La celebrazione del 250° anniversario dalla scomparsa di Giuseppe Tartini, mercoledì 26 febbraio 2020, offre un’occasione preziosa per restituire la poliedrica personalità musicale e culturale di un “gigante” dell’Età dei Lumi.  Tartini infatti, nato a Pirano nel 1692, è stato un uomo affascinante ed eclettico: non solo divenne il primo e più famoso violinista d’Europa del suo tempo, non solo è tuttora annoverato fra i maggiori compositori italiani, ma fu anche un grande didatta con pionieristica visione di un percorso formativo che passava attraverso il confronto e lo scambio fra studenti di tante latitudini. Fu, in aggiunta, scienziato e tecnologo: pubblicò importanti trattati sull’armonia e sulla teoria della musica, inclusa quella assai nota sul “terzo suono”. Si deve a lui la storica modifica dell’archetto del violino, che ha per sempre cambiato, insieme alla postura esecutiva, l’impatto della sonorità e la tenuta della nota.  Il progetto Interreg tARTini (Turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini – Kulturni turizem v znamenju Giuseppeja Tartinija) deriva da un ampio networking fra realtà culturali e istituzioni pubbliche: riunisce infatti il Comune di Pirano, capofila, in partnership con il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, l’Università di Padova, il Segretariato dell’Iniziativa Centro-Europea (InCE), la Comunità degli Italiani di Pirano, il Festival di Ljubljana. Partner italiani e sloveni hanno quindi insieme valorizzato un patrimonio culturale di valore internazionale nel segno di Giuseppe Tartini, realizzando un nuovo percorso di turismo culturale transfrontaliero, co-finanziato dal programma Interreg nel quadro della politica di sviluppo regionale dell’Unione Europea.

 Sono cinque i capisaldi del progetto, che si proponeva di disegnare un vero e proprio itinerario di turismo musicale e culturale nei “luoghi” di Giuseppe Tartini da Pirano a Padova e da Trieste a Lubiana. Un percorso permanente che si schiude non solo a studiosi e appassionati, ma anche e soprattutto a visitatori e turisti e che prende le mosse dal web e dalla inedita possibilità di accesso allo “scibile” tartiniano.

  • Il nuovo sito discovertartini.eu ricostruisce la vita e le opere di Giuseppe Tartini e permette di navigare fra archivi digitali, un motore di ricerca musicale, lettere, scritti scientifici e didattici, la guida a musei e luoghi tartiniani, le informazioni sulle eccellenze del territorio e una sezione, Tartini Junior, che racconta ai più piccoli la straordinaria figura di Tartini.
  • Il nuovo allestimento di Casa Tartini a Pirano, la sua città natale: uno spazio di ricerca accademica e condivisione dell’eredità culturale del Maestro delle Nazioni con il nuovo percorso museale multimediale.
  • Il percorso transfrontaliero della Tartini Route, che collega i luoghi fra Pirano e Padova dove Tartini è nato, ha amato, vissuto e lavorato, influenzando il più vasto ambiente culturale europeo, attraversando la città di Trieste che gli ha intitolato il Conservatorio e uno spazio espositivo.
  • L’aTelier di Tartini: la “stanza” in cui sono custoditi, al Conservatorio di Trieste, cimeli, documenti autografi, lettere e altri oggetti, in una mostra permanentemente aperta al pubblico.
  • L’Epistolario “Lettere e documenti” (EUT 2020): un volume in cui per la prima volta sono raccolte oltre 200 lettere, per la maggior parte inedite, che gettano un fascio di luce sulla personalità artistica di Giuseppe Tartini e sulla sua dimensione umana e quotidiana.

 

L’ARCHIVIO DIGITALE

Un viaggio in rete alla scoperta dei luoghi, della musica e degli scritti di Giuseppe Tartini, il Maestro delle Nazioni, attraverso gli archivi digitali che offrono il catalogo tematico delle sue composizioni, la trascrizione delle lettere e degli studi scientifici, gli spartiti musicali, antiche e recenti registrazioni delle sue opere, una raccolta degli studi storici su Tartini finora introvabili.

Obiettivo chiave è stato la realizzazione di una “Tartinipedia” integralmente fruibile sul sito www.discovertartini.eu, in modo da rendere per la prima volta accessibile, in maniera organica, il corpus musicale, scientifico e didattico di Giuseppe Tartini. Per questo il Conservatorio Tartini di Trieste ha curato la digitalizzazione e messa online di oltre 6.000 documenti storici relativi a Giuseppe Tartini: ben 4.200 di proprietà del Conservatorio, fra musica manoscritta e a stampa, e 1.800 documenti archivistici e scritti teorico-musicali conservati nell’Archivio di Capodistria, sede di Pirano. Nella realizzazione dell’Archivio sono stati rispettati gli standard internazionali più aggiornati e l’archivio così ottenuto è stato inserito nella banca dati nazionale – attraverso il portale delle biblioteche italiane www.internetculturale.it e tramite questo su www.culturaitalia.it – ed europea su www.europeana.eu/portal/it.

