Martedì 24 maggio ore 18.00 – Teatro Miela – Trieste
TEATRO MIELA/PEQUOD itinerari di letteratura e giornalismo
GLI ANNI DI PIOMBO
Terrorismo rosso, trame nere e il ritorno dei due blocchi Est e Ovest
Incontro con Gianfrancesco Turano e Gianni Barbacetto
Modera Enzo D’Antona
Quadri scenici con Laura Bussani e Marco Puntin
Al termine dell’incontro proiezione del film ANNI DI PIOMBO di Margarethe Von Trotta
Martedì 24 maggio, nell’ambito della rassegna di letteratura e giornalismo “Pequod”, saranno al Miela i giornalisti Gianfrancesco Turano e Gianni Barbacetto. L’incontro, moderato dal giornalista e presidente di Bonawentura-Teatro Miela Enzo D’Antona si incentrerà sui lavori degli inviati de Il Fatto Quotidiano e de L’Espresso a proposito del periodo del terrorismo politico nel nostro Paese e sugli inaspettati paralleli con il presente, che pare riportare a vecchie logiche di blocchi contrapposti e di opposti schieramenti.
Un incontro che si tiene a memoria dei cinquant’anni dall’eccidio di Peteano, avvenuto il 31 maggio del 1972 e dove, proprio a pochi chilometri da Trieste, in provincia di Gorizia, persero la vita i carabinieri Antonio Ferraro, Donato Poveromo e Franco Dongiovanni.
Un attentato tra i primi di una tragica stagione e fondamentale per capire la storia, ancora per molti versi oscura, di quegli anni. Un attentato molto politico e per nulla ‘periferico’, avvenuto in una delicata fase nazionale e le cui indagini si mossero per una dozzina d’anni tra vari depistaggi, concludendosi infine con la condanna del reo confesso terrorista nero Vincenzo Vinciguerra.
Proprio Gianni Barbacetto, in un articolo su Il Fatto del 12 maggio scorso, ha formulato la proposta di concedere la grazia a Vinciguerra. Una proposta “indecente” per lo stesso giornalista (“Una richiesta impossibile. Una sfida insopportabile”), a favore di chi non ha mai voluto alcun beneficio carcerario e che ha sempre parlato molto chiaramente dei collegamenti tra terrorismo di destra e apparati dello Stato, negando anche l’esistenza di una vera eversione nera, in una linea che collegherebbe Piazza Fontana alla strage della stazione di Bologna.
Il dibattito al Miela su quei tragici ‘anni di piombo’ incrocerà anche l’attualità e il presente della tragica guerra in Ucraina, che pare in qualche modo averci riportato a antiche logiche di schieramenti e di blocchi contrapposti tra Est e Ovest di quel lontano periodo della nostra storia. Ma anche alla scoperta di tanti, come li ha ironicamente definiti Gianfrancesco Turano, “fiancheggiatori del putnismo all’italiana” e di una specie di “pensiero antagonistico destrutturato, incapace di alternative politiche” e che “accoglie fra le sue braccia fascisti e nostalgici del socialismo reale, fanatici di Santa Madre Russia ortodossa e anti-gay, complottisti in sentinella perenne contro le trame giudo-pluto-afro-cubane, in una macedonia ideologica gender fluid e socialista, quindi pienamente integrata nella società dello spettacolo”.
I quadri scenici con Laura Bussani e Marco Puntin porteranno sul palco del Miela le parole di due protagonisti della stagione, quelle dello stesso Vinciguerra e di Barbara Balzerani, dirigente della colonna romana delle Brigate Rosse che prese parte a numerosi omicidi, all’agguato di via Fani e al rapimento del generale Dozier.
Al termine dell’incontro si terrà la proiezione del film “Anni di piombo” di Margarethe von Trotta.
Organizzazione: Bonawentura
Ingresso libero. Prenotazione consigliata c/o biglietteria del teatro (tel. 0403477672) tutti i giorni dalle 17.00 alle 19.00. Mascherina FFP2 obbligatoria.
Comunicato Stampa