I CONCERTI DEL CONSERVATORIO 2019
TRIESTE, SALA TARTINI – 27 MARZO ORE 20.30
PIANO RECITAL NICOLA LOSITO
GRAN FINALE DEL PRIMO CARTELLONE DEI CONCERTI 2019 NEL SEGNO DEI GRANDI MAESTRI DEL PIANOFORTE, CON SONATE MEMORABILI DI BEETHOVEN, LISZY, CHOPIN.
Nel segno di tre grandi Maestri del pianoforte – Ludwid van Beethoven, Franz Liszt e Fryderick Chopin – giunge a conclusione mercoledì 27 marzo, alle 20.30 nella Sala Tartini del Conservatorio di Trieste, il cartellone inaugurale dei Concerti 2019. Pagine musicali straordinarie risuoneranno, affidate alla tastiera del pianista Nicola Losito, classe 1995, uno dei migliori talenti della sua generazione. A soli 21 anni la rivista Amadeus ha pubblicato un suo cd inedito interamente dedicato a Robert Schumann dedicandogli la copertina. Nel 2017 ha ottenuto la Medaglia della Camera dei Deputati come riconoscimento al suo talento. Dal 2017 è artista sostenuto dai Cidim, e l’anno successivo ha debuttato a Istanbul, Budapest, Lugano, Oslo e Londra nella Steinway Hall per la Fondazione Keyboard Trust. Ha vinto primi premi in occasione di innumerevoli concorsi internazionali, dal Muzio Clementi di Firenze all’Isidor Bajic Piano Memorial Competition di Novi Sad. A Trieste, mercoledì sera proporrà di Ludwig van Beethoven la Sonata op. 27 n. 1 in mi bemolle maggiore e la Sonata op. 27 n. 2 in do diesis minore “Al Chiaro di Luna”, di Franz Liszt, da Annees de pelerinage, “Apres une lecture du Dante. Fantasia quasi Sonata” e di Fryderyk Chopin i 12 Studi op. 25. L’ingresso è come sempre a fruizione gratuita previa prenotazione, tel +39 040 6724911 Info: www.conts.it
La Sonata op. 26 e le due Sonate op. 27, composte fra il 1800 e il 1801, appartengono al momento in cui Beethoven esce dagli schemi consueti per sperimentare forme nuove di organizzazione della Sonata. Lo shock che questa avventura poteva rappresentare per il pubblico era tale da indurre Beethoven a intitolare Sonata quasi una fantasia l’op. 27 n. 1 e la sua sorellina, l’op. 27 n. 2. Sperimentazione del nuovo? Sì, ma nel senso di Verdi: “Torniamo all’antico, e sarà un progresso”. “Après une lecture du Dante”, prende il motivo ispiratore dalla Divina Commedia, un testo molto amato da Liszt, per una raffigurazione sonora di tre momenti tipici del poema: l’inferno, l’angosciosa supplica dei dannati e l’episodio di Paolo e Francesca. Negli Studi di Chopin, pagine chiave nella storia dell’evoluzione del linguaggio pianistico, la difficoltà tecnica e lo sforzo e la fatica necessari al suo superamento diventano manifestazione esteriore di una tensione e una sofferenza interiori.
Nicola Losito tiene numerosi recital in Italia, in tutta Europa e negli Stati Uniti. In veste di solista, si e esibito con numerose orchestre italiane e straniere. Dal 2017 e un artista sostenuto dal CIDIM. Nel 2018 ha debuttato a Istanbul, Budapest, Lugano, Oslo e Londra nella Steinway Hall per la Fondazione Keyboard Trust. Sta perfezionando gli studi con Leonid Margarius presso l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola e con Massimo Gon presso il Conservatorio Tartini di Trieste. Ha all’attivo incisioni per la rivista “Amadeus” e l’etichetta discografica Movimento Classical. E stato ospite in trasmissioni di Rai Radio 1, Radio Classica, Radio Vaticana e Sky. Dal 2017 e presidente e direttore artistico dell’Associazione Filarmonica Italiana.
Info: www.conts.it
comunicato stampa