CINEMA, MUSICA, RIME IN VERSI, STORIE E RACCONTI DI NAVI, LABORATORI CREATIVI E TUTORIAL DEDICATI AI PIÙ PICCOLI: IL MARE DI INIZIATIVE DIGITALI DEL PORTO DI TRIESTE, PROSEGUE CON IL SECONDO DEGLI APPROFONDIMENTI SUL CINEMA, FIRMATI DA TRIESTE FILM FESTIVAL. VENERDÌ 24 APRILE, IL CRITICO CINEMATOGRAFICO BEATRICE FIORENTINO SARÀ ON LINE DALLE 18.00 CON IL SUO “CONSIGLIO D’AUTORE” LEGATO AL GRANDE CINEMA EST-EUROPEO
Pronto a salpare venerdì 24 aprile il nuovo appuntamento del cartellone #iorestoacasaenavigo ideato dal Porto di Trieste per accompagnare adulti, giovani e giovanissimi in questo periodo di lockdown con un mare di proposte a misura di “clic”. Se non possiamo ancora uscire, possiamo navigare in casa, “surfando” tra i tanti contenuti originali, laboratori, racconti e consigli video realizzati in partnership con rilevanti realtà culturali del panorama regionale.
Atteso iI secondo focus sul cinema – disponibile dalle 18.00 sui canali social del Porto di Trieste, da YouTube a Instagram e Twitter – sempre a cura di Trieste Film Festival che ci guida alla scoperta di lungometraggi, film d’animazione e pellicole meno conosciute, su indicazione di firme e volti noti che offrono il loro “video-consiglio d’autore”. È adesso la volta del critico cinematografico Beatrice Fiorentino che presenta il film “Timaš noć” (You Have the Night) film d’esordio del regista croato Ivan Salatić – classe1982, e originario di Dubrovnik – una produzione del 2018, in concorso alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia, che unisce Montenegro, Serbia e Qatar. Dopo aver abbandonato la nave su cui lavora, Sanja, una ragazza fuggita dal Montenegro, si trova alla deriva, senza un posto in cui andare e può solo tornare a casa. Nel villaggio natio ritrova il figlio, il compagno e le famiglie dei parenti sprofondate in una crisi economica ed esistenziale apparentemente senza speranza, dopo che il cantiere navale ha dichiarato bancarotta. Solo una tragedia sembra possedere la forza necessaria a interrompere il narcotico corso delle cose e a spingere nuovamente in mare i protagonisti nella speranza di una vita migliore.
Un film di un umanesimo sensibilissimo, che ci accompagna a pensare cosa può essere il futuro dopo la società industriale, dopo il capitalismo e la crisi economica. Si vede la natura avanzare nei luoghi di lavoro dismessi e riprendersi gli spazi che l’uomo gli aveva sottratto. Inevitabile un piccolo cortocircuito con il presente: in questo momento domiciliazione forzata, spesso assistiamo ai nostri spazi urbani nuovamente abitati da animali. Assieme alla malinconia per un presente così incerto e difficile, questo film ci può portare anche a intravvedere la speranza di una rinascita, “una volta passata la notte”.
«È un film a cui mi sento profondamente legata, spiega Beatrice Fiorentino, al quale mi è capitato di ripensare spesso in questi giorni di quarantena, probabilmente per quella sua intuizione folgorante che fotografava perfettamente la fine di un tempo, la fine di un sistema scricchiolante che già da un po’ di tempo mostrava la corda e al tempo stesso coglieva il senso di deriva esistenziale che colpisce l’uomo quando è costretto a fare i conti con la concretezza del quotidiano».
Il programma prosegue nelle giornate successive con le nuove proposte di rime digitali dedicate ai più piccoli della Fondazione Pordenonelegge, i laboratori di Annalisa Metus, i viaggi musicali curati dal Festival Wunderkammer e le visite virtuali di Francesca Pitacco per l’Associazione Guide Turistiche Friuli Venezia Giulia.