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Si inaugura la XXI edizione di DobiArtEventi (DAE), il Festival Multimediale organizzato Gruppo Area di Ricerca Doabialab. Esposizioni video e fotografiche, installazioni multimediali, scenografie dai mille colori, performance, presentazioni di libri ed esibizioni di musica sperimentale elettronica e di avant rock scalderanno l’atmosfera di DAE in sette appuntamenti: dal 10 al 12 agosto, il 16, il 26, il 29 agosto e il 6 settembre. Si intrecceranno diversi percorsi e linguaggi creativi con artisti e progetti locali che verranno messi a confronto con personalità nazionali e internazionali. La location sarà anche quest’anno la sede di Dobialab a Staranzano, in via Vittorio Veneto 32, mostrando al pubblico il frutto dei lavori di ristrutturazione che hanno impegnato l’associazione negli ultimi anni, con l’obiettivo di portare avanti i vecchi progetti e svilupparne dei nuovi.
«Dobialab continua a portare avanti DobiArtEventi introducendo però ogni anno novità succulenti. – spiega il direttivo di Dobialab -. Quest’anno inaugureremo infatti la sezione DobiaFilm proprio durante uno dei nostri appuntamenti più importanti dell’anno. Il nostro festival multimediale divulga arte e cultura da oltre vent’anni, promuovendo i nostri artisti locali e portando a Staranzano anche artisti di portata internazionale con cui potersi confrontare, sempre con un occhio di riguardo alla sperimentazione. Ogni anno accogliamo nuovi e vecchi ospiti con l’obiettivo di stringere nuovi legami e di rafforzare quelli già esistenti».
Il festival multimediale DobiArtEventi dell’associazione culturale Gruppo Area di Ricerca Dobialab è stato realizzato con il supporto del Comune di Staranzano, della BCC Venezia Giulia e in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli, Io sono Friuli Venezia Giulia, Hybrida, Vivacomix, Cas*Aupa , Radio Onde Furlane, LIVE – Musiche di Sconfine e Caracoles.
Nel corso dell’intera manifestazione DAE ci saranno tra le esposizioni multimediali Dormi sereno di Enrico “Carne” Tuzzi, le fotografie di Franco Spano, fenachitoscopi e illustrazioni in realtà aumentata di Irene Beltrame, shadows e fotografie di Mario Puglisi, HaLf, l’installazione fotografica di Teresa Giurini e Giulia Spanghero. Verrà inoltre dato spazio a due brevi proiezioni: Walter?, un film di animazione collettivo prodotto da Ottomani, Vivacomix, La scatola blu, Michele Bernardi, e Il Manifesto Futuro di Tina Feyer. Non mancherà inoltre l’installazione video Metanoia, una produzione marchiata Dobialab.

IL PROGRAMMA
A inaugurare la prima serata di DAE, giovedì 10 agosto, ci sarà Hybrida, l’associazione di Tarcento che da venti anni cambia la fisionomia degli eventi e della sede di Dobialab con le sue spettacolari scenografie video con proiettori analogici e Tagtool, lasciando ogni volta il pubblico a bocca aperta. Si partirà ufficialmente con il programma di DAE giovedì alle 21 con la presentazione del libro Ragione di Stato ragione di Scienza con l’autore Giacomo Destro, scrittore e comunicatore della scienza che lavorato per anni con la Sissa di Trieste e la Fondazione Feltrinelli. Destro tratterà a Staranzano alcuni temi in cui la scienza si intreccia con le relazioni tra le nazioni, come le questioni ambientali ed energetiche e i confini etici della ricerca. Lo farà raccontando storie di scienziati che spiano e vengono spiati, di diplomazia spaziale e neocolonialismo, di crimini efferati e cooperazioni internazionali. Sarà un viaggio avventuroso e suggestivo che ci porterà nei luoghi più significativi della diplomazia scientifica, comprendendo come i rapporti tra scienza e nazioni siano più vicini di quanto si possa immaginare alle nostre vite di tutti i giorni.

Portron Lopez

L’associazione Hybrida, oltre alla scenografia video della serata, ha preparata anche una selezione musicale che accompagnerà il pubblico prima e dopo il concerto dei Portron Portron Lopez. Il gruppo chiuderà la serata con un live set avant rock con Marceu Portron alla chitarra e al banjo, Valentin Portron alla chitarra, al basso e al jarana e Olivier Kelchertmas alla batteria e al sassofono.

