A pochi giorni dall’inaugurazione della mostra “L’Academiuta e il suo trepido desiderio di poesia”, aperta nel Centro studi Pasolini di Casarsa fino al 3 ottobre 2021 – che sta suscitando vasto interesse, soprattutto per la sua capacità di fare luce, come mai era stato fatto fino ad oggi, sugli anni friulani di Pasolini così fondamentali per l’ispirazione di tutta la sua opera – va in porto un importante e ambizioso progetto che si allinea allo stesso obiettivo: la realizzazione di una bibliografia delle opere friulane di Pier Paolo Pasolini. Condiviso dal Centro Studi e dalla Società Filologica Friulana, il progetto è oggetto di un accordo di collaborazione triennale, siglato martedì sera nella sede del Centro, Casa Colussi – seduti alla scrivania di Pasolini, nella sua stanza con la carta da parati rossoblu, come la maglia dell’amata squadra del Bologna – dai presidenti delle due realtà, rispettivamente Flavia Leonarduzzi e Federico Vicario. Impegna la Società Filologica Friulana, oltre che nella redazione della bibliografia, anche a promuovere convegni, studi e ricerche di interesse bibliografico sulla figura e l’opera di Pasolini, curando la loro eventuale pubblicazione. L’obiettivo è descrivere tutta la produzione di Pasolini in lingua friulana o di ambientazione friulana attraverso una bibliografia che comprenderà non solo le opere “di” Pasolini ma anche le opere “su” Pasolini, includendo quindi interventi di vario tipo quali recensioni, critica letteraria, approfondimenti, analisi, convegnistica. È evidente come un percorso del genere non possa che essere digitale e si prevede dunque la creazione di un portale dedicato con un data base on line: ciò consentirà sia la consultazione della bibliografia in rete, raggiungendo il pubblico più ampio possibile, ma anche il continuo aggiornamento dei contenuti. In questo modo, inoltre, il contatto diretto con l’utente specializzato favorirà la segnalazione di nuovi titoli. “Siamo particolarmente felici di questa collaborazione- ha dichiarato Flavia Leonarduzzi – che ci consente di proseguire nell’attuazione di uno dei principali scopi statutari del Centro Studi, ovvero l’effettuazione di studi, la promozione e la raccolta di documentazione sulla figura e l’opera di Pasolini, particolarmente per quanto attiene al periodo della sua permanenza in Friuli. E per questo nuovo progetto non potevamo avere partner più competente della Società Filologica Friulana”. Dal canto suo, Federico Vicario ha ringraziato la presidente Leonarduzzi “per averci portato – sono le sue parole – all’accordo su un progetto fondamentale che valorizza gli aspetti centrali dell’eredità della Filologica e i compiti precipui del Centro Studi. Contiamo di presentarci con un primo stato di avanzamento della bibliografia all’appuntamento con il centenario di Pasolini, nel 2022”.

Comunicato Stampa