I disegni della musica in Carnia
Alessio Screm presenta il suo ultimo libro dedicato alle immagini d’arte sonanti
Sabato 30 luglio nella pieve di Santo Stefano a Cesclans

S’intitola “I disegni della musica in Carnia. Percorsi sacri d’iconografia musicale” il libro scritto dal musicologo e ricercatore Alessio Screm commissionato dal progetto Interreg Italia-Austria “La via della Musica/ Strasse der Musik”.  Verrà presentato sabato 30 luglio alle ore 20 nella Pieve di Santo Stefano a Cesclans, evento anticipatore del concerto di Carniarmonie delle ore 20.30 con l’Accademia d’Archi Arrigoni ed il brillante giovane talento violinistico lettone Daniil Bulayev.

Sarà presente l’autore e la fotografa Ulderica Da Pozzo che ha realizzato i 65 scatti contenuti nel volume, immortalando le opere studiate da Screm che le restituisce in uno studio originale distinto da una scrittura avvincente. È scritto in italiano con traduzione a fronte in tedesco, un libro unico nel suo genere, adatto sia per gli appassionati d’arte figurativa e musicale, sia per chi vuole scoprire la Carnia secondo itinerari inediti, realizzabili dal vero.

La pubblicazione registra, scopre e restituisce infatti, tutto quel che c’è di musicalmente visivo in ambito sacro in Carnia, un compendio di opere racchiuse nell’arco di cinque secoli, dal Cinquecento al Novecento. Sono affreschi, incisioni, dipinti collocati sulle volte di presbiteri, in cupole, cappelle, tondi, pale d’altare che mostrano scene del fare musica, strumenti musicali, tra santi, putti, persone, rappresentazioni coreutiche, “musica picta”, espressioni dell’arte dei suoni da gustare con gli occhi. L’ambito d’indagine è quello dell’iconografia musicale, materia di cui Screm è profondo conoscitore, autore di diversi saggi, ideatore e conduttore di video documentari e trasmissioni radiofoniche dedicate al tema.

Il libro raccoglie un totale di venticinque opere d’arte affrontate e spiegate secondo un approccio divulgativo, capace di disegnare un viaggio materiale e sensoriale attraverso immagini che evocano suoni. È uno studio inedito ed insieme una guida d’arte con itinerari che si possono realizzare per davvero, percorribili da tutti. Un percorso che dalla piana del Tagliamento, salendo la Valle del But, la Val Degano, la Val Calda e la Val Pontaiba, raggiunge la Val d’Incarojo per ridiscendere lungo il Canale di San Pietro. Un viaggio tra pievi e chiese, borghi e frazioni di Carnia, per cui ogni tappa viene annunciata da un profilo storico della località con interessanti curiosità ed aneddoti, prima di addentrarsi nell’osservazione attenta delle opere d’arte a soggetto musicale, descritte con dovizia di particolari ed arricchite da notizie appassionanti.

Liuti, ribeche, viole da gamba e da braccio, buccine, chiarine, organi portativi, tamburi, mandole ed altri strumenti suonati da angeli, da putti, diverse figure, trofei musicali, scene coreutiche e altri contesti a rendere uniche, sonati, opere celebrative, Glorie di Santi, Trinità, Annunciazioni ed Incoronazioni in affreschi, dipinti, decorazioni di volte costolonate, tondi, pale d’altare. Sedici località: Cesclans, Tolmezzo, Caneva, Villa Santina, Castoia di Socchieve, Luincis, Mieli, Rigolato, Cercivento, Paluzza, Treppo Carnico, Tausia, Ligosullo, Paularo, Salino ed Illegio.

L’opera più antica registrata è la pala “Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria” del 1537 di Pomponio Amalteo nella chiesa di Santa Caterina a Tolmezzo, mentre la più recente è “Angeli musicanti e osannati” del 1960 di Renzo Tubaro nella chiesa di San Nicolò a Caneva. Tra loro, opere di Giuseppe Furnio, Bernardino Blaceo, Giulio Urbanis, Antonio Schiavi, Francesco Pellizzotti, Filippo Giuseppini, Giacomo Brollo, anonimi ed altri.

Come scrive l’autore: «La Carnia è bellezza, la natura l’ha dotata di tesori. Come una lente d’ingrandimento, questo libro mette in risalto dei particolari d’arte spesso ignorati e vuole essere un invito generale all’osservazione attenta di tutto quanto ci circonda. Qui l’attenzione si sofferma su particolari figurativi chiamati a dare forma alla musica, custoditi in luoghi sacri raggiungibili attraverso un percorso dedicato. È un guardare la Carnia in modo diverso, particolareggiato, materialmente ed immaterialmente. Luogo e non luogo, essere e non essere di inaudita bellezza».

Si può richiedere “I disegni della musica in Carnia” rivolgendosi all’area Servizi Culturali della Comunità di Montagna della Carnia

Comunicato stampa