“Musica fragile”
L’album di Emanuele Filippi premiato da Mibact e Siae venerdì 18 settembre la presentazione del disco
L’intervista al pianista e compositore udinese in viaggio tra l’Italia e gli States
“Musica fragile”, l’album di imminente uscita del giovane pianista e compositore Emanuele Filippi, è un disco eccellente che si è guadagnato la vittoria del bando nazionale “Per chi Crea” promosso da Mibact e Siae. Verrà presentato alla Fondazione Luigi Bon di Colugna venerdì 18 settembre in due set: alle ore 19 e alle ore 21 (prenotazione necessaria sul sito simularte.it). Con il brillante Emanuele Filippi ci sarà la formazione con cui ha registrato l’album, quattro musicisti giovani con la musica nel sangue tanto quanto lui, talenti con un’eccellente formazione musicale ed importanti esperienze in studio e dal vivo: Cosimo Boni alla tromba, Nicola Caminiti al sax alto e al flauto, Marco Bolfelli alla chitarra elettrica e Roberto Giaquinto alla batteria, sostituito per l’occasione da Matheus Jardim causa le limitazioni agli spostamenti per misure anti contagio. Dodici brani d’impatto compongono il disco, un feeling tra i componenti che si tocca con mano, una risposta di suono eccezionale garantita dall’ingegnere del suono e produttore Stefano Amerio di Artesuono che ha creduto e crede in questo progetto che si è guadagnato già prima di uscire, un riconoscimento istituzionale di indubbio valore. Scritto interamente da Emanuele Filippi, con la supervisione artistica di Glauco Venier, “Musica fragile” mette insieme questi talenti per un’esperienza profonda.
«Con loro ho trascorso due anni a New York, tra studi di alta formazione, progetti e concerti» ci racconta Emanuele. «Siamo stati vicini e attivissimi fino al lockdown. Non dico la gioia ora di poterci ritrovare assieme per presentare “Musica fragile” nel mio Friuli». Dopo una severa formazione in Italia, Filippi ad esempio è diplomato sia in pianoforte classico che jazz a Udine, oltre che al City College di New York, hanno proseguito la loro formazione studiando chi al Berklee College of Music, chi al Manhattan School of Music, al Global Jazz Institute, luoghi di elezione per lo studio del jazz e della contemporanea, tenendo concerti nelle scene più accreditate come al Lincoln Center, al Kimmel Center, all’Harlem Stage, ai Festival di Detroit, Panama, Toronto oltre che innumerevoli partecipazioni in Italia e in Europa.
«La nostra intesa non deriva dal fatto che siamo italiani ritrovati in America. Piuttosto è conseguenza di una sensibilità comune alimentata da esperienze vicine con grandissimi artisti che ci hanno tenuto a battesimo, insegnandoci cosa significa la ricerca e il raggiungimento di un proprio stile, di un proprio suono. In questo album c’è quel suono, quel groove, quelle ambientazioni che andavo cercando e che sapevo di ritrovare con loro, insieme» continua Filippi. Un titolo “Musica fragile” che nasce da una riflessione del compositore intorno agli stati emotivi nei connubi con l’atto creativo. «Penso che la fragilità sia una condizione importante nella formazione della persona. Non è bene secondo me nasconderla o negarla. Riconoscerla aiuta a capire sé stessi e gli altri. La chiave della musica in questo senso mi ha permesso, attraverso la mia fragilità, di entrare in mondi meravigliosi altrimenti preclusi».
Padrini del disco sono due nomi di grido nel panorama contemporaneo internazionale: il trombettista Enrico Rava e il pianista americano Fred Hersch che hanno commentato l’album con pensieri dedicati nel booklet. Il primo, tra l’altro, scrive: «Una bellissima sorpresa per me che conoscevo le notevolissime doti pianistiche di Emanuele ma ignoravo la sua capacità di comporre e di organizzare la musica». Hersch dal canto suo: «Un disco indubbiamente delicato, ma al contempo profondo e forte. Si rivela come una serie di bellissimi brevi racconti musicali, suonati magistralmente con precisione e passione».
“Musica fragile” sarà disponibile in occasione della sua presentazione a Colugna il 18 settembre, sul sito artesuono.it e nei principali digital store come Spotify, Amazon, Deezer, I Tunes, mentre la distribuzione del cd fisico è affidata a IRD International.
comunicato stampa