SCAMBIO DI AUGURI, PER IL SOROPTIMIST CLUB di PORDENONE, CON I MINORI DELLA COMUNITA’ EDUCATIVA DELLA FONDAZIONE OPERA SACRA FAMIGLIA DI PORDENONE PER RIAFFERMARE I VALORI AUTENTICI DEL NATALE: ACCOGLIENZA, DONO, CONDIVISIONE, SOLIDARIETA’.

Ha scelto la Fondazione Opera Sacra Famiglia di Pordenone, già Villaggio del fanciullo – realtà che dal 1948 si occupa di formazione professionale e di servizi socio-educativi – il Soroptimist club di Pordenone, quest’anno, per l’incontro di Natale 2019. L’intento della presidente Maria Antonietta Bianchi Pitter era riaffermare anche attraverso un piccolo gesto il significato più autentico della festa più attesa dell’anno, e dunque condividere con le socie del club l’importanza di valori quali l’accoglienza, l’integrazione, il dono e l’educazione dei giovani, tema al centro degli impegni del Soroptimist. E così è stato: la serata ha visto protagonisti cinque ragazzi – Ali, Jawad, Mizan, Gerardo e Farouk – che insieme ad altri 37 minori stranieri non accompagnati fanno parte (o hanno fatto parte, perché due di loro oggi vivono già in piena autonomia) della comunità educativa assistenziale che opera all’interno della Fondazione e grazie alla quale ricevono accoglienza, formazione, calore (spesso hanno terribili odissee alle spalle) e un percorso che li porta all’inserimento nel mondo del lavoro e all’autonomia. Una serata densa di emozioni e riflessioni condivisa dal Soroptimist con il presidente della Fondazione Eugenio Adriano Rosset, la direttrice Silvia Astorri, la responsabile della comunità educativa Lucia Mignanelli e tutto lo staff di una realtà, alle porte di Pordenone, che in silenzio porta avanti uno straordinario lavoro.

comunicato stampa