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Foto Luca Del Pia ©
Parte dal Teatro Verdi Pordenone, dove viene è stato appositamente riallestito, la nuova tournée nazionale dello spettacolo “La pulce nell’orecchio” di Georges Feydeau nella traduzione, adattamento e drammaturgia di Carmelo Rifici – che ne firma anche la regia – con Tindaro Granata. Una produzione LAC Lugano Arte e Cultura e Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa. Venerdì 7, sabato 8 (ore 20.30) e domenica 9 febbraio (ore 16.30) atteso il debutto della pièce proposta in esclusiva per il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige e il Veneto.
“La pulce nell’orecchio” è una macchina comica a orologeria giocata sul linguaggio e sulle sue ambiguità: Rifici affronta la regia di questo esilarante e intramontabile vaudeville mantenendo l’impianto originale del testo e rispettandone la vocazione, ma evidenziando al massimo lo spirito giocoso e selvatico della scrittura di Feydeau, cercandone i piani nascosti, liberando i singoli personaggi dal contesto borghese e valorizzando i ruoli femminili. Al centro della vicenda, interpretata da un brillante cast di dodici attori (Giusto Cucchiarini, Alfonso De Vreese, Giulia Heathfield Di Renzi, Ugo Fiore, Tindaro Granata, Christian La Rosa, Marta Malvestiti, Marco Mavaracchio, Francesca Osso, Alberto Pirazzini, Emilia Tiburzi, Carlotta Viscovo) la storia di un presunto tradimento che darà vita ad un groviglio delle più folli e assurde situazioni: tutti fuggono e si inseguono, tentando disperatamente di salvare le apparenze, in un vortice di azioni che si complicano sempre di più, fino alla clamorosa risoluzione finale dei vari misteri. Negli anni, il lavoro di indagine registica di Rifici si è focalizzato sul tema del linguaggio e sulle sue ambiguità. Con La pulce nell’orecchio siamo di fronte ad una farsa sul linguaggio, o meglio ad una farsa di linguaggi. I rapporti umani tracciati da Feydeau sono costruiti sulla sagacia delle parole ma, a differenza delle grandi commedie di Shakespeare, il commediografo francese impone allo spettacolo una macchina comica perfetta: un orologio di rara precisione che porta i suoi personaggi e il loro modo di parlare oltre il ‘gioco’ linguistico fine a sé stesso, di puro intrattenimento ed evasione, con lo scopo di estrapolarne il massimo potenziale teatrale e la massima ridicolaggine umana.
In occasione della replica pomeridiana di domenica 9 febbraio, è in programma in contemporanea – con inizio alle 16.00, mezz’ora prima dello spettacolo – il laboratorio per i più piccoli del progetto Happy Kids. Nella sala Spazio Due, Chiara Dorigo e Marcella Basso condurranno il laboratorio “Una foresta di maschere” per bambini dai 5 ai 10 anni (max 30 partecipanti). Al centro dell’esperienza di gioco la maschera come oggetto che nasconde, protegge, traveste e diverte… Un modo per scoprire assieme ai piccoli partecipanti come trasformarsi in diversi personaggi tuffandosi in un mondo selvaggio e bizzarro. L’attività si svolge senza la presenza di genitori o accompagnatori che possono nel frattempo godersi lo spettacolo in Sala Grande. Per info e biglietti: www.teatroverdipordenone.it
Comunicato Stampa