PORDENONELEGGE 2019, LA CASA DELLA LETTERATURA: I GRANDI AUTORI, I GRANDI DIALOGHI INEDITI: MARCO MISSIROLI E MARINO NIOLA, EMANUELE TREVI E ALESSANDRO ZACCURI, MAURO CORONA E MATTEO RIGHETTO, GIANRICO CAROFIGLIO E GIANCARLO DE CATALDO, SIMONA SPARACO E LOREDANA LIPPERINI, FABIO GEDA E ROMANA PETRI, ELEONORA MOLISANI E FRANCESCO MUSOLINO, EDOARDO ALBINATI E VALERIA PARRELLA, MIRELLA SERRI E ZITA DAZZI, FRANCESCO PECORARO E DOMENICO DE MASI, PAOLO VALENTINO E MAURA MAIOLI, LORENZO PAVOLINI E ROMOLO BUGARO, DAVIDE BARILLI E MASSIMO ONOFRI, MARIA PIA DE CONTO E STEFANO ZANGRANDO, MASSIMO RIZZANTE, SYLVIE RICHTEROVA E BOZIDAR STANISIC. AL FESTIVAL ANCHE MAURO COVACICH, ANDREA PURGATORI, MICHELA MARZANO, CONCITA DE GREGORIO, FRANCESCO PICCOLO, CHIARA VALERIO, ILARIA TUTI, ERALDO AFFINATI, MICHELA MURGIA E CHIARA TAGLIAFERRI, FULVIO ERVAS, PINO ROVEREDO, CRISTINA CABONI, LUCA CROVI, TULLIO AVOLEDO.
SPAZIO ANCHE ALLA CRITICA, O ALLA RIFLESSIONE SULLA LETTERATURA CON LORENZO TOMASIN, MARCO BALZANO, GIUSEPPE PATOTA, ALBERTO CASADEI, GIULIO MOZZI, FILIPPO LA PORTA, MAURO NOVELLI, FEDERICO FALOPPA.
E I GRANDI AUTORI STRANIERI: JAVIES CERCAS, ILDEFONSO FALCONES, MANUEL VILAS, TAHAR BEN JELLOUN, DAVID GROSSMAN, SVETLANA ALEKSIEVIC, MARIE AUDE MURAIL, PETER CUNNINGHAM, STEPHANIE HOCHET, SARA SHEPARD, LONG LITT WOON, ANDRÉE A. MICHAUD, JAN BROKKEN, TIMUR VERMES, SIMONE BUCHHOLZ, STUART TURTON, WULF DORN, DAVID SZALAY, SASKIA VOGEL, ALEKSEJ NIKITIN, HANNE ORSTAVIK.

A cinque giorni dal festival, pordenonelegge si veste di lettere – ben ventisei, dalla A alla Z passando per l’alfabeto anglosassone, tutte alte due metri e di un vivace giallo-festival – per addobbare il centro storico e accogliere il pubblico della 20^ edizione nel salotto del centro storico, ancora una volta trasformato in casa dei lettori e della letteratura. Centinaia di grandi autori al festival, con grandi dialoghi inediti dal 18 al 22 settembre: un elenco infinito che parte dallo scrittore spagnolo Javier Cercas, al quale è affidata l’inaugurazione mercoledì 18 settembre (Teatro Verdi, ore 18.30), con un intervento dedicato a “Il punto cieco: storia dei libri che ho amato”; e che attraversa il festival con personalità di riferimento del nostro tempo, come la scrittrice Premio Nobel Svetlana Alesievič che riceverà sabato 21 settembre il Premio Crédit Agricole FriulAdria La storia in un romanzo 2019 (ore 18.30, Teatro Verdi). Pordenonelegge si caratterizza per i suoi dialoghi inediti, un modo a volte sorprendente per scoprire aspetti nuovi di un libro: Marco Missiroli e Marino Niola dialogheranno sul tema della seduzione, mentre Emanuele Trevi e Alessandro Zaccuri sulle intersezioni tra vita e letteratura. In modo simile, tra letteratura e esperienza, Il mondo contemporaneo visto sia nel lavoro che nella famiglia, tra segreti e affetti misconosciuti, sarà al centro delle conversazioni fra Eleonora Molisani e Francesco Musolino, caratterizzata da forte taglio sociale e esistenziale; tra Simona Sparaco e Loredana Lipperini, per l’aspetto affettivo e magico; e tra Fabio Geda e Romana Petri, più concentrati su quello che in famiglia non si dice e sugli errori commessi nel passato. Dialogo straordinario, su crimini e criminali, sarà quello fra due re del noir, Gianrico Carofiglio e Giancarlo De Cataldo. Davide Barilli e Massimo Onofri si chiederanno quanto in ognuno di noi si può definire un’isola. Invece Lorenzo Pavolini e Romolo Bugaro si interrogheranno sull’influenza del passato generazionale sulla vita quotidiana. Giovani che cercano un futuro e una dimensione più autentica di vita saranno i protagonisti del dialogo fra Paolo Valentino e Maura Maioli. Cuori fanatici, amicizia e rapporti epifanici per la conversazione fra Edoardo Albinati e Valeria Parrella. Mirella Serri e Zita Dazzi ci porteranno a conoscere storie di resistenza e libertà, Maria Pia De Conto e Stefano Zangrando dialogheranno su Berlino e il crollo del muro. Massimo Rizzante, Sylvie Richterova e Bozidar Stanisic parleranno dell’esilio ieri e oggi, tra romanzo e saggio. Francesco Pecoraro e Domenico De Masi, da due punti di vista diversi, ci porteranno a conoscere meglio una città al centro di grandi amori e grandi polemiche: Roma. Infine Mauro Corona e Matteo Righetto racconteranno la montagna attraverso una serie di parole che racchiudono un mondo: da Alba a Zuppa.
