La 38esima edizione del Premio Sergio Amidei, che si svolgerà a Gorizia dal 18 al 24 luglio, ha deciso quest’anno di sondare il tema della Non riconciliazione. Di guardare alle fratture storiche, politiche e morali del passato e del presente senza tentare di giustapporne i margini, per accogliere invece differenze e difformità del mondo. Nel tentativo di rintracciare nuovi sensi e accostamenti.
Lo farà, letto il programma, prestando un’attenzione particolare alla produzione cinematografica al femminile. Una sottotraccia che informa recisamente diverse sezioni del programma.

A cominciare dal Premio all’Opera d’Autore quest’anno attribuito alla poliedrica Margarethe von Trotta, regista, sceneggiatrice e attrice tedesca che ha indagato nel suo cinema la psiche femminile e le sue complessità sempre ponendola in relazione alla realtà e alla Storia. Dell’autrice verrà presentata una retrospettiva in 9 pellicole, e alla sua opera si collegherà anche la sezione dedicata al Nuovo cinema tedesco, curata da Leonardo Quaresima, che proporrà insieme alle opere di maestri riconosciuti quali Wenders, Fassbinder, Herzog e Reitz anche due film della cineasta tedesca Helma Sanders-Brahms.

Alle autrici donne è dedicata invece interamente la sezione Spazio Off, un osservatorio alla ricerca di novità e nuovi orientamenti nel cinema, che quest’anno riporta il sottotitolo esplicativo “Registe, antropologhe, osservatrici”, una tavola rotonda e 5 pellicole, scelte dal critico Roy Menarini, che in varie confezioni (lungometraggi, documentari e forme miste) presentano analisi e ricerche di stampo antropologico sulla realtà.

Al racconto di formazione ancora una volta al femminile è infine dedicata la sezione sulla Scrittura Seriale che presenterà ed analizzerà le prime due puntate de L’Amica geniale serie di Saverio Costanzo tratta dai notissimi romanzi di Elena Ferrante.

Il Premio alla Cultura Cinematografica 2019 verrà invece consegnato a Sergio Toffoletti, attualmente presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino, per la sua lunga carriera volta alla conservazione ed in particolare al restauro cinematografico. L’attribuzione del premio, il 20 luglio, sarà l’occasione per rivedere su grande schermo la versione restaurata di Roma città aperta, film simbolo della produzione di Amidei.

Al lavoro di ricerca sui materiali cinematografici sarà dedicata una sezione del festival che vuole indagare il cinema scolastico ed educativo italiano della seconda metà del secolo scorso ed in particolare la produzione legata alla divulgazione scientifica.
Tra le altre pellicole verrà proiettato anche un cortometraggio del 1953 con voce narrante di Biagio Marin dal titolo “Sinfonia gradese” donato al Premio da Leonardo Tognon.

Come negli anni precedenti per la sezione Dialoghi sulla sceneggiatura tre sceneggiatori: Michele Pellegrini, Daniela Gambaro e Davide Lantieri scambieranno idee e racconti con il regista Matteo Oleotto al Parco Coronini il 18, 21 e 22 luglio alle 19.

Anche i libri sul cinema avranno il loro spazio con diverse presentazioni alla Mediateca.GO dove si introdurrà anche l’opera di divulgazione che il Premio ha deciso di editare quest’anno “Il realismo nell’arte cinematografica” dello stesso critico Ugo Casiraghi a cui la Mediateca è dedicata. Editato da La nave di Teseo sarà presentato da Elisabetta Sgarbi qui quest’estate anche per manifestare il suo appoggio alla candidatura delle due Gorizie a Capitale Europea per il 2025.

Novità di quest’anno è uno spazio dedicato ad autori poco conosciuti di cui si vuol far scoprire la produzione. Quest’anno la sezione sarà dedicata a Giovanni Cioni italo-francese che si considera apolide, autore di un cinema sociale difficilmente ascrivibile in categorie prestabilite di cui si presentano due lungometraggi preceduti da altrettanti corti, seguiti da una tavola rotonda alla presenza di Cioni stesso.

Ed eccoci infine al Premio che da il nome alla manifestazione. Sette film sono stati selezionati nella produzione europea di quest’anno per aggiudicarsi il 38esimo Premio alla migliore sceneggiatura. Sono: Ricordi? di Valerio Mieli; La Favorita di Yorgos Lanthimos; Cold War di Pawel Pawlikowski, Ma cosa ci dice il cervello di Riccardo Milani, Il traditore di Marco Bellocchio, La terra dell’abbastanza di Damiano e Fabio D’Innocenzo e Sulla mia pelle di Alessio Cremonini.
Il premio, attribuito da una giuria composta dagli sceneggiatori Massimo Gaudioso e Doriana Leondeff, dai registi Francesco Bruni, Francesco Munzi e Marco Risi,dalla produttrice Silvia D’Amico e dall’attrice Giovanna Ralli, verrà consegnato il 24 luglio sempre nella cornice del Parco Coronini. Fuori concorso verranno proiettate altre tre pellicole, fra cui Green Book di Peter Farrelly quest’anno vincitore del premio Oscar.

Il festival si aprirà dunque il 18 luglio alle 10 al Kinemax con la proiezione di Mune-Il guardiano della luna, lungometraggio animato francese presentato per la sezione dedicata ai bambini Amidei Kids che vuole quest’anno ricordare i 50 anni dal primo allunaggio attraverso quest’opera uscita nel 2014 e poco conosciuta in Italia.

Il programma completo del Premio, i cui appuntamenti e le cui proiezioni spazieranno fra le sale del cinema Kinemax, la vicina Mediateca.GO e la cornice naturale del Parco Coronini Cronberg, si trova alla pagina http://www.amidei.com/film/

Katia Bonaventura © instArt