Apre Il direttore del Verdi

Iniziativa sempre più conosciuta nata per l’impegno dell’insegnante di musica Tollon, una grande insegnante di Pordenone che ha dedicato la sua intera vita a portare la musica lirica ai giovani. C’era bisogno di questo premio? Si per diversi motivi. Per i nomi importanti che ne fanno parte, per l’aspetto internazionale che ha raggiunto e, più importante tra tutti, perché è il premio a chi lavora per avvicinare la musica lirica ai giovani. Purtroppo la musica ha perso nelle scuole l’importanza che le veniva attribuita un tempo. Il direttore non manca di ricocardare comunque che lìimpegno del Verdi occupa 355 giorni effettivi durante l’anno.
È stato chiesto al teatro di essere punto di accentramento e di scambio culturale e quindi ogni sforzo è rivolto a questo. Quasi 4000 ragazzi sono coinvolti nella lirica e 300 insegnanti sono formati appositamente per il loro percorso.

Inizia l’intervento di Angelo Foletto, noto giornalista e grande esperto di musica e presidente nazionale dell’associazione critici musicali. Un intervento che sarà rivolto alla nostra capacità di dubitare di ciò che noi stessi abbiamo inventato: “la musica”. Perché come italiani dobbiamo sottolineare una cosa che è già nostra? Che è nata dalla nostra creativitò? Perché la scuola preferisce non valutare la musica come materia di insegnamento? Questo premio ha un’importanza fondamentale perché non va a chi insegna la musica ma a chi educa alla musica. Educare significa portare la propria esperienza. La comunità ha il compito e il dovere di portare la cultura, di farla crescere. Sono cambiati molto i tempi. Ciò che è normale per la nostra generazione non lo è per i millenials. Il ruolo dei teatri deve essere quello di portare la cultura alla popolazione. Centro aperto. Ruolo nuovo è necessario. Si fa riferimento anche a Enrico Galliani, una figura importante della scuola di Pordenone. Il Sostantivo Maestro è una parola esclusiva del vocabolario italiano. Riconoscere un attitudine. Insegnare canto è molto più difficile.

Quest’anno il premio andrà a Edda Moser. Questa grande artista ha cantato l’opera per 34 anni. Ha smesso nel momento di maggior fulgore per dedicarsi ad educare alla musica.

Parla adesso l’on. Giovanni Di Benedetto che presenta i 2 secoli di vita di ITAS, sponsor principale della manifestazione. Nella sua stima per tutte le attività dove l’ITAS partecipa economicamente dice “Interveniamo nel teatro perché il teatro deve essere linfa per la sensibilizzazione all’amore per la cultura”. Su un terreno che era arido adesso si vedono i risultati di questo lavoro di collaborazione ma prospetta una necessità di coordinamento generale.

Ritorna la parola al Presidente che ricorda che grazie a 2 allievi della Tallon è stato dato il via alla manifestazione e pur essendo presenti alla conferenza, restano tra i presenti senza intervenire e quindi viene data la parola al Presidente fondazione Tollon. Ci aggiorna sulla casa della Tollon che è stata interamente recuperata mantenendo le sue caratteristiche architettoniche. La diffusione della musica si è resa possibile grazie a Guido d’Arezzo.
Siamo stati noi a diffondere la musica nel mondo.

Consigliere Basso
Con un veloce intervento e un breve saluto
Salviamo il salvabile
Genitori chiedono Educatori che abbiano linguaggio dei giovani
Grazie al teatro vicino alla scuola

Chiude la conferenza il Sindaco di Pordenone … che ritorna alla domanda iniziale e ne pone altre dando anche una risposta. Serviva il premio? Si assolutamente. Pordenone città di cultura? Si. Il clima della città è favorevole alle diverse culture mondiali. I grandi centri si chiedono come Pordenone abbia fatto a raggiungere questo traguardo. Pordenone tutt’ora motore economico è riuscita a diventare anche punto di riferimento di cultura. Fusione tra imprenditoria e cultura e divertimento. Legame indissolubile con la Musica.

Il 6 maggio ci sarà il premio e molte attività collaterali, non mancate, siate testimoni anche voi dell’importanza di educare le nuove generazioni alla conservazione del patrimonio musicale che è un dono italiano a tutto il mondo.