Per una settimana Pordenone si è trasformata in un think tank allargato di discussione e di creatività, interrogandosi sulle nuove sfide che si pongono ai sistemi sociali, produttivi e industriali, preludio alla creazione di una “città del design”. I workshop, che anche quest’anno hanno coinvolto undici tra aziende e committenti privati su specifici focus, tenuti negli spazi del Consorzio Universitario di Pordenone in via Prasecco. L’iniziativa è realizzata con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Pordenone, BCC Pordenonese e Monsile, Fondazione Friuli, Camera di Commercio di Pordenone e Udine, ed è intenzionata a svolgere una funzione di perno intorno a cui si dipanano i temi del Design Contemporaneo e il ruolo di quest’ultimo nelle complesse sfide del futuro, con l’obiettivo di innovare e incentivare il dibattito su temi attuali e sempre d’interesse anche per la collettività.

«Se nel 2020 la Pordenone Design Week – spiega Andrea Zanni, direttore del Consorzio Universitario – è stato il primo evento del Friuli Venezia Giulia a misurarsi, in tempi strettissimi, con la modalità web, quest’anno la manifestazione sarà la prima a sperimentare il ritorno alla normalità, pur assicurando il rispetto di tutte le misure di sicurezza. Abbiamo stravolto l’impianto della manifestazione dimostrando velocità di adattamento. Torniamo almeno parzialmente al format originario assolvendo al nostro compito principale, che è quello di interfacciarci al mondo dell’industria, della cultura, dell’economia, delle istituzioni, dell’università e della scuola con l’obiettivo di legare Design, Arte, Architettura al sistema produttivo per incrementarne valori e visioni».

«Viviamo in un’era dilagante di protocolli e procedure tecnologiche, ma il principio ispiratore della manifestazione attuale gravita ancora e sempre attorno al ruolo e al peso che la cultura umanistica con il proprio capitale simbolico gioca nel complesso della vicenda umana specie industriale che oggi in particolare ci interessa. Possiamo sperimentare quanto ciò sia valido financo dentro il cuore della Sostenibilità. Senza una impronta culturale che scaturisce dalla coscienza della complessità i problemi ambientali sarebbero solo una questione puramente tecnica» commenta Giuseppe Marinelli direttore scientifico della Pordenone Design Week.

La modalità on line ha accompagnato tutti gli eventi in presenza della settimana nel rispetto della normativa antiCovid. Temi cardine di questa edizione sono la sostenibilità e la complessità, argomenti al centro della lectio magistralis di Alberto Felice De Toni, professore e direttore scientifico di Cuoa Business School già magnifico rettore dell’Università di Udine, intervenuto all’opening della Pordenone Design Week lunedì 7 marzo con una conferenza dal titolo “La sostenibilità non costa: Un’opportunità da cogliere nella complessità del divenire” (Aula S1 di via Prasecco). Sono intervenuti i rappresentanti di Regione, Comune di Pordenone, Confindustria Alto Adriatico, Consorzio Universitario di Pordenone, Fondazione Friuli, Camera di commercio Pordenone-Udine, Bcc Pordenonese e Monsile, ISIA Roma Design, ADI di Nazionale.

L’opening della Pordenone Design Week è proseguito alle 12 con uno degli appuntamenti più attesi nel panorama regionale legato a design e creatività, ovvero il “Premio Eccellenze del Design Fvg”, consegnato a VENTI progetti e progettisti del Fvg selezionati all’ADI Design Index 2020 e 2021 che concorreranno, in giugno, all’assegnazione del XXVII Compasso d’Oro. Conferito dalla delegazione ADI FVG per sottolineare l’importante ruolo di aziende e designer della regione nel mondo della ricerca progettuale italiana, il premio si inserisce nella PDW proprio a rimarcare il sostegno e il legame con la manifestazione pordenonese.

Significativa anche quest’anno la partecipazione delle aziende, ossia Ema Inox, Pezzutti Group, Tesolin, Nord Pas, Santa Lucia Mobili, L&S Italia, Fondazione Pordenonelegge.it, Prontoauto con Sina, Medesy, Saratoga, Fonderia Roldo. Hanno partecipato studenti del triennio del corso di laurea ISIA Roma Design sede di Pordenone, ma anche alcuni studenti selezionati che frequentano le scuole secondarie di secondo grado del territorio, in particolare ISIS Sacile e Brugnera, Liceo Artistico E. Galvani di Cordenons, e una rappresentanza dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia (Iusve), oltre che studenti dell’ITS Alto Adriatico. Forti le collaborazioni con Cinemazero e Liceo Leopardi Majorana di Pordenone.

Posticipato a maggio il convegno dedicato al design, che quest’anno approfondirà i temi della complessità e della sostenibilità, con uno sguardo rivolto ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030. Un rinvio dettato dalla volontà di mantenere il convegno in presenza e non più in edizione multimediale, pertanto posticipato per garantire una maggiore possibilità di adesione.

Per seguire il programma realizzato

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Comunicato stampa