© foto Elisa Simeoni

Bellissimo! Così vibrante da lasciare un senso di pace nell’anima e un po’ di amarezza per l’inevitabile conclusione. Sergio Cammariere ci ha trasportato nel suo universo musicale, seduto su una panca di fronte al suo Fazioli “che è come avere la Lamborghini”, come lui cita in apertura. Un intro delicato in solo al pianoforte per ricevere il primo caldo abbraccio della sala gremita. Poi il lungo viaggio nella sua carriera. Il suo curriculum è ineccepibile. Ha suonato e composto con i grandi della musica italiana, Gino Paoli, De André e Lucio Dalla per citarne alcuni e con artisti di fama internazionale del mondo del Jazz. Ha partecipato a San Remo raggiungendo il successo con un terzo posto e colonne sonore scritte per diversi film. Nelle armonie c’è molto  soundtrack style e il Quartet composto da Amedeo Ariano batteria, Luca Bulgarelli contrabbasso, Bruno Marcozzi percussioni, Daniele Tittarelli sax, lo accompagna con eleganza ed un feeling perfetto. Swing, Smooth, Jazz, Bossanova, Samba in un mix con influenze leggere, rendono questo concerto autentica magia. L’argomento principale delle sue composizioni è l’amore nelle sue diverse sfacettature del vissuto. Nel susseguirsi dei brani ci sono quelli appartenenti al suo ultimo lavoro “La fine di tutti i guai” come la bellissima Ma ‘sta notte dimmi dove stai e quelli legati ai successi della sua avventura sanremese da protagonista, come L’amore non si spiega e come Tutto quello che un uomo che gli è valso il terzo posto a San Remo e i premi di critica e composizione musicale presentati nel concerto in ordine inverso rispetto al periodo nel quale sono stati portati sul palco della più importante kermesse di musica italiana. Due ore abbondanti di concerto scanditi da lunghi applausi ad ogni fine brano, segno tangibile del grande consenso che il Sergio Cammariere Quintet ha guadagnato attraverso le melodie e le parole che raggiungono l’apice quando l’artista suona per accompagnare il pubblico mentre canta Tutto quello che un uomo. Una delicata preghiera laica, un brano dedicato all’immigrazione e le sue tragedie, la simpatica Cantautore piccolino e un mare di bis. Anche lui non ha voglia di arrivare alla fine di questo spettacolo. Proprio sul finire giunge distintamente l’appellativo di “Poeta!” urlato dalla platea da una gentile signora, sottolineando la sua indiscussa capacità di legare le armonie e gli arrangiamenti alle parole intense delle sue canzoni (Kunstler lo accompagna nelle parole da oltre 30 anni). Il suono dell’impianto audio ha bisogno di alcuni accorgimenti iniziali, come da copione, poi tutto fila liscio. La perfetta cornice al concerto rappresentata dal Teatro Comunale di Monfalcone ha offerto al pubblico presente un evento unico che rimarrà nella memoria dei presenti per diverso tempo vista la standing ovation finale che dura veramente molto. Un Cammariere meno formale concede poi, nell’atrio ancora affollato del Teatro, autografi e selfie a coloro che hanno voluto salutarlo di persona. Ne approfitto anche io dopo esserci scritti per qualche tempo via facebook, giusto per provare la versione reale e non solo quella virtuale. Da segnalare anche l’ultimo brano di Sergio Cammariere “Il tuo amico di sempre” che potete vedere nel nuovo clip video in giro per la rete, dove si percepisce una nuova inflessione armonica dell’artista. Attendiamo nuove cose da lui. Grazie a Sergio Cammariere, al suo Quartet e a ControCanto per aver portato forti emozioni al Teatro Comunale di Monfalcone e per aver concesso a noi di instArt di essere presenti.

© Massimo Cum per instArt