13 maggio 2018: Serena Finatti parte per la terra dei magiari, alla volta del Esztergomi Nemzetközi Gitárfesztivál (Esztergom/ Strigonio, ore 21.00) – uno dei più antichi festival di musica per chitarra d’Ungheria – per presentare il nuovo album Fragile e fiera: un lavoro con il quale la cantautrice friulana ha scelto un tratto più intimo, che pure non rinuncia qua e là a momenti di forte impatto sonoro e di intensità corale, per affrontare contenuti di grande spessore sociale e politico. Accanto a Serena, che oltre alle voci ha registrato tutte le parti di pianoforte dell’album, il chitarrista, compagno d’arte e di vita Andrea Varnier, in veste anche di arrangiatore. L’album uscirà a giugno prossimo.

Il titolo dell’album prende spunto dal singolo omonimo, Fragile e fiera: un brano che affronta e sviscera la forza di un’anima spezzata dalla violenza di genere. Il disco, più in generale, è una riflessione sull’odierna generazione che incontra e si scontra con la velocità, le immagini e gli slogan rivelandosi fragile e incapace di essere felice pur avendo tutto. I testi si preannunciano già molto impegnati socialmente e politicamente, l’intento è quello di trasmettere, alle nuove generazioni, la voglia di lottare per i propri diritti, per la pace, per la verità e per la giustizia. Così, solo attraverso la lotta, la fragilità si potrà trasformare in fierezza.
Dunque un album che riflette e specchia la realtà e lo fa attraverso i sogni che parlano d’amore, sentimenti e pace ritrovando, a livello musicale, una dimensione più intima.
Il singolo esce con un videoclip potente per la regia di Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato: Serena Finatti ha, infatti, ha coinvolto oltre un centinaio di donne del territorio in una simbolica marcia per ricordare tutte le donne fragili dei traumi subiti e fiere della forza conquistata.
Ricordiamo che al disco hanno partecipato anche il percussionista Pietro Sponton, il batterista Pablo De Biasi e il coro Sing&Feel (Andrea Gorassini, Alessia Mei, Elena De Grassi, Elisa Perucci, Lara Martella, Marta Burba, Sofia Giraldi), un ensemble vocale fondato e diretto dalla stessa cantautrice, sette giovani, tra i 12 e i 24 anni che oltre a cantare, suonano, recitano e ballano.

Serena Finatti: voce, piano, loop station. La loop station è un attrezzo elettronico, che permette a Serena di giocare con la voce creando delle linee vocali che si sovrappongono, registrandole dal vivo. Praticamente in alcuni brani è la sola voce che fa tutto: armonia, ritmo e melodia, a occhi chiusi Serena sembra non essere sola mentre canta… Negli anni questa è diventata una delle caratteristiche che le ha permesso di farsi notare in Italia e all’estero e che la rendono sempre interessante da scoprire, anche grazie al suo uso nelle parti improvvisate o di interazione con il pubblico.

Andrea Varnier: chitarra acustica, loop station. Andrea suona la chitarra acustica con una tecnica molto personale sviluppata grazie al suo articolato percorso di studio (classica, fingerstyle, metal, jazz) e alle sue numerose esperienze live in tutta Europa. Anche Andrea usa la loop station, realizza delle combinazioni armoniche e ritmiche tutte rigorosamente suonate e registrate sul momento, con le quali accompagna e arrangia quasi tutti i brani del concerto.

Comunicato Stampa