I Portron Portron Lopez sono stati formati nel 2011 a Parigi dai chitarristi e fratelli Marceau e Valentin Portron. L’amico del liceo e batterista Lucas Lopez si è unito a loro dopo una sessione di improvvisazione di due giorni in un wine bar parigino. Se ne è andato dopo due dischi: l’ammaliante serie di brani Beefheart-meets-afrobeat del 2012 su Uh! e l’altrettanto acido Moi Aussi J’ai Des Amis Qui Font Du Bruit del 2015. Il suo posto è stato preso da Olivier Kelchtermans, artista belga che aveva contribuito alle precedenti registrazioni in studio dei PPL come sassofonista. È arrivato giusto in tempo per le date del tour del 2016 e poi per l’uscita del 2018 di De Colère et d’Envie, un mix di ipnagogia lo-fi e caos che richiama il proto-punk.

Venerdì 11 agosto si terrà invece il secondo appuntamento del Festival sempre con una reading e due live set elettronici. Aprirà la serata alle 21 la performance Una Parola in meno: trent’anni di poesia in dialogo, ma anche di confronto ed ascolto, dove la parola è seme e frutto e trova nella poesia la propria espressione. Francesco Tomada e Giovanni Fierro saranno i protagonisti di questa reading. Con loro Elena Guglielmotti, artista che animerà dal vivo questo incontro.

Bertoncini Lehn © Michael Pezzei

Verrà poi dato largo spazio alla musica con un live set elettroacustico con il violino di Tiziana Bertoncini e il sintetizzatore analogico di Thomas Lehn. Il duo insieme dal 2002 e la sua particolarità è l’alchimia creata dall’incontro tra lo strumento classico e quello elettronico. La diversa natura del suono, le caratteristiche e le storie del violino e del sintetizzatore analogico potrebbero richiamare un attrito. In realtà, ciò che accade è una sorta di gioco di specchi, in cui i ruoli degli strumenti si scambiano continuamente. Bertoncini e Lehn si muovono in un territorio astratto, rendendo il loro approccio al suono contemporaneo. La loro considerazione della musica è comunque piuttosto classica, basata principalmente sulla tensione/rilascio, sulla rottura, sull’intensità e sull’espressività in tutte le sue sfaccettature. Tiziana Bertoncini e Thomas Lehn si sono esibiti insieme negli anni in Austria, Germania, Inghilterra, Francia, Svizzera, Italia, Slovacchia e Paesi Bassi. Oltre al lavoro in duo, suonano in costellazioni più ampie o allargate, come l’«Ensemble]h[iatus», un ensemble internazionale con una vasta esperienza nel campo dell’improvvisazione e dell’interpretazione di brani contemporanei. Con questo ensemble hanno suonato in numerosi festival di musica contemporanea e hanno presentato. in prima assoluta, opere di compositori giovani e affermati, come ad esempio Vinko Globokar, Peter Jakober e Jennifer Walshe.
Chiuderà infine la seconda serata Gnu World Order, un live set electroimpro
Rico Uochi e la Chaotic Dance Music di Happy Error di Mattia Romanut. GNU è un concetto e sistema di operazioni sviluppato da una serie di persone che ha lavorato per dare la liberà di computazione degli user e composto da Mattia Romanut e Riccardo Gamondi. Dopo esagerate esplorazioni in vari campi di battaglia astratti e fisici, Rico Uochi ha deciso di visitare il Friuli per esplorarne la storia che non ha mai vissuto e sonorizzarne atmosfere, luoghi, menti e arie. Il liveset di sua proposta sarà un barocco postapocalittico che frulla onde per poi cullare il pubblico con una gestione esperta del materiale sonoro. Verrà poi dato spazio alla Chaotic Dance Music di Happy Error, limitando l’uso di sequencers e usando solo gli elementi elettronici basilari, emulando il comportamento naturale dei ritmi umani. In questo live set l’improvvisazione esplorerà limiti e vantaggi della comunicabilità fra uomo e macchina, dove entrambi seguono liberi flussi di moto che creano un feedback di botta e risposta speculare. Questo approccio rende la musica composta e selvaggia allo stesso tempo e ogni errore è diventa un’occasione e una nuova creazione.

