ENRICO BETTINELLO È IL NUOVO DIRETTORE ARTISTICO DEL FESTIVAL JAZZ & WINE OF PEACE DI CORMONS
Veneziano, professionista fra i più stimati e attivi sulla scena del jazz italiano ed europeo, succede a Mauro Bardusco, storico curatore e fondatore del festival, scomparso nel giugno 2024
Enrico Bettinello, professionista fra i più stimati e attivi sulla scena del jazz italiano ed europeo, è il nuovo direttore artistico del festival transfrontaliero Jazz & Wine of Peace di Cormons, la rassegna organizzata da Circolo Controtempo che da oltre 30 anni, nel mese di ottobre, porta nel Collio friulano e sloveno il meglio del jazz internazionale. E, fra musica ed eccellenze enogastronomiche del territorio, celebra da sempre l’amicizia tra i popoli.
Selezionato attraverso una call pubblica, succede a Mauro Bardusco, storico fondatore e direttore artistico del festival, scomparso nel giugno 2024. Veneziano, 53 anni, critico musicale affermato, attualmente curatore artistico del Centro di Produzione Musica WeStart di NovaraJazz e consulente per il Centro Santa Chiara di Trento, oltre che curatore per Pro Helvetia a Venezia, ha collaborato con testate come BlowUp, Il Giornale della Musica e Musica Jazz, oltre a essere una voce autorevole per Rai Radio3 e RSI2. La sua carriera si è poi progressivamente arricchita con esperienze di direzione artistica e docenza.
Dal 2008 al 2016 è stato direttore del Teatro Fondamenta Nuove di Venezia, luogo di culto per le musiche avventurose.
La sua attenzione per l’internazionalizzazione del jazz italiano lo ha portato a far parte del board di Europe Jazz Network (la rete di festival jazz europei di cui fa parte anche Jazz&Wine of Peace) dal 2017 al 2023 e a dirigere il progetto “Nuova Generazione Jazz” di I-Jazz.
A livello accademico, Bettinello insegna Storia del jazz al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia, Elements of Theatre and Live Art Production all’Università Ca’ Foscari e Music Production per il Master in Arts Management dell’Università Cattolica di Milano. È autore del libro Storie di jazz (Arcana, 2015), apprezzato conferenziere e ha collaborato con prestigiose istituzioni artistiche come la Peggy Guggenheim Collection, Palazzo Grassi/Punta della Dogana, la Biennale di Venezia e il Mart di Rovereto.
“Sono davvero felice e onorato – dichiara – di questa nuova avventura a Jazz & Wine of Peace, festival a cui sono legato da molto tempo da amicizia e stima e approfitto per ringraziare di cuore il direttivo per la fiducia accordatami. Credo che il lavoro svolto in questi anni da Mauro Bardusco, che era un caro amico, oltre che un competente e generoso organizzatore, abbia posto delle basi imprescindibili per provare non solo a continuare con il medesimo entusiasmo creativo, ma anche a far crescere il progetto in una direzione di rinnovamento e internazionalizzazione che già sono nel Dna stesso del festival e del territorio».
Il neo direttore artistico sta già lavorando alla definizione del programma 2025, “del quale non posso ancora anticipare nulla – afferma – ma spero che riesca a restituire in modo coinvolgente la varietà delle pratiche e dei linguaggi che compongono oggi l’affresco variegato del jazz. Sicuramente non mancherà una particolare attenzione al jazz italiano ed europeo, nonché alla presenza di musiciste e musicisti che in modi differenti leggono le inquietudini e le possibilità delle grammatiche jazz di oggi”.
comunicato stampa