Lunedì 28 gennaio alle 20.30, ritornano gli eccezionali ballerini della Parsons Dance, amatissima compagnia di danza moderna americana, fondata dal coreografo David Parsons e apprezzata in tutto il mondo. Nel programma presentato allo Stabile regionale, coreografie nuove e attesissimi classici”.

Dare anima alla tecnica, esprimere – attraverso l’elevatissima preparazione atletica e la capacità interpretativa dei ballerini – emozioni potenti e dirette: sono stati fin dall’inizio questi gli elementi distintivi della Parsons Dance, che si è imposta come uno dei capisaldi della danza post-moderna “made in USA” ma che fin dalla sua creazione – avvenuta nel 1985 ad opera del genio creativo dell’eclettico coreografo David Parsons e del lighting designer Howell Binkley – ha conquistato il cuore del pubblico internazionale, meritando di essere applaudita in cornici prestigiosissime, dalla Maison de la Danse di Lione, al Teatro La Fenice di Venezia…
Beniamini del pubblico del Rossetti i fantastici ballerini della Parsons Dance ritornano sulla scena lunedì 28 gennaio alle ore 20.30 per una serata unica ospite del cartellone Danza del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
«I ballerini sono scelti per il loro virtuosismo, energia e sex appeal, attaccano il pubblico come un ciclone, una vera forza della natura» ha scritto della Parsons Dance il New York Times, traducendo efficacemente sulla carta la perfezione, la forza dirompente di una danza carica di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso, a cui si aggiunge il raffinato istinto teatrale del coreografo e fondatore David Parsons che ha saputo imprimere con continuità al lavoro della compagnia un segno potente e profondamente coinvolgente.
L’esempio più emblematico di ciò rimane – fra i molti possibili – la celebre “Caught” del 1982, coreografia amatissima che Parsons creò per sé stesso e che lascia ogni volta il pubblico senza fiato, coniugando le incredibili capacità atletiche del danzatore, a una geniale architettura di luci e salti: una prova difficilissima che si traduce in un momento di danza di assoluta leggerezza e di incredibile sorpresa e gioia per chi guarda.
La Parsons Dance presenta a Trieste, con un programma nuovo e affascinante, che alternerà coreografie classiche ad altre mai danzate sul nostro palcoscenico.
Fra i cult del repertorio figurano “Round My World” (2012), “Hand Dance” (2003) e “Whirlaway” (2014). Mentre sarà presentato in Italia, in anteprima europea, “Microburst”, il nuovo brano che ha debuttato nel maggio 2018 al Joyce Theatre di New York: un’audace e brillante performance per quattro ballerini su musica classica indiana composta da Avirodh Sharma. In anteprima europea anche “Eight Woman”, su musica di Aretha Franklin commissionato a Trey McIntyre proprio per il tour 2019 di Parsons Dance.
Parsons Dance, infatti, non soltanto vanta un vasto e variegato repertorio di oltre settanta di coreografie create da David Parsons, ma invita affermati coreografi, come Trey McIntyre e Robert Battle, a montare loro lavori per la compagnia. Inoltre, grazie ad un progetto ideato da David Parsons denominato “Generation Now Fellowship”, vengono commissionati balletti a giovani coreografi americani, che durante il loro processo creativo sono seguiti e guidati dallo stesso David Parsons. Un’opportunità preziosa che permette a giovani talenti di esprimersi, imparando da un artista considerato fra i maggiori protagonisti della danza moderna, pluripremiato e ricercato da grandi artisti di diverse discipline ( da Billy Taylor, a Stephen Schwartz, da Milton Nascimento ad Allen Toussaint, a Donna Karan) con cui ha sempre saputo collaborare trasversalmente, regalando sorprendenti creatività e potente energia.

comunicato stampa