Una serata all’insegna della musica sarà quella di sabato 12 agosto, terza giornata di DobiArtEventi e organizzata in collaborazione con la XIII Stagione di Cas*Aupa. Si partirà con live elctronics di Aliasin9 con musica elettronica e algoritmica sperimentale che mira ad unificare atmosfere dalle sonorità astratte ad altre dalle caratteristiche ritmiche e formali.

Seguirà poi l’electronic ambient live set Holy Similaun. Protagonisti saranno Micol Belletti, conosciuta come Archipel con la sua voce e all’artwork, Rouge-ah, pseudonimo di Urška Preis, arpista e performer multimediale slovena, e Giovanni Lami alle registrazioni vocali. I tre proporranno due composizioni. Nella prima la voce di Archipel si poggerà sul fondo sonoro come l’apparizione di una creatura che ci parla in una lingua misteriosa e suadente, per una rarefazione ambient che gode di interventi lontani sul finire, lasciando sparuti archi risuonare a distanza. Nella seconda composizione invece il tessuto sonoro diventerà più inquieto e disturbato, la presenza della voce sarà limitata all’apertura, con una linea sonora che si frantumerà sotto manipolazioni e tagli che spezzeranno la linearità della musica. Infine il suono accompagnerà il pubblico all’uscita di un mondo sospeso ed aereo. Note ed atmosfere rimarranno impalpabili, lasciando le persone basite, come di fronte a una cosa bella che non si riesce a comprendere fino in fondo.

Dopo sarà il turno di Coeden con un dj set di elettronica ultraterrena e alimentato da tempeste elettriche e molecole aggrappate a un pianeta morente. Un disco di Coeden da mettere in risalto e in uscita su Natural Sciences Recs. è «Hovering between the seen and the unseen»: una visione sonora indefinita e senza forma, un flusso di elementi dinamici in cui ritardi e riverberi disperdono loop ricorrenti in un’atmosfera dark dub. Chiuderà la serata il dj e vj set Libys Siragillac con un mix di musica techno e immagini in un flusso surreale.

DOBIAFILM, LA NUOVA SEZIONE AUDIOVISIVA DI DOBIALAB

Una delle grandi novità di quest’anno di Dobialab è la nascita di DobiaFilm, la sezione di produzione audiovisiva di Dobialab che si pone come trampolino di lancio per giovani aspiranti registi, sceneggiatori e film-maker che, grazie a DobiaFilm, avranno la possibilità di portare avanti i loro progetti e a realizzare storie, documentari e cortometraggi. Sperimentazione e creazione di prodotti di qualità sono le caratteristiche del nuovo progetto dell’associazione che porta avanti lo spirito non convenzionale che da sempre connota le sue attività. Un piccolo assaggio dei primi passi mossi da DobiaFilm verrà dato in anteprima durante la XXI edizione di DobiArtEventi con la presentazione di Metanoia, il primo cortometraggio targato DobiaFilm e prodotto nel 2023 da Marco Fregonese e Irene Capasso. Un breve e inaspettato viaggio nella mente umana fatta di paure, angosce e mistero. Metanoia intende esplorare l’intricato labirinto dei pensieri di un personaggio che, preso dall’ansia, viene catapultato d’un tratto all’interno di un altro mondo sospeso tra sogno e realtà. Il cortometraggio sarà una delle installazioni video di DAE 2023.
DobiaFilm è un progetto aperto a chiunque vorrà contribuire con entusiasmo, mettendo a disposizione le proprie capacità e idee nella realizzazione di produzioni audiovisive. Chi desidera contribuire allo sviluppo della nuova sezione di Dobialab potrà partecipare alla campagna di crowdfunding e fare la propria donazione al seguente link: https://www.produzionidalbasso.com/project/dobiafilm/.

Per ricevere ulteriori informazioni sulla campagna di crowdfunding e sulla XXI edizione di DobiArtEventi è possibile contattare l’associazione all’indirizzo email in@dobialab.net o visitare il sito https://dobialab.net/.

Comunicato Stampa