PROTAGONISTE
Martedì 4 e mercoledì 5 marzo ore 20.30 – Teatro Miela
ERƎTICA estasi in soliloquio di una ragazza impertinente
regia di Marco Puntin di e con Francesca Martinelli video di Filippo Iurato produzione Bonawentura
Una performance teatrale, un soliloquio convulso, un inno alla scompostezza, alla disarmonia dell’arte. Una prova d’attrice che interpreta la scultrice francese Camille Claudele (1864-1943). Il progetto nasce da una ricerca maniacale svolta dalla Martinelli sulla vita dell’artista, partendo dagli epistolari, dalle testimonianze, dalle biografie e dai collegamenti artistici ricavati dalla vita di August Rodin di cui Camille era l’amante.
“C’è sempre qualcosa di assente che mi tormenta forse il latte di mia madre o un vestito di seta francese. Ho una bestemmia cucita sotto il mento che non mi fa dormire bene la notte e un cane più rabbioso di me che dice sempre la verità.
Diteglielo a mia madre che non ho fiori in bocca, ma solo un apparecchio mastica denti e un lipgloss alla fragola: un corredo mesto, per una figlia della borghesia francese votata all’oblio dentro un cronicario barocco”.
Manesca, collerica, eccessiva, geniale Camille si attribuisce il marchio di virilità senza diritto ne dote per la società dell’epoca. Una natura, la sua, predisposta all’arte della scultura, disciplina che lei considera una chiamata alla quale non può sottrarsi. Furiosa e selvatica sono caratteri che non si allineano al perbenismo di un’aristocrazia decadente, sfugge all’addomesticamento, al bon ton, alla preghiera, ad un dio troppo inafferrabile. Il corpo di cristo è bellissimo, una materia da plasmare in furibondo odor di santità.
“La stagione della mia felicità è un rasoio a quattro teste, un danza al precipizio, una polaroid di cemento fra i denti, dite a mio padre che non tornerò, diteglielo bastardi rotti in culo che con me muore l’innocenza del mondo per salvare i vostri lidi d’oro. Mi volete demente, penitente, puzzolente, senza un dente, maldicente, impertinente, cazzo culo tette flaccide di quella gran puttana di mia madre, dov’è il dio dei francesi in culo al dio dei francesi e tutti i santi io li bestemmio e me li scopo, madre mia tu mi dici dio è buono, ….parliamone del tuo dio che lascia morire un innocente in fondo ad un manicomio….mammina mia sarò buona te lo giuro, mettimi dove vuoi, nascondimi in un convento ma ti prego portami fuori di qui, non ti darò fastidio mammina, porca troia mammina, anche i dottori dicono che adesso sto bene…”
Del sogno che fu la mia vita, questo è l’incubo
Sinossi, liberamente tratta dal testo di Francesca Martinelli “Eretica, soliloquio di una ragazza impertinente”
Abbonamento a Protagoniste 2025 tre spettacoli a 30 euro ( *escluso lo spettacolo di Michela Giraud e i concerti).
Prevendita c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. www.vivaticket.com
comunicato stampa