La prima domanda che sorge spontanea è “ma cosa ci fanno una cinquantina di persone a gremire la sala della Biblioteca Civica di Jesolo in una splendida giornata di sole che non può che richiamare la classica passeggiata lungo la spiaggia?” Cosa dire: sono quei piccoli miracoli che riescono, grazie alla caparbietà degli organizzatori, nusica.org ed il Comune stesso – con il sostegno del Ministero della Cultura – per la terza edizione di Letture Improvvise, una rassegna di musica e letteratura fra gli scaffali colmi di libri e la straordinaria idea di permettere ai più piccoli, liberando per poco più di un’ora i genitori, di seguire contemporaneamente dei laboratori musicali speciali …
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Jesolo (Ve), 16/02/2025 – Nusica.org – Biblioteca Civica di Jesolo – Per la rassegna “Letture improvvise” – Sandro Penna secondo me di e con Max De Aloe – Max De Aloe – voce narrante, armonica cromatica – Foto Luca A. d’Agostino/Phocus Agency © 2025
L’occasione è stato il terzo appuntamento di una rassegna partita il 2 febbraio con “Rodari Connection” ( Valentin Fin alla voce e composizione e Federica Furlani, viola ed elettronica ), poi con “Bibliotecari per un giorno” ( con Biagio Bagini alla narrazione, Gian Luigi Carlone, narrazione, flauti elettronica e chitarre ). Musica, follie, racconti e bugie intorno a uno dei più grandi poeti del Novecento era il sottotitolo di “Sandro Penna Secondo me”, straordinario spettacolo dell’amico Max De Aloe, uno di più grandi armonicisti che abbiamo in Europa in questa occasione anche voce narrante.
Che Max adori la poesia di Penna, che la frequenti da decenni con grandissima passione, lo si comprende subito fin dalle prime parole. In poco più di un’ora e mezza è riuscito con sensibilità e profondità a farci conoscere – probabilmente anche a conquistarne molti della sala gremita – una «persona autentica, fuori dal coro, devastate dal genio, spesso vilipese dall’establishment, ma assolutamente libere».
Che De Aloe abbia un rapporto sincero con la letteratura è più che noto: penso ai progetti discografici come “L’anima delle cose” (le poesie di Giuseppe Conte) o “Apnea” (con Bill Carrothers nato dalle suggestioni delle parole di diversi romanzi di Murakami Haruki) o ancora “Valo” ispirato dai romanzieri finlandesi. Ma anche coinvolti in quello splendido lavoro, sorto durante il tremendo periodo della pandemia, intitolato “Una Notte di Coprifuoco” in duo con l’eterno amico Roberto Olzer e registrato a casa di quest’ultimo in Val d’Ossola, 500 copie tutte autografate ed accompagnate da una quantità di disegni, poesie, racconti, semplici ricette o riflessioni, filastrocche di bambini e di persone comuni, artisti, carcerati, personaggi noti o meno noti.
Abbiamo anche avuto la certezza che la sua bravura di narratore sul palco – ce lo raccontava qualche tempo fa ad un altro concerto a Il Carso in Corso a Monfalcone – probabilmente gli derivi da un lontano zio grande attore teatrale (Roberto Pescara di Diana). Così, fra una lettura delle poesie e le magiche melodie improvvisate o meno della sua armonica cromatica (più di una in realtà e aiutato anche dall’utilizzo della loopstation) De Aloe ci accompagna lungo la vita di un’autore considerato giustamente uno dei maggiori del Novecento, fraterno amico di Saba e Montale, che lo indirizzarono fin da giovane verso le riviste letterarie e a farsi conoscere fra poeti e artisti di tutti generi, sempre amato da tutti, per la sua autentica e disarmante “semplicità”. Come spesso suggerito dallo stesso Penna (“non fate leggere le mie poesie dagli attori, ma dalla gente comune”), lo spettacolo non poteva concludersi se non con la lettura a caso di qualche poesia da parte del pubblico.
Max, con le medesima spontaneità e bravura ci ha conquistato lungo tutto l’arco del pomeriggio fra alcuni brani del suo infinito repertorio, confermandoci che la sua Musica e le sue parole siano state come passeggiare lungo una spiaggia, in una domenica di febbraio, all’approssimarsi un caldo tramonto.
Luca A. d’Agostino © instArt