L’archivio si articola nelle sezioni della biografia, biografia scientifica, bibliografia e iconografia. Focalizza inoltre sui “Luoghi di Tartini” attraverso itinerari transnazionali e sulle opere di Tartini, riunite nel catalogo tematico per Musica da Camera, Musica Orchestrale e Musica sacra, integrato dall’archivio sonoro. Completa il sito una sezione didattica che include la divulgazione per l’infanzia. Tartini Junior è infatti l’area dedicata a bambini e ragazzi, che racconta la storia della vita di Tartini e della sua eredità in maniera dinamica ed animata. “Dicono di lui” offre una narrazione illustrata, a cura dell’autrice Alessandra Berardi Arrigoni e dell’illustratrice Dunja Jogan, per uno “story-telling” della vita di Tartini attraverso un mosaico di immagini raccontate da personaggi che accompagnano la sua vita quotidiana: come un gatto, una spada, il mare, la conchiglia e molti altri protagonisti. “DJ Giuseppeè la sezione d’incontro fra i giovani e la musica di Tartini, studiata per selezionare brani musicali accompagnati da citazioni suggestive formulate in un linguaggio pensato per i ragazzi, ricavato dall’alfabeto cifrato in uso presso la Scuola delle Nazioni.  Il progetto dell’archivio digitale dedicato a Giuseppe Tartini è a cura di Divulgando Srl, società triestina attiva in ambito ICT, comunicazione – grafica e divulgazione scientifica. Per il progetto tARTini ha curato l’ideazione dell’identità visiva, la creazione dei percorsi turistici (tARTini Route) e lo sviluppo del sito web Discover Tartini, con la sua applicazione mobile (iOS e Google Android).

 

CASA TARTINI A PIRANO

In qualità di “star” violinistica del ‘700, Giuseppe Tartini ha segnato profondamente la storia e l’identità di Pirano. La sua casa natale, sulla piazza principale, ha grande importanza per la comunità piranese, in particolare per la Comunità degli Italiani “Giuseppe Tartini”, che la custodisce e proprio in quella sede organizza molte attività dedicate all’opera di Tartini. Grazie al progetto Interreg l’edificio storico è stato accuratamente restaurato. Le tecnologie digitali permettono nuove attività ed è stato allestito un percorso museale multimediale: in Casa Tartini è conservato anche l’unico violino conosciuto, che sia appartenuto a Tartini, uno strumento storico di valore inestimabile. La ristrutturazione dell’edificio, con la riqualificazione della Casa Natale, rappresenta uno dei risultati più importanti del progetto Interreg dedicato a Giuseppe Tartini per la valorizzazione della sua eredità culturale.

 

TARTINI ROUTE

Tartini è partito da Pirano per arrivare a Padova dopo aver molto viaggiato per studio e ricerca, e per concerti. Tre percorsi ci propongono i luoghi di Giuseppe Tartini fra Italia e Slovenia.  Il percorso “lungo i passi di una vita” ci porta alla sua presenza: a Pirano, che apre al pubblico la sua casa natale nella piazza principale, che ruota intorno alla sua statua; e fino a Padova, dove fu primo violino della Basilica di Sant’Antonio e tenne la sua Scuola delle Nazioni, dove fino ai suoi ultimi giorni arrivarono allievi da tutto il mondo. Il percorso “suggestioni musicali” invita al mondo musicale di queste città ed a suggestivi scenari di ascolto della musica di Tartini e dei suoi allievi, come l’Orto Botanico di Padova, il lungomare triestino, la Chiesa di San Giorgio a Pirano.  L’itinerario delle “10 meraviglie” guida i visitatori a scoprire le meraviglie naturali e le bellezze monumentali della regione dell’Alto Adriatico, dove visse Tartini: dalle Saline di Sicciole alle grotte di Postumia, alla laguna di Marano e Grado; dai mosaici romani della Basilica di Aquileia ai Tre Ponti di Lubiana, alla Basilica di San Marco a Venezia.  Per approfondire la figura del Maestro delle Nazioni, ecco a Trieste, tappa idealmente baricentrica fra Pirano e Padova, il Conservatorio intitolato a Tartini, proprio nel cuore della città. Dal 26 febbraio, data clou per le celebrazioni del 250° anniversario, ospiterà uno spazio espositivo permanente, aperto a turisti e visitatori.

