Il Piccolo Opera Festival, in attesa della sedicesima edizione, annuncia il suo appuntamento più atteso, nel teatro di verzura del Castello di Spessa: in doppia serata – il 4 e il 6 luglio, “La Sonnambula” di Vincenzo Bellini troverà nuova vita, incastonata nel naturale parterre ricavato dalle colline che accostano la bellissima dimora. Un omaggio a Maria Callas – che del capolavoro belliniano, che tanto amava, è stata ineguagliabile interprete – e, insieme uno sguardo al futuro. Protagonisti dell’opera, infatti, saranno artisti giovani e promettenti: alla direzione una firma emergente, l’italo-sloveno Igor Zobin, già applaudito per il suo gesto chiaro ed affettuoso la scorsa edizione del Festival. Il cast di giovani e già accreditati solisti è composto da Nina Dominko nel ruolo di Amina, Riccardo Benlodi in Elvino e Alessandro Abis nei panni del Conte Rodolfo. Nuove firme sono anche quelle delle registe Vanessa Codutti (friulana, classe 1992 già molto attiva in ambito di regia d’opera) e Marialuisa Baffunno (diplomata alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e poi all’Accademia della Scala). Le due registe hanno vinto il prestigioso Europäischer Opernregie-Preis per giovani registi emergenti. Come “Madama Butterfly”, eseguita lo scorso luglio 2022, anche “La sonnambula” plasmerà la propria fisionomia sul meraviglioso paesaggio del Collio, che sarà il naturale e immenso “fondale” di un palcoscenico immerso nel verde. Il naturale teatro di verzura ha i gradoni per il pubblico ricavati dalla collina, la buca per l’orchestra scavata nel prato e una radura naturale come scena. Sempre all’insegna dei giovani artisti è anche la chiusura del Festival che, nella simbolica piazza Transalpina ospiterà la prima assoluta del progetto GO! Borderless Opera, un’opera da camera commissionata ad hoc, ancora una volta a due firme under 35 transfrontaliere: per l’Italia Sara Caneva (classe 1991, attualmente ricercatrice presso l’Università di Birmingham) e per la Slovenia Juraj Marko Žerovnik (classe 1993, oggi Master presso l’Accademia di Musica di Lubiana). I due giovani compositori hanno il compito di raccontare in musica i temi della Capitale Europea della Cultura e del territorio di Nova Gorica – Gorizia, sulla base di una ricerca sulla storia e identità del territorio che coinvolge realtà artistiche e culturali locali di altre discipline artistiche. A formare il cast dei cantanti saranno artisti emergenti ex allievi dell’Accademia, selezionati dalla direzione del Rossini Opera Festival. Il progetto GO! Borderless Opera Lab, proposto dal Piccolo Opera Festival, è stato finanziato e inserito nel programma ufficiale di GO! 2025, è parte integrante delle attività della Capitale Europea della Cultura 2025 e gode della collaborazione di partner nazionali e internazionali di grande autorevolezza (Università della Primorska, Accademia musicale Chigiana, Music Biennale Zagreb e Fondazione Imago Sloveniae. La prestigiosa collaborazione con il Rossini Opera Festival si estende anche oltre al Festival del 2023: i giovani cantanti dell’Accademia del ROF faranno parte del cast de “Il viaggio a Reims”, già programmato per il 2025 – pagina operistica ufficiale della Capitale Europea della Cultura – nel bicentenario dell’opera e dell’incoronazione di Carlo X di Borbone, morto proprio nella nobile dimora goriziana. Nel corso del 2023, inoltre, il Piccolo Opera Festival e il Rossini Opera Festival lanceranno due bandi creativi, per la regia e per gli aspetti tecnici, che andranno a comporre la messa in scena proprio “Il viaggio a Reims” nell’ambito di GO! 2025. Nel frattempo in questi giorni il Piccolo Opera Festival ha viaggiato verso Berlino, dove il programma è stato presentato in occasione dell’Esposizione Internazionale del Turismo e del Viaggio ITB, in collaborazione con Promoturismo FVG – Io sono Friuli Venezia Giulia. Il Festival è stato raccontato ai presenti e il cast dei solisti del Piccolo Opera Festival è stato protagonista di un inatteso flashmob e del brindisi finale della serata di gala Fuori Salone del 7 marzo.
comunicato stampa