Si apre venerdì 8 marzo, al Conservatorio Tartini di Trieste (Sala Tartini, ore 20.30) il cartellone musicale “Il Suono di Tartini” chiamato a scandire l’Omaggio a Giuseppe Tartini nel conto alla rovescia verso i 250 anni dalla scomparsa del grande compositore e violinista di Pirano, morto a Padova il 26 febbraio 1770. Il festival è solo una delle molteplici iniziative in programma nell’ambito del progetto Interreg “tARTini: Turismo culturale all’insegna di Giuseppe Tartini – Kulturni turizem v znamenju Giuseppeja Tartinija” che vede capofila il Comune di Pirano in partnership con il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste, l’Università di Padova, il Segretariato dell’Iniziativa Centro-Europea (InCE), la Comunità degli Italiani di Pirano, il Festival di Ljubljana. Le iniziative in programma sono state illustrate stamane nella sede di Trieste dell’InCE, presenti il project manager Ugo Poli, il presidente del Conservatorio Tartini Lorenzo Capaldo con il direttore Roberto Turrin e Margherita Canale, esperto scientifico del progetto.
Nel segno di Tartini, dunque, un progetto che sviluppa percorsi di turismo culturale fra Pirano, Lubiana e Padova, passando per Trieste, sede ‘baricentrica’ delle iniziative. Co-finanziato attraverso l’Interreg V A Italia-Slovenia 2014-2020, il progetto valorizzerà il patrimonio artistico, didattico, filosofico e scientifico tramandato da Giuseppe Tartini, aprendo itinerari inediti a studiosi, appassionati e turisti che potranno consultare il sito www.discovertartini.eu (disponibile dall’estate 2019), scoprire il nuovo museo di Casa Tartini a Pirano come spazio di approfondimento multimediale, viaggiare fra Pirano – dove Tartini è nato – ha amato, vissuto e lavorato e Padova, dove si è trasferito e dove si è affermato, affascinando e influenzando un vasto ambiente culturale europeo, e dove infine si è spento nel 1770. I Una vera e propria “Tartini route” nei luoghi imperdibili legati alla vita e alle opere di Giuseppe Tartini. «Il network riunito nel nome di Tartini – ha spiegato il Direttore del Conservatorio, Roberto Turrin –sarà impegnato, attraverso il circuito “Discover Tartini”, nella promozione dell’eredità culturale del celebre musicista che, nell’Età dell’Illuminismo, fu non solo grande compositore e violinista, ma anche scienziato e didatta di rilievo europeo». In attesa dell’apertura del sito web e dell’inizio delle altre iniziative corollarie, è già possibile seguire gli sviluppi del progetto nella relativa pagina Facebook “Discover Tartini”.
“Il Suono di Tartini”, in calendario fino al 19 settembre, a cura dell’esperta scientifica Margherita Canale, proporrà prime esecuzioni, scoperte e ritrovamenti delle opere di Tartini, interpreti e ensemble d’eccezione. Nell’arco dei sette mesi che il calendario coprirà potremo assistere a sei live (quattro tra marzo e giugno, due a settembre) imperdibili per ogni appassionato di Tartini e che aggregheranno musicisti d’eccellenza come i violinisti Enrico Gatti, Marie Rouquié, Gaetano Nasillo e Marcello Gatti, tutors dell’Orchestra Barocca dei Conservatori Italiani che si esibira’ al Teatro Verdi, e come il Duo Lorenzo Ghielmi clavicembalo e Mayumi Hirasaki violino che aprirà il programma venerdi’ sera, nel segno de “La divina armonia”. Ma ci sarà, fra gli altri, anche il prestigioso Duo Crtomir Siskovic violino e Luca Ferrini clavicembalo per guidarci attraverso “Tartini e le sonate degli allievi”, ed è prevista il 5 giugno l’integrale dei Concerti per flauto di Giuseppe Tartini“ con l’Orchestra Harmonicus Concentus e i solisti Daniele Proni cembalo e Manuel Staropoli flauto dolce.
Fra le ulteriori iniziative culturali «il Conservatorio di Trieste – anticipa il Presidente Lorenzo Capaldo – si appresta a inaugurare, nel settembre 2019, uno spazio espositivo permanente dedicato a Giuseppe Tartini, con molti oggetti appartenuti all’artista. Il percorso, a cura dell’esperto Paolo Da Col, entrerà nella rete dei Civici Musei di Trieste al Conservatorio Tartini e proporrà in mostra i due importanti archetti di violino conservati nel Conservatorio oltre a documenti, manoscritti, un ritratto in veste da camera, il crocifisso, la maschera mortuaria in cera di Tartini, la parrucca, varie edizioni a stampa settecentesche di composizioni di Tartini, lettere coeve e i suoi trattati teorici in edizione originale». In fase di realizzazione anche l’archivio digitale fruibile sul sito del progetto Discover Tartini, che per la prima volta renderà accessibile – in maniera organica – il corpus musicale, scientifico e didattico di Giuseppe Tartini con oltre 6.000 documenti storici fra musica manoscritta e a stampa, e 1.800 documenti archivistici e scritti teorico-musicali.
Testo: comunicato stampa / Foto: Luca Valenta ©Instart