Un grande evento scientifico – alla presenza del professor Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – per porre in evidenza una problematica sanitaria e sociale di forte impatto ma non ancora adeguatamente considerata: venerdì 18 marzo il palazzo della Regione a Udine ospiterà, dalle 9.15 alle 13, un convegno di studi di rilievo nazionale sul tema dell’endometriosi, per fare il punto sulle proposte di legge relative a una patologia invalidante che colpisce addirittura il 10% delle donne ma per la quale, allo stato attuale, non ci sono cure risolutive, bensì solo opzioni “palliative”, talora inefficaci a causa di diagnosi troppo spesso tardive.

Testimoniano il rilievo della circostanza i patrocini della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Conferenza della Regioni, dell’Istituto Superiore di Sanità, di Federsanità nazionale e regionale e, naturalmente, della Regione Friuli Venezia Giulia e del Consiglio regionale. Promosso dall’Associazione Endometriosi Fvg, presieduta da Sonia Manente, nell’ambito delle iniziative programmate per marzo – il Mese della consapevolezza sull’endometriosi -, il convegno “Endometriosi: a che punto siamo” (organizzato in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità Fvg) coinvolgerà personalità scientifiche di alto profilo e numerose autorità istituzionali: attesi anche i contributi del Sottosegretario di Stato alla Salute Pierpaolo Sileri, del vicegovernatore con delega ala salute Riccardo Riccardi, del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin e del sindaco di Udine, Pietro Fontanini.

Ad aprire i lavori, che saranno moderati dalla giornalista Francesca Cerno, sarà proprio il professor Brusaferro, il cui intervento – che seguirà gli indirizzi di saluto di Manente, Dusy Marcolin, presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità, e Renata Della Ricca, coordinatrice delle Politiche sociali della Crpo – verterà sul “Ruolo delle istituzioni e della sanità pubblica nella prevenzione e gestione dell’endometriosi”. Seguiranno gli apporti del professor Giovanni Scambia (ordinario di Ginecologia e ostetricia all’Università Cattolica del Sacro Cuore, direttore scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, membro del Consiglio Superiore di Sanità e presidente della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) e di altri medici di fama, da Lorenza Driul a Edoardo Ostardo, Giuseppe Ricci, Mario Malzoni; prevista anche una testimonianza di Piero Barbaro. Concluderà Sonia Manente, da 23 anni in prima linea, con l’Associazione da lei presieduta, a favore delle donne colpite da endometriosi: e fra gli input che lancerà, rientrerà quello a inserire nei Lea – i Livelli essenziali di assistenza – farmaci generici per curare la patologia.

Comunicato Stampa