Festeggeranno la 20^ edizione di pordenonelegge anche Michela Marzano, che ci porterà dentro una storia dove narrazione e memoria incontrano gli affetti di famiglia; Andrea Purgatori con le sue trame gialle in una Europa piena di intrighi; Concita De Gregorio con un perturbante romanzo sul potere; In anteprima a pordenonelegge Pino Roveredo e il suo nuovo romanzo di riscatto: “Ci vorrebbe un sassofono” è la storia di una donna al capezzale del marito che l’ha umiliata e offesa, a pordenonelegge lo scrittore duetterà con Catena Fiorello in una coinvolgente mise en espace. Mauro Covacich al festival porterà il suo romanzo sul corpo e soprattutto sul cuore come luogo dei sentimenti e dei destini individuali; Aldo Cazzullo insieme a Fabrizio Roncone ha scritto un mistery ambientato nella Roma contemporanea; Chiara Valerio farà tappa con un vorticante apologo sulla necessità delle ferite quotidiane. E Michela Murgia insieme a Chiara Tagliaferri racconta dieci storie di donne anticonformiste, scomode, spesso antipatiche, talentuosissime; Francesco Piccolo spiegherà com’è la formazione di un qualsiasi maschio contemporaneo, Fulvio Ervas si soffermerà su una figura importante ma spesso dimenticata nella vita famigliare, il nonno, Valerio Massimo Manfredi si soffermerà sul sentimento italiano, vita storia e natura di un popolo inimitabile, E Loreta Minutilli, attraverso la figura di Elena di Sparta, rivendicherà il dritto di tutte le donne di esprimersi non rimanendo imprigionate nel proprio corpo. Ancora a pordenonelegge Nadia Terranova con il suo sortilegio familiare che conduce alla paura e al sospetto verso ogni forma di desiderio: Ilaria Tuti con il secondo romanzo dedicato alla sua detective, Teresa Battaglia; Ginevra Lamberti torna a pordenonelegge con l’anteprima di “Perché comincio dalla fine”. Emanuele Termini farà tappa con “Acqua alta e i denti del lupo. Josif Džugašvili a Venezia”, ambientato nei primi mesi del 1907, nel Monastero di San Lazzaro degli Armeni, con Irene Soave sfoglieremo un bon ton 2.0, il “Galateo per ragazze da marito” (Bompiani). Giovanni Zanolin, l’autore delle inchieste del Commissario Tonelli, sarà in anteprima con “Il senso del limite”, un giallo che svela l’anima nera del Nordest, il volto feroce di un territorio divorato dalla crisi; Lo scrittore e giornalista Pietro Spirito ci offre un piccolo trattati dei naufragi con “I custodi degli Abissi”, mentre Angelo Floramo esplora “La sensualità del libro” e Massimiliano Santarossa ripercorre con “Pane e ferro” l’epopea contadina, familiare e sociale del Novecento veneto e friulano. Giaime Alonge ci condurrà dentro un thriller storico, che affonda nelle colpe e nelle connivenze col nazismo.; di Ottavia Casagrande, che racconta, con ritmi alla James Bond, la figura di Raimondo Lanza di Trabia; Stefania Auci ci porterà nella Sicilia dell’Ottocento sulle tracce della famiglia Florio, giallo per Annalisa Strada che presta la sua voce ironica a Clotilde Grossi, la sua protagonista investigatrice. Intelligentemente divertente è l’ultimo romanzo di Piersandro Pallavicini, che si prende gioco delle futilità e dei narcisismi dell’ambiente letterario. Mentre Cinzia Leone proporrà un romanzo che, nella gioia della narrazione, rifletterà sull’identità e sulla tolleranza. Giovanni Grasso ci porterà in Germania, negli anni Trenta, per una storia d’amore e ingiustizia. Corde che riguardano da vicino i nostri tempi saranno quelle toccate da Enrico Galiano, da Eraldo Affinati che traccerà le relazioni tra educare e vivere; da Francesco Mandelli, sui nuovi padri in dialogo con Matteo Bussola; da Michele Zisa che racconterà la parabola di un probabile destino del mondo. Matteo Codignola sarà invece il biografo delle vite di grandi tennisti del passato, Piero Vigutto ci porterà nella seconda guerra mondiale tra amore, avventura, amicizia.
