Il Friuli è terra che negli ultimi anni ha evidenziato la presenza di ottimi strumentisti che si sono contraddistinti a livello nazionale e anche oltreconfine. Tre di questi sono chitarristi e, pur provenendo da territori ed esperienze diverse, nel 2014 hanno deciso di unire le forze e dare vita ad un progetto interessante ed ambizioso. Si tratta di Enrico Maria Milanesi, Michele Pucci e Francesco Bertolini e il risultato della loro unione artistica è contenuto nell’album Kythara, pubblicato per Artesuono nel 2019.
Il CD è composto da 9 tracce; due sono state scritte da Pucci, una da Bertolini. Mentre le restanti provengono da repertori variegati che ci portano perfino ad una bellissima rivisitazione di Birdland, classico dei Weather Report ideato da J. Zawinul. Ognuno dei tre strumentisti ha portato il suo bagaglio tecnico ed espressivo e la fusione tra i diversi modi di interpretare e vivere la musica funziona davvero in modo straordinario. E così, mettendo assieme flamenco, jazz e fingerstyle, il trio propone brani originali e arrangiamenti di musiche appartenenti a diverse culture, dal Medio Oriente all’Europa, dall’America del Nord e quella del Sud, con l’intento di “abbattere le differenze e trovare un terreno comune”.
Kythara è un viaggio affascinante. Non ci addentreremo in giudizi tecnici che esulano dal vero obiettivo dell’opera, ovvero veicolare sensazioni ed emozioni. Preferiamo dar voce a uno dei protagonisti, Michele Pucci, che abbiamo incontrato. Ci limitiamo ad alcune osservazioni. Innanzitutto va precisato che il CD è stato registrato nello studio di Enrico Maria Milanesi, mentre il mix e la masterizzazione sono stati curati da Stefano Amerio nel suo ricercatissimo studio di Cavalicco, ormai famoso a livello internazionale.
La trascinante Rumba Loca scritta da Pucci è il pezzo perfetto per condurci all’ascolto dell’opera. La seconda traccia, Be like water di Bertolini, è una vera e propria perla nella quale il sunto della fusione delle sonorità singole sfociano in un’armoniosa simbiosi. Da citare sicuramente anche Faseando di Juanjo Dominguez, al quale i tre hanno dedicato l’album, incantevole per intensità e precisione di esecuzione. Originale e sempre bellissima da ascoltare la già citata Birdland. Mi ha colpito molto la finale Gotcha, tratta dall’indimenticabile serie TV Starsky & Hutch, scritta da T. Scott: una pioggia di sonorità eleganti e mai sopra le righe, un’orchestrazione complessa ma perfettamente equilibrata.
Michele, innanzitutto ci racconti com’è nata l’idea di intraprendere il progetto artistico che vi ha portato a registrare l’album?
Nel 2012 ho registrato un album da solista, “Atras per Undas”, e durante la registrazione ho pensato che potesse essere interessante coinvolgere in un brano altri tre chitarristi, uno della mia stessa età (Francesco Bertolini) e due tra loro coetanei ma ben più giovani (Enrico Maria Milanesi e Giovanni Bresil). Ho quindi preparato una “base” sulla quale ho chiesto ad ognuno di loro di improvvisare col proprio stile. Il brano è “Valse Funky” che, non a caso, è una delle tracce presenti anche nel CD di Kythara… In occasione di alcuni concerti di presentazione del mio CD, ho chiesto a Francesco Enrico e Giovanni di partecipare, Giovanni non ha potuto, e così abbiamo iniziato a suonare due o tre brani assieme in trio. La cosa ci è piaciuta molto fin da allora, e così qualche mese dopo, nel 2013, abbiamo iniziato a far prove per creare un repertorio.
Kythara è un viaggio musicale che attraversa territori e culture di diversa sensibilità e consistenza. E’ anche un messaggio?
E’ sicuramente un modo diverso di concepire un trio chitarristico. Il messaggio che ci piacerebbe dare a chi ci ascolta è il piacere di suonare assieme, creando soluzioni impreviste ed imprevedibili, senza schemi fissi.
Potresti sintetizzare, per i lettori di InstArt, quali sono a tuo parere le principali peculiarità in ambito chitarristico dei componenti del Trio?
Francesco è un profondissimo conoscitore dell’armonia, in generale e applicata alla chitarra, e ha un fraseggio sempre molto melodico. Enrico è un talento mostruoso, suona tutti i generi tipici della chitarra acustica e si spinge anche oltre, un mix incredibile tra Tommy Emmanuel e Chet Atkins. Io sono la Cenerentola dei tre, sia melodicamente che armonicamente, sfrutto in un certo qual modo le peculiarità ritmiche della chitarra flamenca e porto una ventata stocastica.
Nell’album avete inserito tre brani inediti, dei quali due scritti da te (Rumba Loca e Vals Funky). Come avete scelto gli altri brani? Assieme oppure ognuno di voi ha presentato singole proposte?
“Be like water” è stato scritto da Francesco appositamente per Kythara, mentre i miei due brani sono adattamenti di composizioni che ho già usato in particolare con progetti flamenchi. Gli altri brani li abbiamo scelti in base al “mood” che pensavamo potesse andar meglio per noi. Ad esempio, “Our Spanish love song”, proposto da Francesco, ha già nel titolo un riferimento alla Spagna, “Birdland” è un omaggio a Zawinul ed è stato arrangiato da Enrico, “Parfum de gitane” e “Khebar” ci portano ad esplorare sonorità mediorientali, “Faseando” l’ho proposto ed arrangiato io, “Gotcha” è venuto in mente a me ma è stato arrangiato da Enrico.
Siete legati a qualche brano in particolare di Kythara, e per quale motivo?
“Valse Funky”, perchè è il brano grazie al quale è partito questo progetto, ma sicuramente anche “Be like water” perchè è un tema completamente originale e scritto per il trio.
Considerato il tuo percorso artistico, già costellato da diversi riconoscimenti e esperienze, che consiglio daresti ai più giovani che sentono la necessità di esprimersi dal punto di vista musicale?
Di darsi all’ippica. Ma se proprio insistono, di prendersi comunque un Diploma in Conservatorio. E di puntare all’insegnamento per crearsi una base economica, fare musica “moderna” oggi è estremamente difficile.
Puoi darci qualche informazione diretta per chi è interessato ad ascoltare e acquistare Kythara?
Ci potete trovare su Facebook, oppure su YouTube, visto che tutti i brani sono stati caricati senza il nostro permesso da YouTube stessa….
Grazie Michele, in bocca al lupo per Kythara e per i vostri progetti artistici.
Grazie a te Franco e ad Instart!!