L’aTelier di Tartini

Un’aula storica del Conservatorio di Trieste intitolato a Giuseppe Tartini diventerà la “stanza” del Maestro, il luogo in cui ritrovare l’atmosfera della sua ispirazione e le tracce del suo genio. Il percorso espositivo permanente nel quale confluiranno molti oggetti appartenuti all’artista: accanto ai cimeli tartiniani spiccheranno in mostra i due importanti archetti di violino conservati nel Conservatorio, oltre a documenti, manoscritti e stampe musicali. Un totem con accessi multimediali consentirà nello spazio la consultazione diretta di informazioni e dati sulla vita e l’opera di Giuseppe Tartini. Il percorso espositivo sarà inserito nella rete dei musei civici cittadini e ospiterà oggetti custoditi attualmente nella Bibliomediateca: come la parrucca, un ritratto in veste da camera, il crocifisso, la maschera mortuaria in cera di Tartini, giunti attraverso lasciti e donazioni nella sede triestina.

Nel fondo antico della Bibliomediateca anche varie edizioni a stampa settecentesche di composizioni di Tartini, i suoi trattati teorici in edizione originale, lettere coeve che parlano della sua attività, le parti manoscritte di vari concerti per violino e orchestra, oltre a testi teorici settecenteschi collegati a Tartini, e alla acquisizione più recente: due fascicoli manoscritti autografi di Giuseppe Tartini con le bozze a mano del Trattato di musica secondo la vera scienza dell’armonia pubblicato a Padova nel 1754 e del De’ Principj dell’Armonia musicale contenuta nel diatonico genere, pubblicato sempre a Padova nel 1767. I due preziosi fascicoli sono stati acquisiti nel mercato antiquario nel 2018: erano inseriti in una miscellanea d’epoca.

 

L’EPISTOLARIO

Attraverso il progetto Interreg si è potuti arrivare a un risultato decisamente importante: la pubblicazione del corpus delle lettere di Giuseppe Tartini. Il grande violinista offre attraverso le sue lettere una viva testimonianza della vita musicale settecentesca. L’edizione “Giuseppe Tartini. Lettere e documenti” è realizzata in tre lingue (italiano, sloveno, inglese) su iniziativa del Conservatorio Tartini e dell’Università di Padova, ed è affidata alla pubblicazione di EUT – Edizioni Università di Trieste, per la cura di Giorgia Malagò con Margherita Canale.  Il volume uscirà proprio il 26 febbraio, in occasione del 250° anniversario della scomparsa di Giuseppe Tartini.

L’epistolario tartiniano consta di 229 lettere, 83 delle quali ad oggi inedite, oltre a 6 documenti di varia natura. Queste fonti si rivelano fondamentali per delineare la personalità di un artista poliedrico e interessante, sia dal punto di vista professionale che umano. L’utilità dell’epistolario è potenziata da una gran quantità di informazioni preziose su personaggi e vicende del Settecento musicale italiano, sugli scambi culturali tra diverse regioni europee e sulla vita quotidiana in terra veneta. Le lettere rivelano l’apporto di Tartini, grande intellettuale del Settecento, alla cultura non solo musicale della sua epoca. Accanto a disquisizioni di fisica acustica o di scienza dell’armonia, dall’epistolario emergono tratti di vita quotidiana: l’amore di Tartini per la cioccolata, la richiesta di calze per la moglie o di stoffa per le sue camicie …

La varietà degli argomenti trattati nelle lettere consente diverse letture. Possono essere fonte di spunti biografici e filologici, di approfondimenti sull’evoluzione della pedagogia musicale, sulla storia della cultura, delle idee e dell’estetica musicale. Oltre a un testo introduttivo alle lettere, la pubblicazione comprenderà alcuni approfondimenti. Il primo, circa le caratteristiche e il valore delle fonti epistolari in quanto tali, affronta il tema della dispersione e della conservazione del materiale, cercando di rendere conto delle vicende di questo prezioso materiale nei secoli passati. Il secondo prende in esame il sostanzioso carteggio con il musicista bolognese Giovanni Battista Martini, anch’esso didatta e figura chiave del Settecento musicale italiano. Le cinquanta lettere raccolte nel carteggio Tartini-Riccati erano già state pubblicate nel 2007 (a cura di L. Dal Fra, Commercio di Lettere intorno ai Principj dell’Armonia fra il Signor Giuseppe Tartini; ed il Co. Giordano Riccati, LIM) rendendo superfluo l’inserimento in questo lavoro.