DA DOMANI, SABATO 14 MAGGIO, UN CICLO DI VISITE GUIDATE AL PUNTO ESPOSITIVO PERMANENTE “LA STANZA DI TARTINI”. ALLESTITO NEL CONSERVATORIO MUSICALE DI TRIESTE CON LETTERE, SPARTITI, GLI ARCHETTI ORIGINALI DEL VIOLINO DI TARTINI, CIMELI E OGGETTI PERSONALI APPARTENUTI AL GRANDE COMPOSITORE, E VIOLINISTA, AL CONSERVATORIO TARTINI DI TRIESTE.

Prenderà il via domani, sabato 14 maggio, il ciclo speciale di visite guidate al punto espositivo permanente “La stanza di Tartini”, allestito nella sede del Conservatorio di Trieste (via Ghega 12): una sede museale nella quale sono raccolti spartiti, lettere, gli archetti originali del violino di Giuseppe Tartini, cimeli e oggetti personali pervenuti attraverso eredità e donazioni. Appuntamento dalle 11 alle 13 domani e inoltre nelle giornate di sabato 21 e 28 maggio e del 4, 11 e 18 giugno. E’ richiesta la prenotazione telefonando al numero 040 6724911, info e dettagli conts.it
La Stanza di Tartini conserva dunque i due archetti del violino del grande musicista e compositore, testimonianza tangibile dell’attenzione di Giuseppe Tartini alla tenuta del suono: un’innovazione progettata con lungimiranza, che aprirà la strada alle sonorità preromantiche. E ancora: manoscritti che testimoniano le rilevanti ricerche teoriche in ambito acustico, spartiti tramandati in edizioni a stampa settecentesche, lettere, cimeli, oggetti personali come la parrucca e persino la maschera mortuaria che ci riporta ai suoi ultimi istanti di vita terrena. Giuseppe Tartini rivive così attraverso il percorso espositivo allestito nel Conservatorio di Trieste, a lui intitolato. Parte significativa della mostra è legata all’Epistolario di Giuseppe Tartini, “Lettere e documenti” (EUT 2020), che per la prima volta raccoglie oltre 200 lettere, per la maggior parte inedite, a cura del Conservatorio di Trieste. La stanza di Tartini, affettuoso omaggio al grande violinista istriano, è accessibile al pubblico di qualsiasi latitudine anche attraverso un percorso digitale online sul sito discovertartini.it

comunicato stampa