Possono la dedizione sincera, la caparbietà, l’amore per l’hip hop permettere lentamente di farsi strada a livello nazionale? E’ quanto ha dimostrato Massimo “Bbsmalls” Ulliana, oramai da più di dieci anni sangiorgino di adozione. Fin dalla adolescenza, cresciuto negli “alveari”, quartiere di case popolari di Feletto Umberto, alla periferia di Udine, si appassiona così tanto a questo genere che ancora oggi compone con tutto l’amore possibile ogni suo brano. Il primo si intitola proprio “San Giorgio di Nogaro – 2019” e già identifica una territorio ed il profondo legame con lo stesso. Con solo un microfono low cost e la sua inseparabile cuffia dimostra di avere tutte la carte in regola.
Da quel primo esperimento è tutta una serie di composizioni che prendono spunto dalla vita reale: vedi “Bibbiano Bbsmalls” o “Street Flavia” in pieno lockdown, fino duettare felicemente con il figlio di sette anni in “Baby Freestyle” facendo emergere tutti i ricordi più importanti della sua vita.

Massimo, parlaci innanzitutto del tuo nome: perché “Bbsmalls” e parlaci un po’ delle tue origini? “BBSmalls” deriva dal grande rapper Notorious Big: ho scelto questo nome d’arte perché rispecchia molto la vita che ho osservato e vissuto! Ovviamente per me è stata la prima scintilla, prima dell’accensione del fuoco che avevo dentro: ho sentito di dovere fare sul serio. Vengo da un quartiere popolare di Feletto Umberto (UD) denominato “gli Alveari” al quale ho anche dedicato un brano molto apprezzato da chi ancora vive lì. Come nella maggior parte dei quartieri popolari vi esistono due realtà: il Bene e il Male. La scelta non è stata difficile: vivendo in quei quartieri di brutte situazioni ne capitavano spesso, ma io ho scelto di essere diverso, di guadagnarmi tutto con sudore e sacrificio. Inoltre i miei genitori si sono separati quando avevo dieci anni: ho dovuto comunque crescere in fretta … anche questo mi ha aiutato tanto per cercare di essere più indipendente possibile fin dall’inizio.

Come è stato duettare con tuo figlio? Semplicemente straordinario, nato tutto per caso mentre stavo registrando a casa. Lui mi ha dato quella spinta in più e quel desiderio di lanciare messaggi positivi, oltre di impormi e di rendermi visibile. Tant’è che quel brano in poco tempo ha ottenuto quasi quattromila visualizzazioni.

A novembre 2021 arriva il primo riconoscimento nazionale, con la pubblicazione sul settimanale “Tutto” nella rubrica emergenti … L’uscita sul settimanale “Tutto Rubrica Emergenti” mi sembrava quasi un enorme scherzo: per me è stato come vincere un disco d’oro! Sì: c’era proprio il mio nome e la mia foto e tutto questo è stato merito anche alla social radio nazionale ZeroPuntoZeroMhz , che dopo aver pubblicato una recensione mi ha dato visibilità e la possibilità di farmi conoscere. Il 2021 è stato poi un anno difficile: tante persone care mi hanno lasciato! Così quando a dicembre sono stato contattato dalla stessa radio proponendomi di produrre una canzone dedicata al Natale, all’inizio ho cercato di capire come fare per risollevarmi. In realtà la base già mi suonava dentro e alla fine è nata “Natale2021”: un messaggio di speranza e di unione per tutti, perché penso sempre che alla fine c’è qualcuno che sta peggio di noi, donandolo e dedicandolo all’associazione per i Bambini dell’Ospedale di Udine.

Progetti per il futuro? Sicuramente quello di registrare in un vero e proprio studio: essendo indipendente è difficile reperire sempre gli strumenti più aggiornati. Comunque proseguire a fare musica e lavorare, portando sempre più in alto il rap con messaggi positivi.

Dove ti possono seguire i tuoi fans? Su tutti i social sicuramente: YuoTube, su Facebook e su Instagram, sempre seguendo il mio nome. Ma anche si iTunes Spotify. Grazie ai miei fans e a tutti voi ho le motivazioni giuste per continuare a non mollare.

Luca A. d’Agostino © instArt