Si apre con l’interessante omaggio di Glauco Venier al genio visionario e sregolato di Tom Waits, la seconda edizione di Jazz River a Polcenigo.
Grazie al Circolo Culturale Controtempo tornano ben quattro giornate dedicate sì alla musica, ma anche alla straordinaria cultura, natura ed ambiente in uno dei borghi più belli d’Italia: il 9, 10 11 e 17 settembre saranno caratterizzati dalla musica jazz, dai cammini sonori su sentieri naturalistici (e fa il suo ingresso la malga Col de S’Clos), ma anche River Stories (il 17), una camminata con l’autore Luigi Nacci fra i boschi attorno a Polcenigo con al rientro rientro, alle 17.30, la presentazione a palazzo Scolari del suo ultimo libro “Non mancherò la strada. Che cosa può insegnarci il cammino” (Editori Laterza 2022), intervistato dalla giornalista Maria Balliana.
Non poteva mancare ad apertura di Jazz River l’omaggio originale del nostro Glauco Venier con “Tom Waits songbook”: sul palco del prezioso Teatro Comunale di Polcenigo, insieme a lui a partire dalle 21 del 9 settembre, Alfonso Deidda al sax contralto, Alessio Zoratto al contrabbasso, Marco D’Orlando alla batteria.
Che Glauco abbia sempre avuto un debole per il grandissimo cantautore californiano è nota da tempo; uno straordinario disco – tra l’altro andato esaurito in poco tempo – intitolato proprio “Waits” uscì già una decina di anni fa per Artesuono (allora c’erano Flavio Davanzo, Alessandro Turchet e Luca Colussi). Ma alcune incursioni nella straordinaria musicalità jazzistica di questo visionario artista li ritroviamo anche nei suoi dischi e progetti successivi. “E’ vero! – ci racconta Venier – Pensa che nacque tutto andando a caccia di anguille con l’amico attore Luca Fantini nella bassa friulana tantissimi anni fa: fu lui che me lo fece conoscere per la prima volta in musicassetta, quando ancora non esistevano i cd! In quel periodo, immerso come ero nel mondo del jazz, ascoltavo tantissimo la Liberation Music Orchestra di Carla Bley e Charlie Haden e uscì anche lo splendido disco di musica spiritual “Steal Away” di Hank Jones e lo stesso Haden. Già allora mi commosse tantissimo tutta questa musica colma di gospel e spiritual e la musica di Tom Waits della fine anni ’60 inizi anni ’70 era pregna di tutte queste melodie jazz New Orleans arcaiche: semplici ma con un senso del blues e del gospel preziosissimi. Perché non suonare ad “orecchio” con un bel gruppo di musicisti bravi, quasi come se fosse un coro gospel: volevo fare una cosa “semplice”! Già avevo realizzato un lavoro molto difficile con la musica di Frank Zappa, avevo bisogno di questa nuova progettualità: una sorta di “mantra”, una cosa semplice, dove ci guardiamo tutti negli occhi e godiamo del fatto che stiamo suonando insieme. Ovviamente oggi a Polcenigo presenteremo le stesse melodie, con un quartetto nuovo e cuore diversi.”
“Tra l’altro la forza di Tom Waits – sottolinea ancora Glauco – è sì la parola, ma, come Joni Mitchell, è anche e soprattutto la musica (a detta di Pat Metheny una delle più incredibili musiciste al mondo)! La “parola”, soprattutto quella friulana, serve per sviluppare delle melodie diverse da quelle che mi girano in testa: se pensassi solo ad una melodia musicale, andrei in una direzione; la parola, invece, come nella musica balcanica o in quella africana, mi porta in una direzione molto più interessante. Tom Waits ha una forza melodica “spaziale” (difatti basta vedere le preziose collaborazioni di jazzisti che hanno suonato con lui): Tom Waits è Jazz, è tradizione, non è solo Poesia!”.
Il Teatro Comunale vedrà anche il giorno successivo, sabato 10 settembre sempre alle 21.00, il concerto degli straordinari Rosario Giuliani ai sax e Luciano Biondini alla fisarmonica: “Cinema Italia” – leggiamo dal programma – è un omaggio al grande cinema italiano che ha contribuito a far conoscere il nostro paese ovunque e che ha nel tempo consolidato una tradizione di eccellenza così come eccellente è il cast di musicisti di questo progetto: un punto di vista musicale contemporaneo che non tradisce mai la melodia di questi temi intramontabili. Verranno proposti brani indimenticabili tratti dai film quali 8 e mezzo, C’era una volta in America e Nuovo Cinema Paradiso, firrmati dagli inarrivabili Nino Rota ed Ennio Morricone.”
Il 17 settembre non mancate all’imperdibile duo “Lhasa” con Pasquale Mirra (vibrafono e percussioni) ed Hamid Drake (batteria, percussioni e voce). “Sorpresa e imprevedibilità, la voglia di superare il limite della convenzione con una incessante ricerca sonora, questi gli elementi rintracciabili in questo suggestivo duo. La sinergia musicale e l’intenso scambio che Mirra e Drake riescono a creare ammaliano per la brillantezza delle idee che riescono ad esprimere non solo senza apparente fatica, ma con un interscambio e una interazione strumentale impressionante. Le composizioni sono usate nel fusso improvvisativo per suggerire a questo strade diverse, ma nello stesso tempo la creatività dei due ne determina cambiamenti – anche strutturali – che per mano loro si caratterizzano di volta in volta, di incontro in incontro, come momenti unici, irripetibili, mai uguali a se stessi.”
Altri artisti animano però i cammini sonori di Jazz River: Flavio Davanzo e Riccardo Pitacco , Matteo Mosolo e Flavio Zanuttini, Paolo Ius e Nicoletta Taricani, Francesco Ivone e Filippo Ieraci, il Trio Dal Sacco, Mosolo e Amendola.
Sabato 10 e domenica 11 settembre (dalle 10 alle 13, dalle 14.30 alle 18.30) anche l’inconsueto tour acqueo accompagnati dagli operatori di EcoNavighiAmo, “In barca sulle sorgenti del Livenza” con i barchini ecologici (prenotazioni al 3924148297 econavighiamo.com). Alle 18 del 10 settembre (alla Loggia) anche il finissage della mostra “Turismo a fumetti” a cura del Paff! di Pordenone, progetto che racconta e promuove il territorio, e che in questo caso è dedicato a Polcenigo e dintorni.
La proverbiale ospitalità del borgo mette in campo anche altre due iniziative che arricchiscono la proposta: dopo il successo riscosso nel 2021, anche quest’anno il cocktail bar Officina delle tinture creerà Jazz River 2, cocktail speciale dedicato al festival. E la storica pizzeria Al vecchio caffè, riaperta dopo un lungo periodo di stop, scenderà in campo con la speciale Pizza jazz. Insomma tutti a … Jazz River!
Per il programma completo e tutte le info necessarie www.controtempo.org, ticket@controtempo.org e 351 6112644.
Luca A. d’Agostino © instArt