Che dire. Fantastico, superlativo, raffinato. Balla e canta sul palco, si muove sinuoso, incantando la platea. È Mario Biondi. Signore e signori ecco il protagonista della serata. L’artista italiano più soul funky jazz del panorama musicale internazionale, dal caratteristico e inconfondibile registro basso di voce, ma che sa spingersi anche sulle note alte. È proprio qui tra noi, sul palco della splendida cornice estiva del Castello di Udine.
C’è cultura musicale, c’è studio, c’è molto lavoro, dietro il repertorio di questo artista. Vasto per quanto riguarda i numeri e articolato per quanto riguarda il genere. Sul palco ci mette passione, intensità, trasporto e lo trasmette. Tiene il palco con raffinata eleganza. Cerca il dialogo con il pubblico, tesse la sua tela per creare la giusta atmosfera che sicuramente rapisce. Il suo concerto è un’onda che porta via e fa sognare, trasportandoci nel suo mondo. Sensazioni di leggerezza e di benessere che questo tipo di musica porta con se da sempre. Sul palco insieme a Biondi, Massimo Greco keyboard, David Florio guitar and percussion, Alessandro Lugli drums, Federico Malaman bass uniti a una sezione fiati di tutto rispetto con tromba e sax. La scaletta scivola via, pause brevi tra un brano e l’altro e qualche aneddoto di circostanza per raccontare quelle cose che noi umani non viviamo quasi mai in prima persona ma che affascinano. Bel concerto, bella atmosfera, bella cornice, serata perfetta!
Grazie a Mario Biondi per la condivisione del suo talento e ad Azalea per averci dato la possibilità di raccontarvi qualcosa di speciale.
© Maurizio Cum per instArt