Venerdì 9 luglio alle ore 21.00, su palco all’aperto, al Castello di Colloredo di Monte Albano, lo spettacolo teatrale “Guarnerius in Convivio”, di e con Angelo Floramo, Fabiano Fantini, Claudio Moretti, Elvio Scruzzi, porterà in scena il filo rosso festivaliero. Quest’anno votato alla ripartenza della vita sociale, fa leva sulla volontà di rispondere alla fame e alla sete d’incontri, dialoghi e scambi culturali, inscenando il “folle convivio dell’arte” come “resilienza alla negazione delle folle” dettata dalla pandemia che ci ha costretti all’isolamento.
Adattato per Maravee nella variante “Guarnerius in Convivio”, lo spettacolo “Guarnerius, mangjâ libris e sfueâ parsuts” – con gli elementi scenici di Luigina Tusini, prodotto da a.Artisti Associati Gorizia, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, La Contrada Teatro Stabile di Trieste, Bonawentura, Teatro Miela Trieste – è popolato da folle di anime ricordate dal monaco cieco Adelmus Silvatico, che nel tempo di un viaggio racconta a tre venditori ambulanti friulani la storia del grande umanista Guarnerio d’Artegna. Fondatore della Biblioteca civica di san Daniele del Friuli, morto di peste nel 1466, il suo nome è legato alla volontà di diffondere il sapere umanistico, di coltivarlo e renderlo accessibile. “Questo è del resto il filo rosso dello spettacolo e dell’intero Festival – afferma la direttrice artistica Sabrina Zannier – che quest’anno propone un affondo sul format festivaliero alla luce dell’indubbia trasformazione sociale e culturale che stiamo vivendo e dobbiamo affrontare”.
Oltre al parallelismo tra la peste che ha afflitto l’epoca di Guarnerio e l’attuale situazione del virus che detta il passo di una nuova visione esistenziale, lo spettacolo incarna l’idea del Convivio dantesco, che vede il monaco nel ruolo di colui che offre le vivande culturali a tre popolani assetati di sapere. Con temi profondi mescolati a sapori semplici e forse per questo universali, quindi rivolti a tutti, “Guarnerius in Convivio” è uno spettacolo tutto da gustare! Tra riflessioni culturali animate da sottili venature ironiche, dialoghi, scambi e battute… Nell’incontro con lo storico Angelo Floramo e la sua formidabile capacità narrativa, il trio del Teatro Incerto non smentisce la sua straordinaria cifra comica, che offre la possibilità di guardare le problematiche del presente con una sana e sottile ironia.
Intitolata MARAVEE FOLLE. Il folle convivio dell’arte come resilienza alla negazione delle folle — ideata e diretta d Sabrina Zannier, organizzata dall’Associazione culturale Maravee con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, dei Comuni di Grado e Gemona del Friuli e delle slovene Obalne Galerije Piran, grazie alle collaborazioni di Gervasoni, Comunità Collinare, Comune di Colloredo e CP & Partners — mette in scena l’anima che ha fondato la sua riconoscibilità: il convivio linguistico fra arti visive e spettacolo, sul quale ha costruito il concept di un “Teatro dell’arte” animato da tematiche socialmente condivisibili, andando alla ricerca della felicità contemporanea. Necessaria soprattutto in quest’era di grandi incertezze, in cui si fa sempre più urgente l’umanizzazione rigenerata della società.
Comunicato stampa