Alcuni quadri ci accompagnano: guardiamoli insieme.
Nella prima sala della mostra “Il viandante di Brunner” ci apre ad un cielo infinito.
L’uomo piccolo nel cosmo cerca riferimenti.
Si guardi Case a Sauris di Pellis, per cui la Carnia è luogo dell’anima.
Sorprendente Cezanne con una composizione floreale delicatisima.
Monet si esprime con un cielo intenso e il mare di Normandia appena accennato, un ricordo della sua fuga dalla guerra franco-tedesca del 1870.
Picasso ci porta a Cannes e al mare di Provenza, azzurro intensissimo.
Due colombe in primo piano sono simbolo di pace.
Fuchs  ci accompagna nel mondo della trascendenza, cercare l”infinito vuole dire cercare Dio nella natura e nella Scrittura e farlo ogni giorno.
Medardo Rosso ci offre una scultura di un bimbo, guardare la vita con occhi da bambino restituisce una parte dell’infinito.
Il trittico nasci vivi muori di Quincy é un messaggio sul finito e sui limiti del sensibile.
Rossetti suggerisce con un ritratto il simbolo del dolore trascorso,la sua sposa e in un’altra dimensione dopo la sofferenza limitativa della malattia.
Gauguin ci offre in una composizione di fiori un richiamo alla sua amicizia  con  Van Gogh.
Intensissimo e  carico di messaggi Riviere con La tentazione nel deserto, Gesù tentato dal diavolo respinge il finito razionale per immergersi nell”infinito della fede.
Si apprezzi la composizione quasi cubista di Bebutova, e l’io seduto di Ferroni avvolto in uno spazio vuoto.
A Ciurlionis, artista lituano la mostra dedica una sala.
Artista visionario dipinge sempre ascoltando musica,delicati paesaggi e angeli, guardiani del mondo.
Lo spazio si congiunge con il tempo con Dudreville che in Aspirazione racconta con un mirabile movimento il gioco degli spazi in una tensione temporale atta alla ricerca della libertà.
Fiabistico e surreale il paesaggio dell’anima di kandiskij.
Infinito e indeterminato lo spazio cercato da Bacci.
Hartung con i suoi graffi richiama la potenza devastante del fulmine, tutto lieve e accentuato nello stesso spazio.
Vedova con pennellata vigorosa ci porta in un cerchio intrappolato in un quadrato.
La consapevolezza razionale del quadrato è destinata a sfuggire nell’oltre dell’Infinito.
Concludiamo con lcaro di Matisse .
Galleggiando tra le stelle attua la sua illusione di infinito.
Auguriamo buona visita alla mostra.

© Vito Sutto per instArt