Si inaugura venerdì 18 settembre la prima parte della XIX edizione del Festival DobiArtEventi 2020.
Artisti nazionali e internazionali rifletteranno con la propria arte il rapporto tra uomo e acqua.
Si inaugura questo venerdì l’inizio della prima parte della XIX edizione del Festival DobiArtEventi (DAE), la manifestazione artistica multimediale organizzata dall’associazione culturale Gruppo Area di Ricerca – Dobialab. Anche quest’anno la manifestazione intreccerà diversi percorsi e linguaggi creativi con artisti e progetti locali che verranno messi a confronto con personalità nazionali e internazionali. Il tema centrale di DAE 2020 è il rapporto tra uomo e acqua: il Festival sarà un itinerario di luoghi legati all’acqua in ciascuno dei quali si svolgerà un evento artistico. Ogni luogo verrà introdotto e presentato di volta in volta in modo tale da far conoscere e approfondire il rapporto della società del nostro territorio con l’acqua. Il supervisore artistico del DAE 2020 sarà Giovanni Maier, docente di jazz al Conservatorio Giuseppe Tartini. La prima parte del Festival incomincerà venerdì e si protrarrà fino alla fine di ottobre, mentre la seconda parte si svolgerà nella primavera del 2021.
Una conferenza storica e una performance audiovisiva daranno dunque il via alla prima serata di DAE venerdì 18 settembre. La prima location del Festival sarà il Parco Milleluci di Sagrado (GO). A partire dalle 20.30 si terrà la conferenza “I segni della storia, la rosta di Sagrado e il Canale Dottori” tenuta da Renato Cosma e Renato Duca. I due studiosi, con all’attivo diverse monografie e volumi su tematiche storiche del territorio Monfalconese e della bonifica, ripercorreranno in loco l’evoluzione di un fondamentale snodo idrico per lo sviluppo del territorio Isontino. Successivamente si svolgerà invece un’esperienza che incrocia cinema e concerto jazz dal titolo “This isn’t a dream! This is really happening”: DobiArtEventi ha commissionato al musicista Mirko Cisilino e al video artista Alessio Galbiati una performance audiovisiva ispirata al mondo sonoro costruito da Krzysztof Komeda per musicare le immagini delle pellicole di Roman Polanski degli anni ’60. Cisilino ha selezionato i più rappresentativi esponenti della scena jazz regionale per accompagnare il lavoro di rielaborazione visuale dell’immaginario polanskiano. I protagonisti di questa performance saranno dunque: Mirko Cisilino, alla tromba, trombone, corno e arrangiamenti, Max Ravanello al trombone e tuba, Filippo Orefice al sax tenore, clarinetto e flauto, Laura Giavon alla voce e violino, Giorgio Pacorig all’organo, piano Rhodes e Korg MS20, Eugenio Dreas al contrabbasso e basso elettrico, Alessandro Mansutti alla batteria e percussioni e i video di Alessio Galbiati.
Sabato 19 settembre si terrà invece il secondo appuntamento del Festival a Dolegna del Collio (GO) nei pressi del Molino Tuzzi con alle 19 una visita guidata al mulino a cura di Enrico Tuzzi. Seguirà poi un incontro con l’artista Thomas Brinkmann dal titolo “Il miracoloso e l’utile, primi passi nella meccanizzazione”. Nel talk dell’artista tedesco si approfondirà il rapporto tra meccanizzazione ed estetica, in particolare come i ritmi e i rumori meccanici abbiano significativamente influenzato il concetto stesso di musica. Raupenbahn, l’ultimo album di Thomas Brinkmann, indaga suoni e ritmi dei primordi dell’età industriale, nonché il ruolo che essi ebbero all’interno della nostra società e le conseguenze che arrecarono all’ambiente. Le macchine catturate dal compositore, tra cui le invenzioni di Jacques de Vaucanson e altri elementi che sono tuttora utilizzati per le macchine utensili, sono coetanee di alcuni sistemi meccanici presenti ed ancora attivi nel molino Tuzzi. A partire dalle 21 si terrà invece il “Linguaggio Macchina” con il produttore musicale Lorenzo Mania, un autoctono produttore di musica elettronica che porta al molino il suo live set costituito da detriti di suono techno e fiotti di rumore bianco. Seguirà poi un live set inedito di Thomas Brinkmann che metterà assieme il materiale più astratto dei suoi lavori connessi alla musica di ricerca, quali Klick e Raupenbahn, con le sue produzioni legate alle sonorità techno, recentemente raccolte nella compilation Retrospektiv. Si chiuderà la serata con “Hybrida Sound & Light Show”, selezione musicale accompagnata da proiezioni realizzate con diapositive e tavolette grafiche a cura dell’associazione Hybrida.
Gli eventi sono stati organizzati seguendo le normative sanitarie e le linee guida nazionali e regionali riguardanti la prevenzione al contagio da Covid-19. Per prenotarsi è necessario consultare il sito www.dobialab.net e la pagina Facebook DobiaLab.
Le prime serate di DAE 2020 stato organizzate con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, con il partenariato dei Comuni di Sagrado e Dolegna del Collio e con la collaborazione della BCC Staranzano e Villesse, del Molino Tuzzi e di Hybrida.
DAE di Dobialab ha l’obiettivo di continuare a divulgare arte e cultura, promuovendo sia artisti locali che internazionali contemporanei e permettendo allo stesso tempo al pubblico di scoprire meglio il territorio della nostra Regione. L’intento dell’associazione è inoltre quello di ampliare i propri orizzonti e di stringere nuovi legami e collaborazioni di anno in anno con realtà culturali nazionali e internazionali proprio grazie all’organizzazione del Festival.
comunicato stampa