La grande musica per orchestra trova spazio al Comunale di Monfalcone venerdì 4 marzo alle ore 20.45 con il concerto “Salieri vs Mozart”, che vede protagonisti Benedetto Lupo al pianoforte e l’Orchestra da Camera di Mantova nell’interpretazione di alcuni fra i più celebri Concerti e Sinfonie degli autori che, contrariamente al luogo comune che li vuole avversari, furono amici e collaboratori. Aleksandr Puškin nel 1830 dà alle stampe il racconto Mozart e Salieri, nel quale avalla l’ipotesi dell’omicidio di Mozart da parte di Salieri, musicista di corte a Vienna, insopportabilmente invidioso della genialità di Amadeus. Niente di più falso: in realtà Salieri non solo non nutrì mai rancore o invidia per Mozart ma gli fu, anzi, sinceramente amico, aiutandolo in diverse occasioni. La brillantezza tecnica dell’Orchestra da Camera di Mantova – ensemble che si distingue per l’assidua ricerca della qualità sonora e la sensibilità stilistica musicale – e il pianoforte di Benedetto Lupo – uno dei talenti più interessanti e completi della sua generazione – riportano in dialogo questi due protagonisti (più che antagonisti) della nostra comune cultura europea. La serata apre con la Sinfonia in Sol minore K 550 di Mozart, nata nel ritiro della nuova casa alla periferia di Vienna. In questa rara composizione in tonalità minore, Mozart lascia intravedere il senso di uno spirito nuovo che incrina la serenità dei lavori precedenti. Non a caso la K 550 è la più amata dalla generazione di Romantici e ancora oggi la più popolare tra tutte le sue sinfonie. Si prosegue poi con il Concerto in Si bemolle maggiore di Salieri, uno dei due unici concerti scritti per pianoforte e orchestra. Considerati marginali nella sua produzione, testimoniano l’attenzione del compositore alle possibilità tecniche e alle potenzialità timbriche dello strumento. In chiusura, il mozartiano Concerto in Mi bemolle maggiore K 271, ancora oggi noto come “Jeunehomme”, dal cognome della giovane francese virtuosa della tastiera per la quale Mozart lo scrisse, consegnando alla storia una delle opere più celebri della letteratura pianistica. Nonostante il rifiuto alla pubblicazione da parte di un editore, nei decenni successivi il lavoro diventerà popolarissimo per l’audacia della sua composizione.
comunicato stampa