Nel Parco di San Giovanni a Trieste venerdì 18 maggio arriva Giusi Nicolini, ambientalista ex sindaca di Lampedusa, pluripremiata per aver ridato umanità agli sbarchi: converserà con Fabio Spitaleri, esperto di diritto europeo, e Nicolò Giraldi, giornalista sulle tracce dei dimenticati. Dall’Africa proviene anche la musica del jazzista friulano Claudio Cojaniz, che nel roseto farà risuonare le atmosfere del continente che è Madre ma anche Futuro.
Oltre ai diritti, che da sempre la fanno giustamente da padroni nel luogo in cui a Trieste quarant’anni fa Franco Basaglia ha ridato ai matti la dignità di persone, protagoniste assolute di “Rose Libri Musica e Vino 2018” sono le donne. Quest’originale rassegna — fatta di conversazioni, lezioni universitarie aperte a tutti, momenti musicali, degustazioni — si tiene nel Parco di San Giovanni in mezzo a seimila rose e all’insegna della leggerezza mette in connessione generazioni e saperi. Inaugurata il 4 maggio da Caterina Chinnici, magistrata figlia di Rocco, che ha parlato di mafie e minori, l’8ª edizione ha dato poi voce a Vita Activa, una casa editrice indipendente nata da un progetto di micro imprenditorialità femminile, ed è pronta ad accogliere Giusi Nicolini, ex sindaca di Lampedusa, che venerdì 18 maggio dirà la sua su “Come restare umani al tempo dei migranti”.
Storica esponente di Legambiente, durante la direzione della Riserva Naturale di Lampedusa Giusi Nicolini si è distinta per la lotta all’abusivismo edilizio e per la tutela della spiaggia dei Conigli, il più importante sito di nidificazione delle tartarughe marine in Italia. Da sindaca ha denunciato la gestione emergenziale degli sbarchi e si è battuta perché Lampedusa non fosse lasciata sola di fronte alle tragedie del mare: per quest’impegno a favore dell’isola e dei rifugiati ha ottenuto numerosi premi, tra cui nel 2017 quello per la Pace dell’Unesco. Riconoscimenti di un’umanità praticata, che non può essere data per scontata quando ci sono di mezzo i migranti: sarà questo il focus della conversazione che venerdì alle 18 vedrà Giusi Nicolini confrontarsi nel roseto con Fabio Spitaleri, docente di Diritto dell’Unione europea all’Università di Trieste, e Nicolò Giraldi, giornalista freelance sulle tracce della storia, che ha appena pubblicato un libro per i tipi di Ediciclo sul cammino dei dimenticati.
Al termine il pubblico potrà gustare una Malvasia Istriana Chioma Integrale 2017 proposta da Federica Magrini e Lorenzo Mocchiutti, Vignai da Duline, e ascoltare Claudio Cojaniz, jazzista friulano che ha frequentato molto l’Africa o, come ama dire lui, le Afriche, in particolare il Togo, il Botswana, il Sudafrica, e in questo progetto — AfrikanPiano — ha deciso di restituirne le atmosfere e di raccontarne le contraddizioni. L’Africa è Madre («Noi occidentali» dice Cojaniz «siamo sicuramente africani»), ma è anche Futuro.
Anche quella di venerdì 18 maggio si preannuncia dunque una giornata ricca di appuntamenti, che inizieranno il mattino con la passeggiata guidata da Vladimir Vremez, progettista del roseto di San Giovanni, passeggiata che verrà riproposta alle 15.30; proseguiranno con la lezione all’aperto tenuta da Tullia Catalan, docente di Storia contemporanea e Storia dell’ebraismo all’Università di Trieste, che racconterà l’ex ospedale psichiatrico come luogo frequentato dagli intellettuali ebrei, che lì trovarono rifugio durante l’occupazione nazista; diventeranno a misura di bambini nei laboratori sul Gioco delle Emozioni proposti dal Mini mu alle 15.15 e alle 17.15: un’occasione d’incontro per i più piccoli, ma anche un’opportunità per i genitori che vogliono partecipare alla visita del Parco e al momento dedicato alle rose condotto questa settimana da Sylwia Burnicka-Kalischewski, musicologa ed esperta di Giulio Perotti, grande tenore triestino del XIX secolo.
In caso di maltempo gli appuntamenti si terranno al chiuso.
Comunicato Stampa