Sono molti gli appuntamenti culturali che animeranno la settimana a Gorizia: si inizia giovedì 3 maggio, alle 17.30, nella sala periodici della Biblioteca statale Isontina, nell’ambito degli incontri promossi dalla società Dante Alighieri, comitato di Gorizia, Rita De Luca interverrà sul tema: “La musica nella Divina Commedia”. L’introduzione sarà di Antonia Blasina Miseri. Questo incontro è organizzato in collaborazione, oltre che con la Biblioteca statale Isontina, con l’associazione dei toscani in Friuli Venezia Giulia e con l’associazione culturale Il Ponte Rosso.

Si prosegue venerdì 4, quando inizierà la serie di incontri “La portata storica della Riforma protestante dopo 500 anni dal suo inizio. Messaggio, diffusione e conseguenze in Europa”. L’appuntamento è nella sala Incontro della parrocchia di San Rocco, in via Pietro Veniero 1 a Gorizia, sempre alle 20.30. Patrocinati dalla stessa parrocchia di San Rocco e dalla Biblioteca statale Isontina, gli incontri sono coordinati dai professori Marco Menato e Michele Cassese. Organizzati in occasione del 500esimo anniversario della nascita della Riforma protestante (31 ottobre 1517), essi mirano non solo a rinsaldare la memoria di uno degli eventi più importanti della storia dell’Europa moderna, ma anche a far prendere coscienza di quanto la Riforma protestante con il suo messaggio e la sua azione abbia influito sulle sorti della cristianità occidentale, e anche sulla vita sociale e politica, oltre che religiosa, della popolazione del vecchio continente. Anche le nostre terre isontine e slovene ne sono state ampiamente toccate: vi aderirono autorevoli personaggi appartenenti alla nobiltà e al clero – si pensi solo ai nobili goriziani Della Torre, Attems, Lantieri, all’ecclesiastico Primoz Trubar – e se ne ebbe un forte influsso sui successivi cambiamenti in campo culturale e socio-economico, e non solo religioso. L’obiettivo dunque è di offrire ai partecipanti la possibilità di comprendere anche la propria storia e la propria identità, profondamente influenzata anche da quei lontani eventi. “Cinquecento anni or sono – commenta don Ruggero Dipiazza, parroco di San Rocco – è scoppiata all’interno della chiesa cattolica una ribellione chiamata poi Riforma. Era una protesta ben ragionata e dalle premesse indiscutibili per quanto riguarda la sedentarietà della Chiesa e l’autoritarismo teologico e scritturistico. Son passati, come detto, tanti anni, abbiamo preso atto che dalla Riforma è nata la divisione all’interno della Chiesa Cattolica, ma ne abbiamo sempre parlato poco convivendo in noi insieme l’imbarazzo per l’accaduto e la pretesa in certo modo di rimuoverlo. E’ evidente che quanto detto consente di poterne prendere le distanze perchè le letture possono essere molteplici e variegate, ma non si può negare che la nostra non conoscenza consente ancora di esprimerci per pregiudizi e per contrapposizione. Per questo la comunità di San Rocco intende collaborare con l’iniziativa promossa dalla Biblioteca statale Isontina ospitando quattro appuntamenti tendenti a farci rileggere la storia, le motivazione e i risvolti ancora oggi presenti nel mondo dei cristiani. Il tema trattato è importante in modo particolare per i cristiani delle diverse confessioni presenti in città ed impegnati a favorire il dialogo ecumenico, ma potrebbe in particolare essere interessante per gli insegnanti di storia e di religione presenti nelle scuole medie e superiori”. Venerdì, quindi, il professor Stefano Cavallotto, dell’università degli studi di Tor Vergata, interverrà suòl tema: “La Riforma protestante del XVI secolo: evento religioso e politico in prospettiva storica. Martedì 8 maggio, il professor Dietrich Korsch, dell’università di Marburg, parlerà di “Martin Lutero: l’uomo e il suo messaggio”, mentre venerdì 11 maggio il professor Silvano Cavazza, dell’università degli Studi di Trieste interverrà su “La Riforma a Gorizia tra Friuli e Slovenia”. “Cosa è cambiato nell’Europa moderna con la Riforma protestante?” sarà infine il tema dell’ultimo incontro che il professor Michele Cassese, dell’università degli Studi di Trieste, terrà martedì 15 maggio.

Sabato 5 maggio, alle 11, nella galleria d’arte “Mario Di Iorio”, si inaugura infine la mostra “Integrazioni n. 24” del gruppo sperimentale d’arte Arte4 di Campoformido, esposizione che resterà aperta al pubblico fino al 15 maggio. Arte4 presenta alcune opere di pittura e stampa calcografica che creano un percorso maturato negli ultimi dieci anni di sperimentazione e ricerca caratterizzate dall’intervento di quattro artiste sulla stessa opera. Come spiega l’artista Francesco Imbimbo:

“Le più ancestrali tra le raffigurazioni artistiche rinviano a un’esperienza di gruppo, fondata sul gioco di squadra, come la caccia (di cui in gran parte ci sfuggono le risonanze sacrali) – beh!- in questa “staffetta dei pennelli”, l’arte non è forse insieme gioco divino e caccia essa stessa? Uno di quei casi dove siamo spettatori della virtuosa convergenza tra il pionierismo dell’avventura artistica e ben più atavici retaggi”. In un mondo di individualità strepitanti disposte a sopraffarsi, che per essere competitive sono costrette a “farsi in quattro”, non possiamo che essere grati a Paola Bellaminutti, Silvana Croatto, Annalisa Iuri, Renza Moreale per avere dunque osato proporsi come l’armonioso colloquio di una “quaternità” solidale. La mostra sarà visitabile dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 18.30, il sabato dalle 10.30 alle 13.