Parte con un pensiero al giovane Jacopo Starini, recentemente scomparso, il Festival TriesteLovesJazz. E l’attenzione va tutta ai giovani, in attesa delle grandi star attese sul palco del capoluogo giuliano.
Giovedì 4 luglio, al Bastione Rotondo del Castello di San Giusto, il doppio concerto di “Drumlando” – Premio Jacopo Starini e del Tartini Nova Ensemble inaugura TriesteLovesJazz. Inizio ore 21, ingresso libero. Il festival prosegue in Piazza Verdi con Pacorig-Acquaviva e con la vulcanica Kennedy Administration.
Promosso dal Comune di Trieste nell’ambito di “Trieste Estate” ed organizzato dalla Casa della Musica/Scuola di Musica 55, il Festival Internazionale TriesteLovesJazz giunge alla sua tredicesima edizione ed è pronto al debutto, giovedì 4 luglio, alle ore 21, al Bastione Rotondo del Castello di San Giusto di Trieste (ingresso libero) con un doppio concerto: Drumlando (Marco D’Orlando, Francesco De Luisa, Alessandro Turchet)e Ipnotica (Tartini Nova Ensemble)
La serata inizia con l’assegnazione del primo “Premio Jacopo Starini”, attribuito al giovane batterista Marco D’Orlando. Jacopo Starini, giovane recentemente scomparso, amava la musica ed era un vero entusiasta; la sua famiglia ha deciso di ricordarlo premiando un musicista che si sta particolarmente distinguendo per personalità e sensibilità musicale.
Al Festival Marco D’Orlando presenta Drumlando, un suo progetto che nacque nel settembre del 2017, insieme al contrabbassista Alessandro Turchet e al pianista Francesco De Luisa. Hanno pubblicato insieme il primo cd Drumlando Augh! e un nuovo disco è in fieri. D’Orlando, che è anche compositore, è stato già più volte segnalato per la fresca originalità di autore ed interprete.
Inizia a suonare la batteria all’età di 8 anni guidato dal maestro Giorgio Fritsch presso la scuola di musica Ritmea. Successivamente si appassiona al jazz e intraprende degli studi specifici con Emanuel Donadelli. Parallelamente alla batteria ha avuto modo di conoscere ed approfondire le percussioni africane grazie a Roberto Lugli. Ha frequentato poi il conservatorio jazz di Udine, dove ha potuto studiare insieme a Glauco Venier, Michele Corcella e Luca Colussi. Dal 2016 inizia una discreta attività in studio. Ha all’attivo diversi progetti: Drumlando, Maistah Aphrica, North East Ska Jazz Orchestra, Afar Combo, Efrem Scacco Trio, Gianpaolo Rinaldi Trio, Udine Jazz Big Band, Opacipapa e molti altri.
La serata prosegue con il Tartini Nova Ensemble (Pierluigi Maestri – flauto e ottavino; Pietro Milella – oboe, oboe d’amore; Sergio Lazzeri – fagotto; Sinead Nava – violino; Dragana Gajić – violino; Andrea Amendola – viola; Pietro Serafin – violoncello; Nicoletta Sanzin – arpa; Dimitri Romano – pianoforte e direzione).
Il gruppo Tartini Nova Ensemble prende forma per volontà di sette docenti del Conservatorio triestino nel 2017, nel nome della ricerca e della sperimentazione sonora e si dedica alla divulgazione attraverso trascrizioni e rielaborazioni di musica contemporanea.
Il programma – che si intitola Ipnotica – propone dei brani dai più diversi repertori. Tra i vari brani Kol Nidre per quartetto d’archi di John Zorn, scritto nel 1996, è un lavoro atipico nella produzione artistica dell’eclettico compositore americano, ispirato dalla melodia omonima tipica della liturgia ebraica, dalla partitura semplice ed affascinante. Tokio Encore di Keith Jarret e Morning Passages di Philip Glass – colonna sonora del film The Hours tratto dal romanzo di Michael Cunningham – sono stati rielaborati per il Tartini Nova Ensemble da Dimitri Romano, autore anche dei brani originali in prima esecuzione Ipnotica, Time Code…Lost e Sufi.
Domenica 7 luglio, sempre alle ore 21 (ingresso libero) il festival si sposta in Piazza Verdi per una produzione del Festival Approdi per TriesteLovesjazz: “Santi a dispetto del paradiso” è uno spettacolo coordinato musicalmente da Giorgio Pacorig, con la voce recitante di Lorenzo Acquaviva.
Lo spettacolo è composto da tre storie, proposte come letture sceniche, incentrate su tre diversi celebri personaggi della storia del jazz: Lester Young, Thelonious Monk e Chet Baker. Un quadro di riferimento estetico ed esistenziale che restituisce la storia della musica jazz come esperienza, raccontando anche come ora lo spirito di autodistruzione ora l’ispirazione propositiva siano il centro propulsore del gesto creativo.
La dolcezza e la gentilezza di Lester Young, conosciuto come Pres; il genio e la sregolatezza di Monk, gigante nero che ha cambiato le regole del jazz pianistico; i tormenti e l’estasi della tromba di Chet Baker, il James Dean del jazz. Tre icone che hanno cambiato per sempre questa musica.
La performance narra la loro vicenda umana ed artistica intervallata dalle composizioni più famose come “Round Midnight”, “Blue Monk”, “In a sentimental Mood”, “My funny Valentine”, “My one and only love”.
Si prosegue – stesso luogo e stesso orario – lunedì 8 luglio con uno degli eventi più attesi e senza dubbio più entusiasmanti: Kennedy Administration (Kennedy, voce; Ondre J Pivec, tastiere; Chelton Grey, basso; Nathaniel Townsley, batteria; Daniel Muniz alla chitarra).Una voce strepitosa accompagnata da una band irresistibile. Ascoltare Miss Kennedy è un regalo per l’anima ma anche un invito a non rimanere seduti ad ascoltare. Il “combo”che l’accompagna vanta un’enorme esperienza accumulata negli anni come band residente al mitico club “Groove” a New York. Kennedy Administration ha sviluppato un suono personale, un perfetto e irresistibile mix di elementi Fusion, Funk, Hip-Hop, R&B, Pop e Jazz di altissimo livello, con un impatto di grande modernità e di positiva energia.
Il festival è organizzato da Casa della Musica / Scuola di Musica 55 e Comune di Trieste per la direzione artistica di Gabriele Centis. Si svolge con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Le Fondazioni Casali e con il Sostegno di Pecar Piano Center, Grand Hotel Duchi d’Aosta, Residence Sara, Mascalzone Latino.