Con la consueta conferenza di presentazione ospitata nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale si è aperto ufficialmente il sipario di SanVitoTeatro 2021/2022, la stagione realizzata dall’amministrazione comunale e dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia.
Il direttore dell’ERT Renato Manzoni e Angelo Battel,  hanno illustrato al pubblico e agli organi di informazione il cartellone che prevede sette appuntamenti in abbonamento, tutti ospitati all’Auditorium Centro Civico. “Malgrado le difficoltà, presentiamo una stagione di alto livello – questa la premessa del direttore Renato Manzoni – con grandi nomi, Silvio Orlando e Lella Costa su tutti, e una sensibilità alle produzioni del territorio cui si aggiunge la chiusura in leggerezza con Tre uomini e una culla.
Sarà Dante ad inaugurare SanVitoTeatro. Nell’anno in cui si celebrano i 700 anni dalla morte, Gabriele Vacis e Lella Costa hanno concepito Intelletto d’amore. Dante e le donne a sottolineare come protagoniste dell’interpretazione di Lella Costa siano le memorabili e cruciali figure femminili della Divina Commedia. L’appuntamento è per domenica 21 novembre.
Il Teatro dell’Elfo è di casa a San Vito al Tagliamento. La compagnia milanese nel corso degli anni ha portato all’Auditorium tutte le sue produzioni; non può mancare, quindi, la più recente, Diplomazia. Un testo di Cyril Gely che permette ancora una volta, dopo Frost/Nixon e Il Vizio dell’arte, a Elio De Capitani e Ferdinando Bruni di “sfidarsi” sul palco, questa volta nei panni del generale von Choltitz, governatore di Parigi durante l’occupazione nazista, e del console svedese Raoul Nordling. I due, nella notte tra il 24 e il 25 agosto 1944 si fronteggiano verbalmente, il primo con l’intenzione di radere al suolo la città, il secondo con la speranza di salvarla. La pièce andrà in scena mercoledì 8 dicembre.
Sabato 18 dicembre la RBR Dance Company porterà a San Vito al Tagliamento la danza contemporanea con uno spettacolo che ha in sé un forte messaggio ecologista. Boomerang | gli illusionisti della danza racconta, infatti, la storia del nostro pianeta, dalla genesi fino all’antropocene e agli effetti, devastanti, delle azioni dell’uomo. La danza fisica, i giochi di luce, e gli effetti speciali sono la cifra stilistica della compagnia diretta da Cristiano Fagioli. Sabato 29 gennaio il pubblico verrà trasportato dentro ai camerini della Filarmonica di Ginevra, dove uno spettatore invadente incalzerà addirittura il direttore d’orchestra. Chi è l’invadente spettatore? E cosa vuole dal direttore? Giuseppe Pambieri e Carlo Greco sono gli interpreti di Nota Stonata, testo di Didier Caron diretto da Moni Ovadia.
Mercoledì 23 febbraio Silvio Orlando, accompagnato dall’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre, darà voce a Momò, un bambino arabo di dieci anni che vive nel quartiere parigino multietnico di Belleville nella pensione dell’ex prostituta Madame Rosa. Momò è il protagonista dello struggente romanzo del 1975
La vita davanti a sé– questo anche il titolo dell’adattamento teatrale ospite di SanVitoTeatro – di Romain Gary, divenuto poi lungometraggio vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero due anni dopo. Antonella Questa ha scritto e interpreterà Svergognata, monologo al femminile in scena venerdì 11 marzo tra gli eventi legati alla Giornata internazionale della donna. Lo spettacolo porta a galla le trappole in cui spesso inconsapevolmente cadiamo, ovvero il bisogno di approvazione, la schiavitù dell’immagine e della desiderabilità sociale che ci distraggono da ciò che realmente desideriamo e da ciò che siamo.
La Stagione si chiuderà domenica 3 aprile con la commedia Tre uomini e una culla, adattamento teatrale dell’omonima pellicola francese degli Anni Ottanta. Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana sono i tre papà improvvisati della piccola Marie, piombata improvvisamente nelle loro vite per innescare una vera e propria rivoluzione.
comunicato stampa