È un’Europa che si stringe intorno alla musica quella che riapre la stagione concertistica della Società Musicale Orchestra e Coro San Marco di Pordenone, che dal 3 aprile al 24 giugno propone una nuova locandina di sei appuntamenti che danno spazio al repertorio storico e al contemporaneo, ad artisti emergenti ed affermati maestri, in un orizzonte davvero senza confini.

Realizzato grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, del Comune di Pordenone e della Camera di Commercio di Pordenone-Udine, il cartellone spazia in una dimensione decisamene europea, intrecciando il percorso transfrontaliero dal titolo “Istria Musica di Confine”, sostenuto in particolare dalla Regione, con il preludio alle battute finali (gli eventi conclusivi sono previsti a Pordenone per l’autunno) del progetto europeo “Bravo, bravissimo” che ha visto la San Marco capofila di un network riunito intorno alla figura e l’opera di Rossini, insieme a partner del Portogallo, della Grecia e del Montenegro e con supporto finanziario dell’Unione Europea.

“Un programma ambizioso che si avvale di collaborazioni internazionali”, come sottolinea il direttore artistico della San Marco, Federico Lovato “nell’idea di fare sempre più della musica l’ambasciatrice di valori di concordia e dialogo tra i popoli”.

E sarà proprio un concerto aperto oltre la linea di confine dell’Adriatico ad inaugurare la stagione domenica 3 aprile alle 20.30 nel Duomo di Valvasone, per la prima tappa del progetto “Istria Musica di Confine” dal titolo “Serenissima nel XVIII secolo”. L’Ensemble barocco dell’Orchestra San Marco, su strumenti originali, eseguirà musiche del periodo più splendido della produzione di matrice veneziana, dal piranese Tartini al “prete rosso” Vivaldi al “buranello” Galuppi.
Il percorso istriano, che sarà sempre accompagnato dalle prolusioni storico-musicologiche di Alessio Venier, proseguirà quindi domenica 24 aprile nell’Auditorium della Scuola di Musica Città di Pordenone, con “Istria Regione Austroungarica nel XIX secolo”: le influenze della Mitteleuropa, il primato dell’opera lirica, la riscoperta di un autore come Antonio Smareglia, polesano di nascita, con studi e carriera in questo spicchio di mondo un tempo senza confini (morì a Grado nel 1929) sono gli ingredienti di questo appuntamento, insieme a musiche di Verdi, Mascagni e Wagner, interpretate dal soprano Anna Viola e dal tenore Alessandro Cortello, con Federico Lovato al pianoforte. Terzo concerto della serie quello che spazia tra Istria e Italia nel XX e XXI secolo, in agenda domenica 15 maggio a Palazzo Montereale Mantica a Pordenone. Qui l’Ensemble istro-veneto, nato da un’idea dello stesso Lovato insieme agli amici del Festival della Gioventù croata di Grisignana, propone un dittico tra musiche di Respighi e quelle del compositore contemporaneo croato Dubravko Palanović (Zagabria, 1977), affidate a musicisti istriani, veneti e del Friuli Venezia Giulia: Laura Bortolotto violino, Francesco Lovato viola, Ilin Dime-Dimovski contrabbasso, Luca Lucchetta clarinetto, Guglielmo Pellarin corno, Federico Lovato pianoforte.

La stessa commistione tra repertorio storico e contemporaneo sarà al centro del Concerto del Patrono nel Duomo-Concattedrale di San Marco a Pordenone il 29 aprile, in co-produzione con la Storica Società Operaia di Pordenone. L’Orchestra San Marco eseguirà musiche di Mozart e nuove partiture dell’acclamata prima viola della Scala Simonide Braconi, solista insieme al violino di Suela Piciri, sempre musicista dell’orchestra scaligera, con la direzione di Eddi De Nadai.
E ancora pagine di nuova composizione saranno quelle presentate nel concerto-omaggio “Attraverso Pasolini”, in calendario il 22 maggio a Pordenone ancora in Palazzo Mantica. L’ensemble della San Marco insieme al mezzosoprano Alessia Nadin condurranno all’ascolto di alcune delle musiche più amate dal poeta di Casarsa, ma anche di nuove partiture ispirate dalla sua opera a Maria Beatrice Orlando, giovane compositrice friulana, accompagnati dalle note critiche di Cecilia Bassani.
L’ultimo appuntamento, il 24 giugno, prepara il pubblico, come in una sorta di “crescendo”, al “trionfo rossiniano” che in autunno concluderà il progetto europeo “Bravo, bravissimo”. La “Petite Messe Solennelle” è l’opera scelta per questo concerto, sempre ospitato in Palazzo Mantica a Pordenone, con il Coro del Friuli Venezia Giulia, Francesca Sperandeo e Federico Lovato al pianoforte, Cristiano Dell’Oste all’armonium e nelle vesti di direttore: una “povera piccola messa” per la quale Rossini annotò una supplica al Buon Dio, pregandolo di “accordargli il Paradiso”.

Tutti i concerti sono ad ingresso libero, con prenotazione gradita ai recapiti della San Marco:
concertiocsm@gmail.com
sms/whatsapp al n. 333 3015009

Info: facebook.com/orchestracorosanmarco

Comunicato Stampa