SANITÀ FVG: DOMANI A TRIESTE, L’ORDINE DELLE PROFESSIONI INFERMIERISTICHE PROMUOVE UN’AMPIA RIFLESSIONE SULLE MISSED NURSING CARE, LE CURE PERSE NEL CONTESTO DEL SISTEMA SANITARIO: UN FENOMENO DI SIGNIFICATIVA INCIDENZA PER LA SALUTE E LA SOPRAVVIVENZA DELLE PERSONE IN CURA. MOLTI I FATTORI ALLA BASE DELLE CURE PERSE, PRIMO FRA TUTTI LA CARENZA DI INFERMIERI NEL REPARTO. PARTECIPERA’ ANCHE BARBARA MANGIACAVALLI, PRESIDENTE NAZIONALE FNOPI – FEDERAZIONE NAZ. ORDINE DELLE PROFESSIONI INFERMIRISTICHE: APPUNTAMENTO DOMANI, VENERDI’ 7 FEBBRAIO, DALLE 14 ALLE 19 NELLA SALA XENIA (Trieste, Riva 3 novembre 7). OBIETTIVO LA REALIZZAZIONE DI UN “RAPPORTO MISSED NURSING CARE” IN SINERGIA CON GLI STAKEHOLDERS DELLA FILIERA SANITARIA, DAI CITTADINI AI SINDACATI.
TRIESTE – E’ in programma domani, venerdì 7 febbraio, dalle 14 alle 19 nella Sala Xenia di Riva III Novembre, la prima Assemblea Generale 2020 di OPI, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Trieste. Per l’occasione si avvierà una riflessione in forma di convegno sulle cosiddette “Missed nursing care”, ovvero le “cure perse” nel contesto del sistema sanitario. Interverrà anche la presidente nazionale FNOPI, Federazione nazionale Ordine delle Professioni Infermieristiche Barbara Mangiacavalli. «In pratica – spiega il presidente di OPI Trieste Flavio Paoletti – le missed care sono qualsiasi intervento infermieristico necessario al paziente eppure omesso -completamente o parzialmente – o rimandato. Si tratta di casi, reali e potenziali, all’ordine del giorno a causa di una molteplicità di fattori, primo fra tutti la carenza negli organici infermieristici: quindi un rapporto infermieri/pazienti inadeguato per mancanza di personale o per eccessivi carichi di lavoro, che rende più difficile l’erogazione delle cure infermieristiche pianificate. In un’ottica di assoluta trasparenza e di totale sinergia ed empatia con le persone prese in carico, gli infermieri hanno deciso di approfondire questo tema e OPI Trieste in particolare progetta la realizzazione del “Rapporto” sulle Missed Nursing Care, da presentare entro fine anno per trovare soluzioni rapide ed adeguate. Al progetto hanno già aderito anche OPI Gorizia, i Sindacati dei pensionati SPI CGIL, UIL, CISL Trieste, il nuovo Ordine Professionale dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione del Friuli Venezia Giulia e l’Associazione In Prospettiva». “Le Missed Nursing Care: cure perse e Sistemi Sanitari” prevede gli interventi di Livia Bicego, Direttore ff S.C. Direzione delle Professioni Sanitarie IRCCS Burlo Garofolo, Trieste; Barbara Brainjk, vice Presidente OPI Trieste; Consuelo Consales, ASUGI – Dirigente Referente Direzione Infermieristica ed Ostetrica di Trieste; Barbara Mangiacavalli, Presidente FNOPI; Franca Masala, Tesoriera OPI Trieste; Alvisa Palese, Professore associato di Scienze Infermieristica Università di Udine; Flavio Paoletti, Presidente OPI Trieste; Giuliana Pitacco, Infermiera Pediatrica Direzione Servzi Sanitari ASUGI. L’evento è aperto agli Infermieri ed Infermieri Pediatrici iscritti all’Albo OPI Trieste fino ad esaurimento dei posti disponibili, attraverso le indicazioni disponibili sul www.opitrieste.it Info tel 040 371244.
COSA SONO LE “CURE PERSE”
Negli ultimi anni il dibattito sulle missed nursing care è diventato emergente sia all’interno delle realtà sanitarie internazionali, che nel contesto italiano: si tratta di un vero e proprio indicatore della qualità delle cure offerte. Le cure perse con maggiore frequenza sono la deambulazione, la mobilizzazione passiva, l’igiene e la cura del cavo orale. È dimostrato che la mancata erogazione di alcune cure infermieristiche rappresenta un forte predittore negativo dell’outcome del paziente. È chiaro che i cambiamenti demografici ed epidemiologici, in atto da alcuni decenni, hanno portato ad un progressivo invecchiamento della popolazione e quindi ad un aumento del numero dei pazienti complessi, ai quali vanno erogate cure articolate per le quali ci si trova sempre più spesso sotto organico. Questo perché non è solo il numero delle persone prese in carico da pare di ciascun infermiere, ad aumentare, ma anche il numero di attività e interventi assistenziali collegati. Un numero elevato di cure perse è tra le principali cause di eventi avversi e rischi per la sicurezza dei pazienti, nonchè tra i fattori che aumentano la demotivazione, l’insoddisfazione e il distress morale degli infermieri che non riescono ad erogare un’assistenza secondo gli standard definiti dalle evidenze e dalla professione. L’agenzia Americana per la Ricerca e la Qualità della Salute (AHRQ), ha identificato due tipi di errore: gli errori correlati agli atti di commissione e gli errori correlati agli atti di omissione: le cure perse ricadono sotto quest’ultima categoria e quindi rappresentano un grosso problema per la pratica clinica.