Sui passi di Van Gogh è il titolo della mostra che Germana Snaidero sta preparando a Udine presso il Caffe’ dei libri di via Poscolle. La rassegna sarà inaugurata giovedi 10 gennaio alle ore 18.30.
La mostra nasce da un vero e proprio taccuino di viaggio dell’artista che ha percorso le strade del celebre artista in Provenza, richiamandosi ai suoi colori e cercando di rivedere la sua scelta di vita e di ristudiare la sua personalità di combattente dell’arte.
Lo strumento dell’acquerello, sempre utilizzato da Germana Snaidero, è il risultato di una ricerca raffinata e delicata, nell’urgenza dei richiami cromatici e delle trasparenze, soprattutto nello sviluppo delle superfici liquide.
La Provenza, con i suoi colori e la sua stagionalità, è stata altrettanto quanto il celebre artista, motivo ispiratore dell’autrice che si esprime con tocchi delicati di una leggerezza tutta da gustarsi
Sono espressione di una fissità intensa anche le città di Germana Snaidero, il suo dipinto in acquerello le disegna, le illumina di colore e le consegna a noi cariche di stupore, nel loro meravigliato silenzio, con le piazze e le case che affacciano finestre che paiono occhi sulle strade, che sembrano scrutare dall’interno all’esterno i comportamenti di una figura umana attesa, ma ancora non presente.
Raffinate nel loro disegno , vivide di una stagionalità studiata, appaiono anche gli squarci di natura, con un paesaggio assorto in un’attesa ineffabile.
È la percezione del senso di attesa che mi sorprende di più in questi lavori, quel silenzio che è pausa esistenziale, sospesa poesia visiva, colta attraverso effetti raggiunti con una tecnica che non consente ripensamenti, nell’acquerello infatti non è possibile rimandare, ricostruire, aggiustare e anche questo carica di mistero il lavoro dell’artefice, che opera bagnato su bagnato e bagnato su asciutto, con mano sapiente.
L’opera è anche frutto di una meditazione-quasi metafisica- sono parole di Germana Snaidero, ma possono essere anche nostre, perché questa tensione a superare i limiti spazio-temporali mi pare essere un’altra delle considerazioni che possono essere fatte in premessa alla visita delle opere di questa autrice.
Così come va ricordato che il dipingere per lei non è atto istintivo, di un’immediatezza emozionale, ma piuttosto di una sedimentazione e di una meditazione, maturata, pur riconoscendone una partecipazione emotiva, ma amorosa, un’appartenenza, un atto interno piuttosto che esterno.
Non a caso l’artista è stata selezionata tra 350 autori all ‘International Water Color Competition di Cagliari, dimostrazione questa di un gradimento obiettivo a livello internazionale.
Ultima in ordine di tempo , è stata selezionata per Urbino in acquerello 2019, appuntamento di rilievo e di qualità.
La pittura di Germana Snaidero è anche un atto d’amore verso la terra, la terra delle sue e nostre origini, e quindi l’opera riveste pure una valenza di racconto, quasi di rimando letterario, cosi come una memoria dei luoghi visitati, una specie di libro di appunti di viaggio, una tensione che vuole comunicare con lo spazio bianco, accarezzato mai riempito, vibrante attraverso velature che conferiscono al dipinto un armonioso equilibrio. Si osservi a questo proposito il raggiungimento della trasparenza delle acque o il racconto dei particolari che possono essere letti negli oggetti, nei quali nulla è artificioso e tutto funzionale ad un insieme soffuso in una nitida armonia.
@ Vito Sutto per instArt