senza fronzoli. Affidandoci alla straordinarietà degli eventi e ad un’interpretazione che mescola tecnica ed emotività, accompagnandoci per mano alla scoperta di un capitolo della nostra storia che è necessario conoscere. In quanto italiani. In quanto uomini».

Biglietti sono ancora disponibili presso i punti vendita e nei circuiti consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: www.ilrossetti.vivaticket.it

Informazioni sono disponibili sul sito www.ilrossetti.it e al tel 040.3593511.

PERLASCA. IL CORAGGIO DI DIRE NO
scritto e interpretato da Alessandro Albertin
regia Michela Ottolini
disegno luci Emanuele Lepore
una produzione Teatro de Gli Incamminati
in collaborazione con Overlord Teatro e col patrocinio della Fondazione Giorgio Perlasca

comunicato stampa