Sette anni di storie raccolte su altrettanti rotoli di carta lunghi trenta metri ciascuno, raccontano le rotte migratorie europee in una mostra d’arte all’Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme a San Tomaso di Majano

Sette lunghi anni di storie raccolte lungo le principali rotte migratorie europee diventano oggi una mostra d’arte: “Va tutto a rotoli”. L’esposizione sarà inaugurata domenica 22 maggio, alle 18, nella splendida cornice dell’Hospitale di San Giovanni di Gerusalemme a San Tomaso di Majano e rimarrà aperta fino al 5 giugno, visitabile di sabato e domenica (dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18). Per informazioni e prenotazioni di visite guidate è possibile contattare Menti Libere attraverso i suoi canali social (Facebook , Instagram) o sul sito www.mentilibere.org.

LA MOSTRA – “Va tutto a rotoli” – curata da Eva Comuzzi – esporrà sette rotoli di carta, lunghi trenta metri ciascuno, sui quali il collettivo “Menti Libere”, assieme all’artista Tommaso Sandri, hanno raccolto disegni di migranti incontrati lungo le principali rotte dell’emigrazione europea ed extraeuropea, dal 2015 a oggi. La mostra è il primo appuntamento del progetto “MigrArt: L’arte come incontro” che vedrà l’associazione Menti Libere impegnata nell’organizzazione di rassegne e residenze d’arte, grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia e in collaborazione molti partner del territorio regionale. L’artista, in mostra, affronta il delicato tema delle migrazioni a partire dai metodi narrativi con cui le approcciamo, cimentandosi in un utilizzo pratico e simbolico dei rotoli. Anche la scelta della location che ospiterà le opere non è casuale: l’Hospitale (magnificamente restaurato di recente) è una struttura risalente alla fine 12° secolo e nata per ospitare pellegrini e viandanti. Proprio lì sarà possibile essere partecipi di un viaggio interattivo che, accompagnato da video, materiale d’archivio e reinterpretazioni contemporanee dei rotoli, porterà i visitatori all’interno delle storie degli emigrati e dei luoghi da cui provengono e che hanno incontrato nei mesi di cammino: dall’Asia, all’Africa passando per l’Europa. «I sette rotoli in mostra, trasudanti storie e emozioni, sogni e paure – ha spiegato Tommaso Sandri -, rappresentano un’egalitaria narrazione dei lati intimi e personali delle epopee migratorie che caratterizzano il nostro tempo. Ognuno di loro è una raccolta di testimonianze dirette e universalmente fruibili. Un inno alla multiculturalità̀ insita in ognuno di noi».

IL PROGETTO MIGRART – Il progetto di viaggio MigrArt è nato nel 2015 da un’idea del collettivo Menti Libere che ha deciso di intraprendere la rotta balcanica, a ritroso. A fine di quell’anno Tommaso Sandri, Alessandro Sandri e Paolo Tavani sono partiti dal Friuli, da sempre crocevia di popoli, giungendo al confine turco-siriano in tre mesi. Durante il viaggio, il rotolo di carta dei pennarelli colorati sono stati il mezzo di comunicazione fra i tre uomini e le persone incontrate, oltre che un immediato kit di sollievo in quelle situazioni drammatiche, per i grandi e i piccoli. Negli anni seguenti, Tommaso Sandri ha “esportato” il format del rotolo intraprendendo altri viaggi dal Sud Italia a Calais e più di una volta in Bosnia, con la Carovana Artistica di Udine. L’ultimo progetto è datato 2020, con un viaggio che l’ha portato in Mali, da anni sconvolto da un conflitto interno velato da interessi globali.

Comunicato stampa