Molto spazio sarà anche riservato alla critica, o alla riflessione sulla letteratura. Lorenzo Tomasin, insieme a Giuseppe Patota, sottolineerà la natura linguistica della stessa nozione di storia. Serena Vitale ci parlerà di un piccolo capolavoro della letteratura russa, Sonecka di Marina Cvetaeva, mentre i Classici contro Alberto Camerotto, Marcella Farioli, Alessandro Iannucci e Massimo Manca si chiederanno come diventare cittadini Europei. Dedicati a Dante e curati da Alberto Casadei, saranno il dialogo fra Chiara Valerio e Alberto Giuliani su infinito e immortalità nell’opera del grande poeta fiorentino e l’incontro con Domenico De Martino sulle parole che Dante ha usato o addirittura inventato. Marco Balzano e Leonardo G. Luccone dialogheranno intorno all’importanza delle parole e al punteggiare rapido e accorto. Giulio Mozzi metterà in pratica il suo recente Oracolo manuale attraverso il colloquio con aspiranti scrittori. Filippo La Porta parlerà invece di un grande critico, Nicola Chiaromonte; mentre Mauro Novelli ci farà viaggiare nelle case dei grandi scrittori italiani. Infine Federico Faloppa ci porterà la sua esperienza in un campo affascinante per natura, quello dell’indicibile varietà linguistica delle popolazioni umane.
Campioni della letteratura internazionale alla 20^ edizione di pordenononelegge: ci saranno Manuel Vilas, autore del romanzo rivelazione dell’anno, un’autobiografia dolente e sincera, e Ildefonso Falcones, che torna al festival con “Il pittore di anime”, il nuovo romanzo ambientato fra i misteri ed il fascino della Barcellona modernista e le prime sanguinose rivolte operaie. Graditissimo è il ritorno di uno dei più amati scrittori al mondo, l’israeliano David Grossman, che parlerà dei rapporti tra letteratura e vita. Quattro tra i migliori giallisti a livello internazionale, saranno protagonisti di altrettanti incontri: i tedeschi Wulf Dorn e Simone Buchholz, l’inglese Stuart Turton, e la canadese Andrée A. Michaud, con le loro storie piene di mistero, enigmi e umanità. Noir anche per Tahar Ben Jelloun che ha creato un personaggio capace di commettere crimini perfetti come quelli del cinema, in una spirale inquietante di bisogno e violenza; e per Sara Shepard che, dopo lo straordinario successo internazionale di Pretty Little Liars, torna in libreria con un nuovo romanzo carico di suspense e mistero. L’autrice francese Marie-Aude Murail ci consegna un’indagine profonda dell’animo umano e dei tempi complessi in cui viviamo, affrontandoli senza tabù e con straordinaria sensibilità. L’irlandese Peter Cunningham ci porterà a conoscere il suo ultimo libro, un’opera potente e sensuale, con scene di guerra brillantemente evocate. Stéphanie Hochet ci condurrà invece sulle tracce del minotauro, per una sapiente e ironica rivisitazione del mito. L’olandese Jan Brokken comporrà l’incalzante ritratto di un eroe visionario con il fascino di un Fitzcarraldo, colto e selvatico, passionale e misantropo. Imre Oravecz e David Szalay ci proporranno il primo un romanzo in versi che racconta in 99 istantanee la storia di un amore, e il secondo dodici racconti tenuti insieme dal tema del volo, del viaggio, dell’aria. Dall’est europeo anche la macedone Rumena Buzharovska, con le sue storie di mariti raccontate dalle donne della loro vita, e la slovena Bronja Zakelj. Mentre Timur Vermes, autore di Lui è tornato, immaginerà l’Europa e in particolare la Germania alle prese con politiche sociali che devono fronteggiare ondate di immigrati. Long Litt Woon, antropologa e scrittrice norvegese di origini malesi, con un libro molto particolare ci parlerà di elaborazione del lutto e di funghi. Nordica è anche Hanne Ørstavik che spiegherà quale distanza c’è, non solo tra le persone, ma anche tra ogni persona e sé stessa. Mentre Saskia Vogel, americana che vive a Berlino, debutterà con un romanzo profondamente femminista che racconta la solitudine e il potere. Daniel Saldaña Parìs offrirà uno sguardo sul Messico e sull’America Latina. Concludiamo con lo scrittore ucraino Aleksej Nikitin che ci farà a conoscere, con ironia e profondità, la Kiev sovietica degli anni Ottanta.

Pordenononelegge 2019, a cura di Gian Mario Villalta (Direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet, è promosso dalla Fondazione Pordenonelegge. Dettagli e programma su www.pordenonelegge.it

comunicato stampa